Cinquantasette

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Marko

Sono praticamente scappato da quella stanza, mi sentivo in trappola, mi mancava l'aria. Dirglielo mi ha fatto sentire più leggero sul momento ma poi l'ho vista, ho visto come mi guarda ora e non mi piace. Odio questa situazione, odio che mi guardi con compassione e quel tipo di tenerezza.
Ho bisogno di stare un po' da solo, così scendo in campo e prendo un pallone. Inizio a tirare verso la porta con più forza che ho, una, tre, dieci volte.. mi ci vorrebbe una nuotata o una corsa per sfinirmi e smettere di pensare. Me ne vado in palestra e mi metto a correre sul tapis roulant alla massima velocità possibile.
<<Marko, possiamo parlarne?>> la voce di Azzurra mi arriva come da infondo ad un tunnel, sembra lontana centinaia di metri.
<<No, voglio stare da solo ora>>
<<Potevi dirmelo, non è un problema>>
<<Non voglio parlarne, per piacere vattene>>
<<Me ne vado ma oggi ne parliamo>>
Non rispondo e lei se ne va. Se ne va e io continuo a correre per quasi un'ora, poi vengono a chiamarmi per il pranzo. Mangiamo, poi riposiamo e torniamo ad allenarci.
Quando sono le sei passate me ne torno a casa.
Mi tuffo in piscina e nuoto, poi come al solito mi siedo sul fondo finché resisto. Quando esco vado a farmi una doccia e mi preparo qualcosa da mangiare.
Il cellulare si illumina e vedo che è Azzurra che mi manda dei messaggi.

Sono fuori da te, mi apri o vuoi che me ne vada?

Ti apro

Grazie

Faccio come le ho detto e dopo meno di un minuto me la ritrovo di fronte. Si siede a tavola accanto a me e mi prende una mano.
<<Marko, io non ho problemi, davvero>>
<<Per me lo è>>
<<Ma perché?>>
<<Perché? Perché non so neanche cosa fare per farti provare piacere mentre tu sai tutto. Mi sento come un bambino che sta imparando a camminare e mi sento un deficiente>>
<<C'è una prima volta per tutto Marko e se tu hai pensato anche solo per un secondo che io possa essere quella giusta per la tua prima volta, ne sono orgogliosa, ti amo e ti ripeto che non è un problema>>
La ascolto attentamente e mi metto una forchettata di riso in bocca.
<<Tu sei l'unica che associo alla parola 'giusta'>>
<<Grazie.. ti giuro che se l'avessi saputo non mi sarei comportata così, hai bisogno dei tuoi tempi e lo capisco. Non ti farò più pressioni, promesso>>
<<Non è una questione di tempo, io sono sicuro di volerlo fare con te, ho solo paura di fare la figura del cretino>>
<<Non succederà..>>
<<No?>>
<<No. Io adorerò ciò che faremo, a prescindere>>
<<Quindi lo sai anche tu che farò schifo la prima volta>>
<<Non farai schifo ma sicuramente l'ansia, le aspettative e tutto il resto ti freneranno un po' ma c'è la seconda, la terza e la quarta e tutte le altre volte per recuperare, stai tranquillo>>
<<Mi fai ancora più paura>>
<<Ma dai! Sei un atleta e hai una tenuta pazzesca Marko, non devi preoccuparti, io ti aiuterò e sarà fantastico. Quando succederà sarà fantastico, te lo prometto>>
<<Lo spero soprattutto per te>> le dico e le bacio la bocca <<Hai fame?>>
<<No grazie ho già mangiato>> dice.
<<Ma poi dico io no, ma posso mai avere una malattia infettiva e farti fare quelle cose col mio cazzo?>>
<<Ahahahah lo so che era impossibile ma ti giuro che non sapevo più a che pensare, stavo impazzendo>>
<<Il fatto che potevo essere vergine non ti ha attraversato il cervello?>>
<<No, perché insomma sei più grande di me, sei un bel ragazzo, famoso e..>>
<<Vergine. Non c'è mai stata nessuna che mi abbia preso tanto da andare oltre qualche bacio o qualche toccatina>>
Sgrana gli occhi e spalanca la bocca, esterrefatta.
<<Ma quello che facciamo noi ora, l'avevi già fatto, vero?>>
<<Quello che mi fai tu, si.. ma avevo sedici anni e nemmeno capivo cosa mi stava succedendo.. quello che faccio io a te, no, non l'avevo mai fatto..>>
<<Oddio>> sghignazza e mi bacia la bocca <<ora capisco il draculismo iniziale>>
<<Si, scusami ancora..>>
<<Non ti preoccupare.. ora vai molto ma molto molto meglio e ti garantisco che sarà così anche con il sesso>>
<<Allora mi fido di te>>
<<Fai bene>> si alza e si mette la borsetta sulle spalle <<il cinema è ancora una opzione?>>
<<Certo, mi lavo i denti e mi metto qualcosa di decente, poi andiamo>>
<<Ti aspetto qui>> le bacio la bocca e salgo in camera a prepararmi.

Apnea || Marko RogDove le storie prendono vita. Scoprilo ora