Azzurra
<<Hai qualche preferenza su dove vuoi andare?>>
<<No non direi, andiamo in qualche bar carino, scegli tu che sei esperto>>
<<Si va bene, ne ho già uno in mente poi quando arriviamo mi dici se vuoi restare o cambiare, ok?>>
<<Si>> annuisco e lui mette in moto.
Viaggiamo per neanche dieci minuti, poi lui parcheggia l'auto vicino a dei porticati ma io di bar non ne vedo.
<<Dov'è il bar?>> gli domando.
<<Vieni e lo scoprirai>> si fa il giro dell'auto e mi viene a prendere. Mi dà la mano e ci fermiamo fuori ad una saracinesca, prende delle chiavi dalla tasca e apre.
<<Non mi dire che..>> resto a bocca aperta quando accende le luci e il bar ancora allo stato embrionale si fa vivo davanti ai miei occhi. C'è il bancone con un paio di sgabelli, la macchina del caffè, e qualche scaffale con pochi alcolici.
<<Benvenuta nel Mike Bar>> mi dice tutto soddisfatto ed eccitato <<che te ne pare?>>
<<È bellissimo, questo bancone è.. fantastico!>> marmo nero e legno scuro, il meglio che abbia mai visto.
<<Te l'ho detto che ci sto mettendo tutto me stesso. È l'unica cosa di cui mi importa da quando..>> si ferma e mi guarda negli occhi accarezzandomi piano una guancia <<da quando mi hai lasciato>> conclude e senza aspettare una mia risposta si fa il giro del bancone e indossa il grembiule.
<<Cosa fai ora?>> sorrido mentre glielo chiedo.
<<Ho pochi alcolici qui, ma guarda caso sono perfetti per i tuoi cocktail preferiti: Brasilian e Mojito, quale preferisci?>>
<<Prima il Brasilian, poi magari dopo il Mojito>> mi siedo sullo sgabello e mi appoggio al banco mettendomi proprio di fronte a lui che mi guarda senza mai staccarmi gli occhi da dosso. Mi prepara il Brasilian e poi prende della vodka liscia per lui. Si viene a sedere accanto a me e chiacchieriamo.
<<Tu non ce l'hai la ragazza?>>
<<No, niente di impegnativo. Dopo di te nessuna ne è valsa la pena>> dice sincero bevendo qualche goccia del suo drink.
Non so che dire quindi bevo anche io.
<<Sai una cosa? Penso che verrò a lavorare qui con te, mi piace questo posto>>
<<Lo sapevo che ti saresti convinta, non sai quanto sono felice>>
<<Non tutti i giorni ma un paio a settimana dovrei farcela>>
<<Per me va benissimo>> sorride e di nuovo mi accarezza il viso <<basta che ci sei va benissimo>> mi dice avvicinandosi.
Lo sento sempre più vicino, quesi suoi occhi così caldi e familiari, le sue mani grandi sulla mia pelle, è come se non fossero passati tutti i mesi che invece sono passati eccome.
Si sporge verso di me e io verso di lui, mi tiene le mani tra i capelli e quando appoggia le sue labbra alle mie, sento il sapore della vodka riscaldarmi istantaneamente. Il bacio si fa più curioso e le nostre lingue si scontrano, si intrecciano. Michele si alza e si avvicina a me, azzerando le distanze. Sto bene, non sento più il casino nella mia testa, non sento il vuoto, il dolore. Non sento niente e questo mi piace.
<<Aspetta Mike>> improvvisamente gli metto le mani sul petto e lo allontano.
<<Cosa?>>
<<Le cose sono già complicate e io non voglio incasinarle ancora di più, scusami>> dico e lui mi fissa negli occhi per poi fare un sorrisetto.
Si avvicina di nuovo a me e mi prende il viso tra le mani, mi bacia la bocca e io non glielo impedisco.
<<Non sono un tipo complicato, lo sai..>> dice facendomi capire che in pratica ciò che avverrà stanotte non avrà conseguenze ed è proprio ciò che avevo bisogno di sentirmi dire. Lo bacio anche io e in un attimo mi prende tra le sue braccia e mi fa sedere sul bancone. Ci baciamo sempre con più foga, le sue mani si intrufolano sotto i miei vestiti, le mie sotto ai suoi e dopo pochi minuti siamo nudi, persi l'uno nell'altra.################
Buonanotte😘
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Apnea || Marko Rog
Fanfiction"E mi ami più di quanto mi aspettassi, nel letto aspetto l'attimo giusto. Le chiavi con cui ti apro ti hanno tarpato le ali, rose nere nel bouquet. Intorno solo teste chinate, siamo io e te e le altre. In fondo siamo pezzi di un puzzle, passo io per...