Ventisei

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Azzurra

Appena sento il rumore del portellone che si apre, so già chi è. E infatti quando Marko mi raggiunge con la sua Sprite tra le mani, poso il cellulare che avevo in mano.
<<Pausa?>> mi domanda, bevendo un sorso della sua bibita.
<<Già, solo qualche minuto..>>
<<Te lo meriti, state lavorando molto>>
<<Già..>>
Silenzio. Improvvisamente tutto ciò che ci circonda è il silenzio. Lui mi guarda e poi distoglie lo sguardo, sembra indeciso sul da farsi.
<<Era Anna quella ragazza?>> gli domando per rendere meno imbarazzante la situazione non riflettendo sul fatto che forse era la domanda sbagliata da fare..
<<Si era Anna, ha accompagnato Jenny>>
<<È bella>>
<<Te l'avevo detto>>
<<No tu avevi detto 'carina' e a me 'bellissima'. Devi farti una visita oculistica>> gli dico con sarcasmo. Quella ragazza che ho visto non è solo carina ma molto di più. Ha un fisico statuario ma non ostentato, dei capelli lisci come la seta e lunghi fino al fondoschiena, due occhi color nocciola che farebbero sciogliere chiunque e un sorriso mozzafiato. Sì, l'ho guardata bene.
<<Se ho detto così è perché la penso così>> mi risponde con un'alzata di spalle e si porta la bottiglietta alla bocca.
<<Si vabbè.. Dries ti ha detto qualcosa di me?>> prima li ho visti parlare e guardare nella mia direzione, non vorrei che gli avesse detto qualcosa della scorsa settimana.
<<No mi ha solo detto che hai una faccia conosciuta. Perché me lo chiedi?>>
<<Per sapere, ho visto che mi indicava>>
<<Niente di che>> risponde, sospettoso.
<<Ok.. allora meglio che io entri. Ci vediamo ad agosto, forse>> sto per superarlo ma mi ferma bloccandomi il polso, di nuovo.

Adoro quando mi tocca, mi fa immaginare cose che non dovrebbero neanche passarmi per il cervello..

<<Forse?>>
<<Non so se ci sono o sono in ferie>> rispondo.
<<Nessun forse.. io e te ci rivedremo ad agosto e non per forza qui dentro>> mi dice avvicinandosi a me e lasciandomi il polso.
<<Marko, non credo sia il caso di..>>
<<Sono stato un coglione e lo so ma tu devi darmi un'altra opportunità. Quando ho detto quelle cose ero spaventato perché tu mi piaci e non..non ci sono abituato>>
<<Anche tu mi piaci Marko, ma non voglio che tu non sia sicuro e che mi dica cose come l'altro giorno>>
<<Sono sicuro>> dice solo, con un filo di voce.
Mi si avvicina sempre di più, mi appoggia delicatamente una mano sul fianco, mentre con l'altra mi toglie la Sprite dalle mani e la appoggia sulla ringhiera.
Mi sento inghiottita da un buco nero, mi sembra che al mondo ci siamo solo io e lui.
Lui che mi guarda con quei suoi occhi e mi fa smettere di ragionare.
Allunga la mano e mi accarezza il viso, fa un altro passo e me lo ritrovo praticamente addosso.
<<Tu sei sicura?>> mi chiede, sfiorando il mio naso con il suo.
Annuisco senza emettere suoni, lui fa lo stesso e mi stringe un po' di più la mano sul fianco avvicinandomi a lui e schiude le labbra appoggiandole alle mie.
Restiamo così fermi per qualche secondo poi io apro leggermente la bocca e lui fa lo stesso, permettendo alle nostre lingue di incontrarsi, finalmente.
È il bacio più dolce e denso di significato che io abbia mai dato.
Le mie mani si intrufolano tra i suoi capelli e il nostro bacio diventa sempre più approfondito.
<<Allora ci vediamo ad agosto>> mi dice staccandosi senza fiato e con le labbra rosse e gonfie. Che spettacolo, sublime.
<<Ci sto>> annuisco e me ne vado mentre lui continua a stare lì e torna a sorseggiare la sua Sprite.

Apnea || Marko RogDove le storie prendono vita. Scoprilo ora