Sessanta

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Azzurra

<<Zagabria non è distante da qui, giusto?>>
<<No è dove ci è venuto a prendere Peter ieri.. perché?>>
<<Indovina chi verrà a Zagabria dopodomani?>>
<<Chi?>>
<<Mary!>>
<<Davvero, come mai?>>
<<È in vacanza con una sua amica.. possiamo vederci un giorno?>> gli chiedo perché è lui che mi ci dovrebbe portare, io qui mi sento come in un altro mondo, non sarei in grado di raggiungerla da sola.
<<Certo che si e ora che ci penso ho anche io un amico a Zagabria che vuole vedermi e conoscere te..>>
<<Ah si? Allora ne parlo con Mary e vediamo quando lei è disponibile, così incontriamo tutti e due>>
<<Ok e io chiedo a lui>>
<<Va bene>> sorrido e gli lascio un bacio alzandomi sulle punte.
Lui esce e io metto il costume, hanno una bella piscina in veranda e Marko ha insistito per fare un tuffo prima di stare in famiglia. Quando esco in veranda, lo trovo seduto sul bordo della piscina a torso nudo con le gambe nell'acqua.
<<Finalmente Blue Sky, iniziavo a pensare che ti avessero rapito gli alieni>>
<<E invece per tua sfortuna sono ancora qui>>
<<Sono proprio sfortunato, hai ragione..>> mi allunga le mani e mi aiuta a sedermi accanto a lui. Poi scivola nella piscina e mi fa segno di raggiungerlo. Annuisco e lo raggiungo in acqua, allacciando le braccia dietro al suo collo.
Ha i capelli già bagnati e le goccioline d'acqua gli scendono da lì percorrendo tutto il torso fino a rituffarsi in acqua, è uno spettacolo mozzafiato questo ragazzo, il mio ragazzo.
<<Spero non sia un problema se dormi con le ragazze>>
<<No anzi, mi fa piacere stare con loro>>
<<Lo so e non avresti altre alternative, i miei sono all'antica e non vogliono che in casa ognuno faccia ciò che vuole, ci sono delle regole. Poi fuori siamo liberi di fare ciò che vogliamo, sempre nel rispetto di noi stessi e di chi ci sta intorno>> mi spiega, accarezzandomi i fianchi.
<<Hanno perfettamente ragione, sono adulti e fanno gli adulti. Ti ripeto che non ho problemi anche se adoro dormire con te, lo sai>> gli do un bacio e mi attacco ancora di più a lui.
<<A Napoli lo rifaremo.. ora che ne dici di andare insieme sotto?>> abbassa lo sguardo verso l'acqua e sorride.
<<Aspetta che posiziono prima la GoPro>> metto la telecamera e poi gli prendo le mani <<sono pronta>>
<<Uno, due, tre!>> dice e insieme andiamo sott'acqua, sul fondo della piscina. Le mie gambe gli circondano la vita e le sue mani mi stringono a lui.
Stiamo così bene qui, da soli, senza niente e nessuno a disturbarci, se non il bisogno di aria che dopo qualche secondo ci fa uscire dall'acqua col fiatone.
<<Tutto bene?>>
<<Benissimo>> prendo la telecamera e vedo le foto che ha scattato <<ne metto una su Instagram>>
<<No la metto io>> annuisco e mi tuffo iniziando a nuotare mentre lui si siede sul bordo col cellulare tra le mani.

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Marko_rog In Apnea forever with @VictoriaAzzurra96 ♥️

VictoriaAzzurra96: la mia Apnea preferita sei tu❤️
Zielu_94: buon Natale cari😘
Amadiawara42: buone feste e siete belli😍❤️
Marko_rog: grazie anche a voi😊❤️

❌❌❌

Dopo esserci asciugati andiamo in soggiorno dove c'è tutta la famiglia raccolta intorno al fuoco del camino, in pratica mancavamo solo io e Marko e ora che siamo qui, siamo al completo. Marko mi prende la mano e mi fa sedere tra le sue gambe su una coperta a terra, mentre il padre canta delle canzoni natalizie in croato che seppur non capisco, mi piacciono tantissimo e dopo un po', con l'aiuto di Marko imparo anche qualche parola.
<<È una tradizione, lo facciamo sempre>> mi spiega spostandomi i capelli dall'orecchio per farmi sentire meglio ciò che dice <<mio padre ci tiene tantissimo>>
<<Fa bene, sono belle le tradizioni>>
<<Vero.. e oggi voglio portarti in un posto, un posto che è parte di me>>
<<È una tradizione portarci gli ospiti?>> gli domando curiosa.
Lui sorride appena e mi bacia la punta del naso.
<<È una tradizione che parte da oggi, non ci ho mai portato nessuno>>
Annuisco e mi metto ancora più comoda tra le sue braccia mentre il padre continua a cantare e il fuoco a scoppiettare.
Restiamo intorno al camino per un paio d'ore, poi la mamma va a cucinare per il pranzo, le ragazze escono per delle compere e Peter con la fidanzata.
<<Mamma io e Azzurra non pranziamo qui, la porto in giro>>
<<A cena ci sarete?>>
<<Si certo>>
Marko mi traduce la conversazione e poi prendendomi la mano mi porta fuori.
Prendiamo l'auto di suo padre, una Citrôen grigia che sembra avere molti anni.
<<Gli diciamo sempre di prendermene una nuova ma non vuole, dice che finché cammina per lui va bene>>
<<Ah si, come dargli torto..>> entro in auto e mi metto la cintura.
Marko mette in moto e mentre guida mi accarezza le gambe e le ginocchia. Sembra rilassato, non so dove mi sta portando ma è un posto che lo fa stare bene e se sta bene lui, sono felice io.

Apnea || Marko RogDove le storie prendono vita. Scoprilo ora