Azzurra
<<Allora ricapitolando, panino con hamburger al sangue e patatine fritte con salsa barbecue e alette di pollo a parte, giusto?>>
<<Perfetto>> il ragazzo sulla ventina seduto ad uno dei tavolini mi sorride e lo stesso faccio io allontanandomi.
<<Un quarto d'ora e arriva tutto>>
<<Grazie>>
Torno al chiosco e porto l'ordinazione a mia zia. Quando torno al bancone mi trovo davanti l'ultima persona che mi aspettavo di incontrare.
<<Ehi, ciao>>
<<Ciao da quanto tempo.. come stai?>>
<<Bene.. tu?>> mi domanda sorseggiando la sua Coca-Cola e sorridendomi come se avesse rivisto il sole dopo mesi di pioggia.
Io e lui siamo sempre stati il giorno e la notte, la luce e il buio, fuoco e ghiaccio. Lui sempre sorridente, sempre gentile, amico di tutti. Io scontrosa e scostante, diffidente e con pochi veri amici. Io Sprite, lui Coca-Cola, io carne, lui pesce.
<<Bene.. non mi aspettavo di vederti qui>>
<<Ci vengo spesso in realtà ma non ti becco mai, vengo il giovedì di solito che ho meno lavoro..>>
<<Si mi ricordo dei giovedì..>> rispondo e lui inarca le labbra in un piccolo sorriso forse ripensando a ciò che facevamo il giovedì <<non mi becchi mai perché il giovedì di solito non vengo qui ad aiutare la zia e lei non mi ha mai detto di te>>
<<Forse non l'ha ritenuto importante, non so che dirti..>>
<<O forse le è sfuggito, sai com'è lei>>
<<Si può essere..>>
<<Scusami un attimo, porto queste cose a quei ragazzi e torno>>
<<Non mi muovo da qui>> mi dice sorridendo e io mi allontano.
Rivederlo non mi ha fatto l'effetto di tutte le altre volte, cioè prima appena lo vedevo mi nascondevo o scappavo perché mi annoiava anche solo salutarlo ma ora non so, non mi dà né fastidio né mi fa piacere, è lì e semplicemente non ho problemi a parlargli.
<<Eccomi, oggi c'è poca gente fortunatamente, posso fermarmi ogni tanto a chiacchierare>>
<<Prendi una Sprite?>> mi chiede indicando il frigo dietro di me.
<<Ma sì, zia può cavarsela cinque minuti senza di me>> la prendo e faccio il giro del bancone raggiungendolo <<facciamo due passi?>>
<<Si va bene>> scende dallo sgabello e iniziamo a camminare insieme.
<<Il lavoro come va?>> gli domando.
<<Non mi lamento ma lo sai che lavorare con mio padre mi è sempre andato stretto>>
<<Si ricordo..>>
<<Beh ho quasi racimolato quanto mi serve per aprire un bar tutto mio qui a Lago Patria, forse a settembre riesco ad inaugurarlo>>
<<Davvero Mike? Ma è una notizia fantastica, sono orgogliosa di te, te lo meriti>> lo abbraccio e lui fa lo stesso con me.
<<Si grazie, sto lavorando come un pazzo per farcela con le mie forze, mio padre voleva aiutarmi ma non ho voluto>>
<<Hai fatto bene, sono d'accordo lo sai>>
<<Si lo so, me lo ripetevi sempre.. qualche volta puoi venire a trovarmi lì oppure a lavorare con me, ci sai fare al bar, saresti la mia prima scelta>>
<<Non lo so, ho già molto lavoro però ci penso, promesso>>
<<Va bene.. col tuo ragazzo tutto bene?>>
<<Talmente bene che sono single>>
<<Davvero? Sapevo che stavi con Rog>>
<<Si stavamo insieme ma una decina di giorni fa mi ha lasciata per un'altra>>
<<Oh cazzo, brutta storia..>>
<<Si ma ora sto bene, mi sto riprendendo e non ho rimpianti>>
<<Tu sei forte, io lo so bene>> mi dà un pugno piano sulla spalla come facevamo sempre e mi fa ridere.
<<Si può essere che io lo sia..>> gli sorrido e lui annuisce.
<<Ora torniamo, non voglio mettere in difficoltà tua zia>> mi dice e io lo seguo verso il chiosco.
<<Ah ecco dove eri finita, ciao Michele>>
<<Ciao zia.. anzi ciao signora Maria>> si corregge e ci fa ridere entrambe.
Capisco il suo imbarazzo per più di due anni ha fatto parte della famiglia e ora si trova in difficoltà.
<<Cosa c'è da fare zia?>>
<<Porta queste patatine al tavolo 17 per piacere>>
<<Ok, vado>> prendo il piatto e lo porto al tavolo 17 poi torno al chiosco e vedo che Michele sta per andarsene.
<<Ci vediamo Azzu, mi ha fatto piacere parlare un po'>>
<<Anche a me..>> lo abbraccio amichevolmente e poi mi stacco.
<<Ciao a tutti>> saluta di nuovo e va verso la sua auto.
Entra in auto ma resta lì con il cellulare in mano senza mettere in moto.Ti va un drink più tardi?
Quando leggo il suo messaggio sul display quasi ne sono felice, mi va di svagarmi un po'.
A che ora passi?
A che ora saresti pronta?
23?
22:50 sono giù da te
Va bene.. a dopo allora
A dopo
Penso che divertirmi e svagarmi un po' potrà solo farmi bene, ho bisogno di prendere aria, sono stanca di pensare solo al lavoro e alla famiglia, ora devo pensare un po' a me stessa.
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Apnea || Marko Rog
Fanfic"E mi ami più di quanto mi aspettassi, nel letto aspetto l'attimo giusto. Le chiavi con cui ti apro ti hanno tarpato le ali, rose nere nel bouquet. Intorno solo teste chinate, siamo io e te e le altre. In fondo siamo pezzi di un puzzle, passo io per...