Cinquantotto

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Azzurra

<<Devi coprirmi Azzu>>
<<Mary ti ho detto tremila volte di non tirarmi nei tuoi casini>>
<<Lo so ma puoi solo dire a Dries che ieri ero con te? Ti prego>>
<<Ma se ieri ero da Marko..>>
<<E c'ero anche io, ti prego>>
<<Ma perché?>>
<<Perché Dries mi ha detto che la moglie mi ha vista in un locale dove erano loro ma io ho negato>>
<<Lei ti conosce?>>
<<Si ci siamo conosciute alla festa dove ho conosciuto anche Dries.. ti prego, mi copri?>>
<<Solo questa volta>>
<<Grazie>> mi dà un bacio in bocca e sorride.
<<Ma la smetti!>> le tiro uno schiaffo e lei ride ancora di più.
<<No, ti voglio bene e te lo dimostro. A che ora chiudi qui?>>
<<Tra..>> guardo l'orologio alle mie spalle <<un quarto d'ora>>
<<Viene Marko?>>
<<Si, dovrebbe già essere qui>>
<<Infatti eccolo>> mi dice mio zio indicando la sua auto.
<<Finalmente>>
<<Ok, allora io vado.. ci sentiamo e grazie ancora>>
<<Ciao e non mi tirare più nei tuoi casini>>
<<No, lo giuro>> dice baciandosi le dita incrociate e se ne va.
<<Buonasera>>
<<Ciao amore>> bacio Marko sulla bocca e poi lui saluta i miei zii.
<<La porti tu a casa?>>
<<Se per voi va bene, si>>
<<Marko, glielo chiedi ogni sera, sai che non ci sono problemi>> mi tolgo il grembiule ed esco dal chiosco.
<<I miei genitori mi hanno insegnato l'educazione e la uso>> risponde lui.
<<Va bene, come vuoi>>
<<Potete andare, qui ci pensiamo noi>> mia zia ci saluta.
<<Ok, grazie e buonanotte>>
Raggiungiamo la macchina di Marko e andiamo via. Dopo nemmeno cinquecento metri però fa una deviazione e gira in una strada sterrata, parcheggiando sotto un albero.
<<Che succede?>>
<<Niente.. vieni qui>> batte le mani sulle sue gambe e mi slaccia la cintura di sicurezza.
Mi metto seduta su di lui e mi inizia a baciare.
<<Questo sarebbe niente?>> gli domando quando mi alza la felpa e mi bacia la pelle che circonda i miei seni.
<<Ho solo voglia di te>>
<<Lo capisco>> gli alzo la testa e lo bacio a mia volta.
Continuiamo a baciarci e a farci le coccole per una mezz'ora, siamo presissimi, ormai io non ho più la felpa e le mie mani sono nei suoi boxer.
<<Aspetta aspetta>> mi ferma la mano e con la voce affannata mi tira a lui baciandomi a stampo.
<<Cosa c'è?>>
<<Tra quindici giorni è Natale>>
<<Se volevi dire una cosa sexy hai toppato alla grande>>
<<No scema.. è Natale e io torno in Croazia per una settimana>>
<<Ah ecco.. si mi sembra giusto, salutami tutti>> mi rinfilo la felpa e torno a sedermi al posto del passeggero.
<<È solo una settimana e tu mi mancherai tanto>>
<<Si, anche tu.. mi porti a casa?>>
Sono improvvisamente triste, non riesco a pensare di non poterlo vedere per tutta una settimana anche se so che è per una giusta motivazione.
<<Tra un minuto.. prima.. fammi finire>>
<<Ok>>
<<So che per voi è importante passare il Natale in famiglia ma io ti vorrei tanto con me, se vuoi e se non è un problema per i tuoi, ti vorrei portare con me>>
<<In Croazia?>>
<<Si. Voglio farti vedere dove sono nato e cresciuto.. farti conoscere la mia famiglia.. sempre se va anche a te>>
<<Certo che si! Non credevo che me lo chiedessi.. ma sono felicissima>>
<<Ne ho già parlato con i miei e sono entusiasti, non vedono l'ora di conoscerti>>
<<E io di conoscere loro. Anja lo sapeva?>>
<<Si da un paio di giorni>>
<<Che stronza non mi ha detto niente, abbiamo parlato ieri!>>
<<Le ho chiesto io di tenere il segreto, volevo che lo sapessi da me>>
<<Certo lo preferisco anche io>> lo abbraccio forte e gli bacio la bocca più volte <<grazie ancora>>
<<A te piccola>>

Mi riaccompagna a casa ma quando mi metto a letto non riesco ad addormentarmi per la troppa euforia. Io lo amo troppo e amo l'idea di andare a casa sua per conoscere il suo mondo. Amo.

Apnea || Marko RogDove le storie prendono vita. Scoprilo ora