Quarantasette

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Azzurra

<<Ciao amica>> Mary si siede al bancone del chiosco e mi sorride <<mi fai delle alette di pollo croccanti e piccanti?>>
<<Certo, arrivano subito>> lo segno su un bigliettino e lo do a mia zia che è in cucina.
<<Grazie. Domani a pranzo ce ne andiamo da qualche parte?>> mi domanda mentre scorre col dito sul display del suo cellulare.
<<Non posso, vado allo stadio>> dico e lei immediatamente alza lo sguardo e lo fissa nel mio.
<<Stadio? Non sapevo fossi tifosa>>
<<In realtà ci capisco poco però..>> mi schiarisco la voce per prendere tempo, non so se dirle la verità o no <<il ragazzo con cui esco gioca nel Napoli>> alla fine opto per la sincerità, infondo quello che c'è tra me e Marko non è un segreto e non è nulla di illegale quindi perché tenerlo nascosto?
<<Cosa? E chi è?>> urla e sgrana gli occhi attirando lo sguardo di molti altri clienti.
<<Non urlare.. è Marko>>
<<Marko?>>
<<Rog. Croato, biondo occhi azzurri.. non so se hai presente>>
<<Certo che si, il cucciolo!>>
Annuisco e le metto le alette di pollo sul bancone <<Proprio lui>> dico con un sorriso.
<<Non me lo aspettavo! Però mi sembra una buona scelta, quel ragazzo mi ha sempre incuriosita>>
<<Ti capisco.. usciamo insieme da più di un mese, quasi due. Ci troviamo bene e domani mi ha invitata allo stadio>>
<<Auguri allora. Vai in tribuna autorità?>>
<<Non lo so, Marko mi porta il biglietto stasera>>
annuisce e abbassa la testa, rattristandosi improvvisamente.
<<Mary che hai?>>
<<Vorrei poterci venire anche io ma Dries non vuole>>
<<Immagino..>> le stringo una mano sul bancone <<non domani perché ora ho già impegni ma qualche altra volta ci andiamo io e te, magari in curva o in qualche tribuna diversa da quella autorità, Dries non potrà impedirtelo>>
<<È vero, non può impedirmi di andare allo stadio. Allora ci conto, alla prossima ci andiamo insieme>>
<<Contaci>>
<<Bene>> dice mentre divora anche l'ultima aletta e si scola una birra <<è stato delizioso, grazie mille. Ora vado, ci sentiamo su Whatsapp>>
<<Ok ciao Mary>>
Se ne va e io torno alle mie mansioni. Prendo ordinazioni, pulisco i tavoli, servo ai tavoli eccetera.
Alle undici e mezza quando ormai l'affluenza dei clienti si è fermata vedo una Range Rover nera parcheggiare e so già chi è.
<<Ti accompagna lui a casa?>> mi chiede mio zio.
<<Non lo so, credo di sì>> rispondo e mi tolgo il grembiule correndo verso Marko che è appena sceso dalla sua auto.
Appena mi vede sorride e io gli salto in braccio, lui mi fa roteare e mi bacia la bocca.
<<Ciao piccola, vedo che sei contenta di vedermi>>
<<Non sai quanto>> rispondo continuando a baciarlo.
<<Anche io>> risponde poi d'un tratto diventa serio e mi poggia a terra.
<<Che c'è?>> mi giro nella direzione in cui puntano i suoi occhi e vedo i miei zii che sono praticamente alle mie spalle.
<<Salve buonasera>> li saluta imbarazzato e si passa una mano tra i capelli.
<<Ciao Marko, buonasera>> mio zio gli dà la mano e lui gliela stringe. Ho sempre odiato queste cose mi mettono ansia.
<<Ok, ora possiamo andare?>> chiedo ai miei zii prendendo Marko per mano.
<<Ora è tardi ma io e te un giorno di questi dobbiamo parlare>>
<<Zio, smettila!>> tiro Marko verso la sua macchina <<andiamo Marko, buonanotte zii>>
<<Quando vuole sono a sua disposizione>> risponde lui e mio zio sembra felicissimo.
<<Va bene, buonanotte e non correte mi raccomando>>
<<Stia tranquillo, notte>>
Saliamo in auto e partiamo.
<<Scusami per miei zii a volte sono superprotettivi con me>>
<<Li capisco anche io lo sarei, fanno bene a preoccuparsi di chi frequenti>>
<<Si ma è imbarazzante>>
<<Ho visto di peggio>> dice e parcheggia sotto casa mia.
Apre il cruscotto e prende due biglietti per me.
<<Per te>>
<<Perché due?>>
<<Uno è per Celeste, porta anche lei se vuoi>>
<<Sarà felicissima, grazie ljubav>> cerco di pronunciare bene il croato ma non so con che risultati.
<<Di nulla, mi fa piacere che vieni, non vedo l'ora di girarmi e vederti lì che tifi per me>>
<<Anche io non vedo l'ora>> mi slaccio la cintura e mi metto seduta su di lui.
Iniziamo a baciarci, prima piano e poi come al solito ci facciamo trascinare dalla passione. Le sue mani sono sotto la mia polo, mi stringe i seni mentre mi morde le labbra. Io mi muovo su di lui, strusciandomi il più possibile.
<<Non sai che voglia ho di fare l'amore con te>> gli sussurro ad un orecchio.
Le sue mani si fermano un attimo e lo sento deglutire forte, poi ricomincia a muoversi e mi risponde.
<<Non dirlo a me>> dice e mi bacia la bocca.
Ci baciamo per un'altra decina di minuti, poi a malincuore mi stacco da lui.
<<Devo andare o qui ci denunciano per atti osceni in luogo pubblico>> dico ridacchiando mentre mi sistemo la polo.
<<Si meglio di sì. Buonanotte blue Sky>>
<<Notte straniero>>

Scendo dall'auto e corro a casa mia.
Domani mi aspetta una bellissima giornata e non vedo l'ora di andare allo stadio.

Apnea || Marko RogDove le storie prendono vita. Scoprilo ora