Azzurra
<<Devi coprirmi Azzu>>
<<Mary ti ho detto tremila volte di non tirarmi nei tuoi casini>>
<<Lo so ma puoi solo dire a Dries che ieri ero con te? Ti prego>>
<<Ma se ieri ero da Marko..>>
<<E c'ero anche io, ti prego>>
<<Ma perché?>>
<<Perché Dries mi ha detto che la moglie mi ha vista in un locale dove erano loro ma io ho negato>>
<<Lei ti conosce?>>
<<Si ci siamo conosciute alla festa dove ho conosciuto anche Dries.. ti prego, mi copri?>>
<<Solo questa volta>>
<<Grazie>> mi dà un bacio in bocca e sorride.
<<Ma la smetti!>> le tiro uno schiaffo e lei ride ancora di più.
<<No, ti voglio bene e te lo dimostro. A che ora chiudi qui?>>
<<Tra..>> guardo l'orologio alle mie spalle <<un quarto d'ora>>
<<Viene Marko?>>
<<Si, dovrebbe già essere qui>>
<<Infatti eccolo>> mi dice mio zio indicando la sua auto.
<<Finalmente>>
<<Ok, allora io vado.. ci sentiamo e grazie ancora>>
<<Ciao e non mi tirare più nei tuoi casini>>
<<No, lo giuro>> dice baciandosi le dita incrociate e se ne va.
<<Buonasera>>
<<Ciao amore>> bacio Marko sulla bocca e poi lui saluta i miei zii.
<<La porti tu a casa?>>
<<Se per voi va bene, si>>
<<Marko, glielo chiedi ogni sera, sai che non ci sono problemi>> mi tolgo il grembiule ed esco dal chiosco.
<<I miei genitori mi hanno insegnato l'educazione e la uso>> risponde lui.
<<Va bene, come vuoi>>
<<Potete andare, qui ci pensiamo noi>> mia zia ci saluta.
<<Ok, grazie e buonanotte>>
Raggiungiamo la macchina di Marko e andiamo via. Dopo nemmeno cinquecento metri però fa una deviazione e gira in una strada sterrata, parcheggiando sotto un albero.
<<Che succede?>>
<<Niente.. vieni qui>> batte le mani sulle sue gambe e mi slaccia la cintura di sicurezza.
Mi metto seduta su di lui e mi inizia a baciare.
<<Questo sarebbe niente?>> gli domando quando mi alza la felpa e mi bacia la pelle che circonda i miei seni.
<<Ho solo voglia di te>>
<<Lo capisco>> gli alzo la testa e lo bacio a mia volta.
Continuiamo a baciarci e a farci le coccole per una mezz'ora, siamo presissimi, ormai io non ho più la felpa e le mie mani sono nei suoi boxer.
<<Aspetta aspetta>> mi ferma la mano e con la voce affannata mi tira a lui baciandomi a stampo.
<<Cosa c'è?>>
<<Tra quindici giorni è Natale>>
<<Se volevi dire una cosa sexy hai toppato alla grande>>
<<No scema.. è Natale e io torno in Croazia per una settimana>>
<<Ah ecco.. si mi sembra giusto, salutami tutti>> mi rinfilo la felpa e torno a sedermi al posto del passeggero.
<<È solo una settimana e tu mi mancherai tanto>>
<<Si, anche tu.. mi porti a casa?>>
Sono improvvisamente triste, non riesco a pensare di non poterlo vedere per tutta una settimana anche se so che è per una giusta motivazione.
<<Tra un minuto.. prima.. fammi finire>>
<<Ok>>
<<So che per voi è importante passare il Natale in famiglia ma io ti vorrei tanto con me, se vuoi e se non è un problema per i tuoi, ti vorrei portare con me>>
<<In Croazia?>>
<<Si. Voglio farti vedere dove sono nato e cresciuto.. farti conoscere la mia famiglia.. sempre se va anche a te>>
<<Certo che si! Non credevo che me lo chiedessi.. ma sono felicissima>>
<<Ne ho già parlato con i miei e sono entusiasti, non vedono l'ora di conoscerti>>
<<E io di conoscere loro. Anja lo sapeva?>>
<<Si da un paio di giorni>>
<<Che stronza non mi ha detto niente, abbiamo parlato ieri!>>
<<Le ho chiesto io di tenere il segreto, volevo che lo sapessi da me>>
<<Certo lo preferisco anche io>> lo abbraccio forte e gli bacio la bocca più volte <<grazie ancora>>
<<A te piccola>>Mi riaccompagna a casa ma quando mi metto a letto non riesco ad addormentarmi per la troppa euforia. Io lo amo troppo e amo l'idea di andare a casa sua per conoscere il suo mondo. Amo.
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Apnea || Marko Rog
Fanfiction"E mi ami più di quanto mi aspettassi, nel letto aspetto l'attimo giusto. Le chiavi con cui ti apro ti hanno tarpato le ali, rose nere nel bouquet. Intorno solo teste chinate, siamo io e te e le altre. In fondo siamo pezzi di un puzzle, passo io per...