Ottantacinque

476 40 13
                                    

Azzurra

<<Hai qualche preferenza su dove vuoi andare?>>
<<No non direi, andiamo in qualche bar carino, scegli tu che sei esperto>>
<<Si va bene, ne ho già uno in mente poi quando arriviamo mi dici se vuoi restare o cambiare, ok?>>
<<Si>> annuisco e lui mette in moto.
Viaggiamo per neanche dieci minuti, poi lui parcheggia l'auto vicino a dei porticati ma io di bar non ne vedo.
<<Dov'è il bar?>> gli domando.
<<Vieni e lo scoprirai>> si fa il giro dell'auto e mi viene a prendere. Mi dà la mano e ci fermiamo fuori ad una saracinesca, prende delle chiavi dalla tasca e apre.
<<Non mi dire che..>> resto a bocca aperta quando accende le luci e il bar ancora allo stato embrionale si fa vivo davanti ai miei occhi. C'è il bancone con un paio di sgabelli, la macchina del caffè, e qualche scaffale con pochi alcolici.
<<Benvenuta nel Mike Bar>> mi dice tutto soddisfatto ed eccitato <<che te ne pare?>>
<<È bellissimo, questo bancone è.. fantastico!>> marmo nero e legno scuro, il meglio che abbia mai visto.
<<Te l'ho detto che ci sto mettendo tutto me stesso. È l'unica cosa di cui mi importa da quando..>> si ferma e mi guarda negli occhi accarezzandomi piano una guancia <<da quando mi hai lasciato>> conclude e senza aspettare una mia risposta si fa il giro del bancone e indossa il grembiule.
<<Cosa fai ora?>> sorrido mentre glielo chiedo.
<<Ho pochi alcolici qui, ma guarda caso sono perfetti per i tuoi cocktail preferiti: Brasilian e Mojito, quale preferisci?>>
<<Prima il Brasilian, poi magari dopo il Mojito>> mi siedo sullo sgabello e mi appoggio al banco mettendomi proprio di fronte a lui che mi guarda senza mai staccarmi gli occhi da dosso. Mi prepara il Brasilian e poi prende della vodka liscia per lui. Si viene a sedere accanto a me e chiacchieriamo.
<<Tu non ce l'hai la ragazza?>>
<<No, niente di impegnativo. Dopo di te nessuna ne è valsa la pena>> dice sincero bevendo qualche goccia del suo drink.
Non so che dire quindi bevo anche io.
<<Sai una cosa? Penso che verrò a lavorare qui con te, mi piace questo posto>>
<<Lo sapevo che ti saresti convinta, non sai quanto sono felice>>
<<Non tutti i giorni ma un paio a settimana dovrei farcela>>
<<Per me va benissimo>> sorride e di nuovo mi accarezza il viso <<basta che ci sei va benissimo>> mi dice avvicinandosi.
Lo sento sempre più vicino, quesi suoi occhi così caldi e familiari, le sue mani grandi sulla mia pelle, è come se non fossero passati tutti i mesi che invece sono passati eccome.
Si sporge verso di me e io verso di lui, mi tiene le mani tra i capelli e quando appoggia le sue labbra alle mie, sento il sapore della vodka riscaldarmi istantaneamente. Il bacio si fa più curioso e le nostre lingue si scontrano, si intrecciano. Michele si alza e si avvicina a me, azzerando le distanze. Sto bene, non sento più il casino nella mia testa, non sento il vuoto, il dolore. Non sento niente e questo mi piace.
<<Aspetta Mike>> improvvisamente gli metto le mani sul petto e lo allontano.
<<Cosa?>>
<<Le cose sono già complicate e io non voglio incasinarle ancora di più, scusami>> dico e lui mi fissa negli occhi per poi fare un sorrisetto.
Si avvicina di nuovo a me e mi prende il viso tra le mani, mi bacia la bocca e io non glielo impedisco.
<<Non sono un tipo complicato, lo sai..>> dice facendomi capire che in pratica ciò che avverrà stanotte non avrà conseguenze ed è proprio ciò che avevo bisogno di sentirmi dire. Lo bacio anche io e in un attimo mi prende tra le sue braccia e mi fa sedere sul bancone. Ci baciamo sempre con più foga, le sue mani si intrufolano sotto i miei vestiti, le mie sotto ai suoi e dopo pochi minuti siamo nudi, persi l'uno nell'altra.

################

Buonanotte😘

Apnea || Marko RogDove le storie prendono vita. Scoprilo ora