Apnea || Marko Rog

Novantasette

Marko

Sono finalmente solo sull'amaca in giardino e posso pensare a quanto faccia schifo la mia vita in questo momento. Sono qui, in un paradiso terrestre in vacanza ma non riesco a godermelo perché ho accanto una persona che non vorrei.
Con Anna le cose vanno apparentemente bene ma non è così. Da quando ho parlato con Mary e sono stato da Azzurra, ho in testa solo il momento che potrò parlarle senza centinaia di chilometri che ci separano. Devo parlarle ma voglio farlo guardandola negli occhi, non a cellulare o tramite messaggi.
Sono convinto di ciò che voglio fare, appena finisce questa vacanza lascerò Anna.
Il fatto che Azzurra sia con Michele e che sembrano innamorati non mi fermerà, io le dirò ciò che sento poi sarà lei a decidere cosa fare.
<<Tesoro vieni? Sono pronta>> sento la sua voce e alzo la testa vedendola in lingerie affacciata al balcone.
Ho affittato questa villa per me e lei per passare qualche giorno da soli perché si era messa nelle orecchie. Ora siamo qui ed è bellissimo ma ripeto, sono con la persona sbagliata.
Mi alzo dall'amaca ed entro dentro, tanto già so cosa sta per succedere. È l'unica cosa che ancora mi lega a lei, il sesso. E lo so è squallido ma almeno c'è un lato positivo in questa storia.
Quando l'ho conosciuta credevo che piano piano potessimo arrivare lontano, che lei mi avrebbe conquistato giorno dopo giorno ma non è stato così. Sono di nuovo al punto di partenza. Lei invece sembra convinta della nostra storia, mi dice in continuazione che mi ama e mi chiede ogni giorno se io amo lei o no. La mia risposta è sempre la stessa, un laconico "Non lo so". Lei annuisce e si allontana da me per un po' ma poi torna sempre. Quando disse di amarmi per la prima volta credevo di essere felice, di poter ricambiare ma il giorno dopo già non provavo più niente, come ora.
<<Eccoti finalmente>> mi tira in camera e mi abbassa il costume spogliandomi del tutto. Inizia a baciarmi a toccarmi a mordermi e leccarmi e se non altro il mio corpo reagisce. Sono comunque un uomo fatto di carne e il sesso mi piace. Mi tira sul letto con lei e in pochi minuti ci aggrovigliamo l'un l'altra, sento i suoi denti stringersi attorno al mio collo, le sue dita conficcarsi nella mia schiena e il suo alito caldo sulla pelle.
Le bacio il collo e poi il seno, la sento ansimare sotto il mio corpo, seguo le sue voglie, la assecondo.
<<Marko..>> mi tira con le spalle a lei e mi porta a guardarla negli occhi <<mi ami?>>
Mi guarda con occhi speranzosi, forse crede davvero che uno di questi giorni le dirò di sì ma non oggi. Sono stanco di mentire, stanco di stare con una persona che so che non amerò mai, stanco di perdere il mio tempo.
<<Io..>> mi fermo un secondo e lei si morde le labbra <<amo Azzurra>> dico lentamente e nei suoi occhi vedo lo sconforto e la delusione più totale.
<<Cosa hai detto? No anzi non lo ripetere, non lo voglio sentire>> mi allontana spingendomi con le mani sul petto e io mi sdraio sul materasso.
<<Hai sentito bene Anna, io amo Azzurra>> ripeto.
Mi dà le spalle e non so che reazione ha avuto stavolta ma quando si gira, potrei giurare di non aver mai visto i suoi occhi così rossi e gonfi di lacrime.
<<Tu non la puoi amare Marko, l'hai lasciata per me non puoi rivolerla>>
<<Non ho smesso di amarla, mai>> rispondo.
<<Non può essere, tu hai scelto me Marko, me.. lei ama lui.. non ama te! Io amo te, io!>> dice e scoppia a piangere accasciandosi sul letto.
<<Anna io non so come andranno le cose e mi dispiace farti stare male ma devo essere onesto con te, io amo Azzurra>>
<<Ma lei non ama te! Ama lui!>>
<<Se fosse così me ne farò una ragione, ma di sicuro non me ne starò con te, mi dispiace>>
<<Sei uno stronzo, un fottuto stronzo!>>
<<Non è così e lo sai>> le accarezzo i capelli e poi la tiro a me, facendola appoggiare al mio petto <<so che passerò io per lo stronzo ma se ci pensi siamo solo pezzi di un puzzle.. tu ami me, io amo Azzurra e probabilmente Azzurra ama Michele. Nessuno è stronzo, è la vita ad esserlo>> le dico in un orecchio mentre continua a singhiozzare sul mio petto.
<<Spero che lei ti pianti in asso come tu stai facendo con me, lo spero con tutto il mio cuore>> dice tra una lacrima e l'altra.
La stringo ancora più forte perché infondo la capisco, non è bello volere qualcuno e sapere di non poterlo avere, soprattutto quando una volta era tuo.