Azzurra
Esco dalla piscina con i suoi occhi praticamente incollati addosso. Mi fissa anche mentre mi sfilo la tutina e le converse ormai zuppe. Prendo la rincorsa e mi rituffo ma stavolta lo faccio a bomba. Schizzo tutta l'acqua mentre lui si sfila la polo e si toglie il pantaloncino restando in boxer.
<<Ah ti sei messa anche il costume? Brava>> nuota nella mia direzione e si mette accanto a me aggrappato al bordo.
<<Ovvio, tu mi hai invitata per stare in piscina o sbaglio?>>
<<Ah ti ho detto così?>>
<<Si!>>
<<Ho dovuto. Invitarti nel mio letto sarebbe stato poco carino>> mi dice girandosi verso di me e accerchiandomi con le sue braccia.
<<Sogna Marko Rog, sogna>>
<<Vedremo chi sogna chi>> mi risponde sorridendo e mi bacia.
Il bacio diventa subito molto approfondito e io mi aggrappo a lui con le gambe mentre con le mani gli accarezzo i capelli invitandolo a continuare. Mi piace questo lato aggressivo di Marko, sapevo che ne era capace.
<<Andiamo più in là che si tocca e stiamo più comodi>> mi dice prendendomi la mano e guidandomi dal lato della piscina dove l'acqua è più bassa. Appena riesco a toccare il fondo della piscina, lo spingo contro le pareti lisce e mi metto su di lui aggrovigliando le mie gambe alla sua schiena.
Torniamo a baciarci e dopo nemmeno un minuto sono già eccitata, ma come si fa?! In vita mia avrò baciato una decina di ragazzi e nessuno mi ha mai fatto quest effetto, nemmeno quando avevo quattordici anni e gli ormoni a palla.
Fatto sta che sono super eccitata e quando lo sono, ho sempre paura di combinare casini. Non voglio rovinare tutto ma devo dire che Marko nemmeno mi aiuta. È sceso con la bocca al mio collo e mi sta lasciando tanti di quei baci che ormai ho più brividi che sangue. Mi struscio su di lui e sento che neanche io gli sono indifferente, anzi, lui è più eccitato di me e i boxer non lo aiutano affatto.
<<Sei bellissima>> mi dice mentre con le mani mi accarezza la schiena e mi stringe le gambe.
<<Grazie>> gli rispondo, che cos'altro avrei dovuto dire?
Annuisce divertito e torna a baciarmi, arrivando fino alla zona dove il collo si incontra con il seno ma senza andare oltre. Si stacca da me e lo sento prendere un respiro profondo.
<<Ti va di riposare un po' al sole? Sono distrutto>> mi dice, accarezzandomi la guancia.
<<Certo>>
Usciamo dalla piscina e io mi distendo su una sdraio.
<<Mi vado a mettere il costume.. questo>> si indica il boxer <<non va per niente bene>>
<<Non posso darti torto>> gli rispondo e mi godo il sole.
Dopo qualche minuto torna con un piatto pieno di cubetti di cocomero e si stende sulla sdraio accanto a me.
<<Vuoi?>>
<<Si grazie>>
<<Con tua madre come va?>>
<<Sempre uguale, sta male ma ora è passata alla fase in cui vuole trovarsi un altro uomo>> rispondo mangiando un pezzetto di cocomero.
<<Non mi dire che è per questo che non poteva vedermi..>>
Alzo le spalle e annuisco.
<<Le piacciono giovani e biondi>>
<<Ma dai, esco con te che sei sua figlia!>>
<<Ma lei non lo sa.. le ho detto che eri un collega che veniva a prendermi>>
<<Ah bene.. ho capito>> annuisce e non dice altro.
Passiamo il resto della serata a chiacchierare e poi ci mettiamo sul divano, lui disteso e io su di lui.
<<Devi andare per forza?>> mi domanda mentre mi rivesto.
<<Si Marko, mi dispiace, mia madre non può e non posso lasciare da sola mia zia>>
<<Si hai ragione>> dice alzandosi.
<<Che fai?>>
<<Mi vesto per accompagnarti>>
<<Ma non ti preoccupare, prendo il pullman>>
Si gira di scatto verso di me e mi raggiunge. Mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio e con il pollice mi accarezza una guancia.
<<Regola numero uno: se stai con me a piedi non vai da nessuna parte>>
<<Ma è vicinissimo ci metto cinque minuti>>
<<Shhh non mi interessa>> mi zittisce con un bacio e allaccia le sue mani dietro la mia schiena, tirandomi a lui <<ti do un passaggio>>
<<E va bene>>
<<E poi ti devo una cena nel miglio ristorante di Napoli>>
<<Ma falla finita>> lo prendo in giro ridendo.
<<Io ero serio>>
<<Ma non ce n'è bisogno..>>
<<Voglio portarti fuori a cena, posso decidere dove?>> mi prende le mani e alza un sopracciglio.
<<Va bene..>>
<<Quando ci sei?>>
<<Il venerdì di solito sono libera>>
<<Anche questo?>>
<<Dopodomani?>>
<<Si>>
<<Si per me va bene>>
<<Allora è deciso, venerdì io e te usciremo a cena>>
<<Perfetto Straniero>> gli bacio la bocca e poi mi infilo le scarpe.Mi accompagna al chiosco e se ne va, non ha nemmeno voluto prendere niente da mangiare, dice che aveva già la cena e che era stanco ma che quando torno a casa devo chiamarlo lo stesso.
Sei forse uscito da un film, Marko Rog?
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Apnea || Marko Rog
Fanfiction"E mi ami più di quanto mi aspettassi, nel letto aspetto l'attimo giusto. Le chiavi con cui ti apro ti hanno tarpato le ali, rose nere nel bouquet. Intorno solo teste chinate, siamo io e te e le altre. In fondo siamo pezzi di un puzzle, passo io per...