Azzurra
<<Ti accompagno io a lavoro?>> mi chiede mio padre mentre mi lavo i denti.
<<No grazie, non ce n'è bisogno>> in realtà ce n'è bisogno eccome. Non ho l'auto, prendo i pullman ogni giorno. Ma so già che se sono da sola con mio padre nello stesso posto, inizierà a lagnarsi e parlare male della mamma e oggi proprio non mi va. Stanotte ho studiato fino alle 3:30 e ora sono le 7. Ho poco più di 4 ore di sonno addosso e l'unica cosa che proprio non voglio è litigare con mio padre di prima mattina.
Mi metto il leggings nero, la polo nera e arancione del posto dove lavoro, prendo la mia borsa e scendo mentre ancora mi sto facendo la coda.
Mi piace camminare, metto le cuffie e mi isolo dal mondo. Cammino fino alla fermata del pullman e mi siedo ad aspettarlo. È come al solito in ritardo, ma alle 7:46 finalmente passa. Fortunatamente il posto dove lavoro non è lontano da casa mia, è nel mio stesso paese, con il pullman sono dieci minuti di tragitto. Mi siedo infondo e alzo il volume della musica. Qualche ragazzo mi sorride, una signora anziana mi chiede l'ora, ma tendo a non dare confidenza a nessuno, preferisco così.
Scendo alla mia fermata e percorro il vialetto sfatto che porta all'hotel.
<<Buongiorno>> saluto le altre ragazze e i ragazzi, mi metto il mio grembiule da lavoro e le avvicino.
<<Cosa c'è da fare?>> chiedo, odio stare senza fare niente.
<<Gli ospiti non sono ancora arrivati, per ora dobbiamo solo preparare le camere, riempire i frigobar di bibite energizzanti e dietetiche e assicurarci che tutto sia in ordine>> mi dice Silvana, la mia caporeparto.
<<Ok, da dove inizio?>> chiedo, prendendo il mio carrello con le bibite.
<<Fai dalla stanza 1 alla 20, dalla 20 alla 40 faccio io>>
<<Ok, a dopo>> annuisco e mi avvio lungo il corridoio.Oggi fa caldo, davvero troppo, penso, mentre mi stappo una Sprite e me la scolo.
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Apnea || Marko Rog
Fanfic"E mi ami più di quanto mi aspettassi, nel letto aspetto l'attimo giusto. Le chiavi con cui ti apro ti hanno tarpato le ali, rose nere nel bouquet. Intorno solo teste chinate, siamo io e te e le altre. In fondo siamo pezzi di un puzzle, passo io per...