Settantasei

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Azzurra

<<Ah ti ha detto così?>>
<<Si, ha mentito?>>
<<No in realtà lui non mi ha mai detto che l'avrebbe lasciata ma io ci ho sempre sperato>> si appoggia con le mani al viso, sembra disperata <<sto perdendo solo tempo con lui, sto perdendo solo tempo..>>
<<Se lo ami non è tempo perso>> le dico tirandola a me.
<<Vorrei una storia normale come quella tua e di Marko, state sempre insieme, vi amate, non litigate mai.. io sono la sfiga in persona, Dries non sarà mai solo mio, devo rassegnarmi>>
<<Non è tutto oro quello che luccica e comunque sono d'accordo, su Dries devi decidere se continuare così o darci un taglio>>
<<Già. Tra te e Marko le cose non vanno bene?>>
<<Vanno bene, o almeno credo. Non litighiamo mai, è vero, ma solo perché a lui sembra non interessare niente di ciò che faccio o facciamo insieme, non lo so..>>
<<Lo senti distante?>>
Annuisco ed è la prima volta che lo ammetto anche a me stessa. Stiamo insieme da quasi nove mesi e il rapporto si è raffreddato molto rispetto all'inizio.
<<Lo è e ho paura di perderlo>>
<<Ma no, non succederà. Siete troppo legati, troppo importanti l'uno per l'altra per lasciarvi. Siete come Dries e Kat, non vi separeranno nemmeno dividendovi>>
<<Beh lo spero e spero anche che Marko non abbia una 'Mary' nascosta da qualche parte>>
<<Ah non lo so, è un uomo e gli uomini sono dei deficienti ma a Marko non lo vedo il tipo>>
<<Neanche io, è l'ultima cosa a cui penserei..>>
<<Bene, allora su con la vita che la depressa delle due sono io, tu sei quella col ragazzo perfetto, ok?>>
<<Si va bene>> ridiamo mentre ci stringiamo in un abbraccio.

Finisco di lavorare al chiosco e mi vedo con Marko.
Ci facciamo un giro tra i bar a San Pasquale, poi andiamo da lui.
<<Resti qui?>> mi domanda mentre si sfila la maglia.
<<Si>> mi tolgo le scarpe e lo raggiungo mettendogli le mani sul petto e allungandomi a baciargli le labbra. Ci baciamo senza dire una parola, le sue mani restano ferme sui miei fianchi mentre camminiamo verso il letto. Mi spinge su di esso e mi spoglia. Non mi guarda mai, semplicemente mi divarica le gambe e mi entra dentro. Mi afferra le cosce con le mani e si spinge dentro di me, si sdraia per un attimo sul mio corpo lasciandomi un bacio leggero sulla bocca per poi allontanarsi.
Mi fa sua come solo lui sa fare, mi sento completamente persa tra i suoi movimenti decisi. Non mi sembra quello di sempre ma a dire la verità non è più quello di sempre da almeno un mese e forse non lo sono neanche io.

Apnea || Marko RogDove le storie prendono vita. Scoprilo ora