Sascha'sPov
Apro lentamente gli occhi, realizzo che non mi trovo a casa, ma in una stanza bianca. Ah, è vero. Sono in ospedale. Mi giro, e vedo Sabrina dormire su una poltrona, che mi tiene la mano, Lore che ha Giulia sul petto mentre dorme, e le accarezza i capelli, e tutti gli altri che dormono. Lorenzo si gira verso di me.
«Buongiorno...»
Mi bisbiglia per non svegliare gli altri.
«Buongiorno»
Vedo Giulia aprire lentamente gli occhi. Alza la testa e si gira verso di me. Realizza che è sdraiata sopra Lorenzo e si alza di scatto. È tutta rossa.
«Ehm... B-buongiorno...»
Dice grattandosi la nuca. Le sorrido. Non mi dispiacerebbe se si mettesse con Lorenzo. È un bravo ragazzo, è mio amico, quindi mi farebbe molto piacere. Si sveglia anche Sabrina.
«Ehi...»
Dice alzandosi e venendo verso di me. Mi dà un bacio a stampo e le accarezzo la guancia con due dita.
«Mi dispiace se sei stata scomoda»
«Per te questo e altro»
Le sorrido e la bacio. Intanto si svegliano anche gli altri.
«Buongiorno...»
Dice Kristel entrando in stanza.
«Giorno, dov'eri?»
Chiede subito Sal.
«Sono andata a prendervi la colazione»
Dice indicandoci il vassoio che ha in mano. Le sorridiamo tutti e porge ad ognuno la propria dose di cibo. Inutile dire che è il cibo qui non è un granché, ma dobbiamo accontentarci. Sto morendo di fame. Prendo il cornetto, faccio per morderlo, e all'improvviso mi passa la fame. Chiudo la bocca e riposo il cornetto sul vassoio.
«Amore? Non mangi?»
Mi chiede Sabri.
«Non ho più fame...»
«Ma il dottore ha detto che devi mangiare»
Insiste lei.
«Lo so ma... Mi è passata all'improvviso la fame»
«Dai, su. L'appetito vien mangiando»
Sabrina prende il cornetto e lo avvicina alle mie labbra. La guardo. Apro la bocca e dò un morso. Non sa di niente.
«Non è un granché, vero?»
Mi chiede infatti.
«Mh...»
Dico scuotendo la testa. Sabri prende dalla borsa una mini Nutella e un coltellino di plastica.
«È stata in frigo, per non farla squagliare»
Dice aprendola. Immerge il coltellino nella Nutella e la spalma all'interno del cornetto. Lo prende e lo avvicina di nuovo alla mia bocca.
«Prova così»
Dò un morso: ora si che è buono. Faccio cenno con la testa come per dire "si" sorridendo. Lei mi strattona i capelli e mi dà un bacio sulla fronte. Bussano alla porta ed entrano tutte insieme Faby, Roberta, Bea e Carla.
«Ehi!»
Urla Faby.
«Non spingere!»
Risponde Rob.
«Sei tu che spingi!»
Dice Bea.
«Che dite che è Faby che spinge!»
Interviene Carla.
«Infatti!»
La appoggia Rob.
«Non è vero!»
Gridano in coro Faby e Bea.
«Si, invece!»
Rispondono Rob e Carla.
«Ehm... Ragazze?»
Si girano verso di me.
«Che c'è?!»
Dicono urlando.
«Ce l'avete fatta a venire!»
Commenta Giulia scuotendo la testa.
«Aoh, c'era traffico!»
Dice Rob. Ridiamo ed entrano un'infermiera e il medico.
«Ragazzi, potete vestirvi, abbiamo fatto vari controlli, potete uscire»
Annuncia il medico.
«Le signorine Banfi e Cereseto?»
Chiede l'infermiera guardando su un taccuino. Marina e Sabri si alzano e porge loro due antibiotici. La ringraziano e tutti escono dalla stanza.***
Ci siamo vestiti, usciamo dalla stanza e troviamo tutti in sala d'attesa, tranne Faby e Carla, aspettarci, insieme ad altri due ragazzi. Uno alto, magro, capelli castani sul biondo, occhi marroni. L'altro è alto, magro, capelli marroni e occhi azzurri. Edward e Cameron.
«Ragazzi!»
Mi sorridono e li abbraccio.
«Come sapevate che ero qui?»
Chiedo sorpreso.
«Abbiamo visto le tue foto su Instagram»
Dice Edward.
«Quindi siamo venuti a trovarti»
Continua Cam. Mi fa piacere rivederli ogni tanto. Ci stacchiamo.
«Loro sono Edward e Cameron, i miei migliori amici delle medie e delle superiori prima di venire qui a Milano»
Spiego agli altri. Si presentano e arrivano Carla e Faby correndo.
«Raga, non potete capire cos-»
Comincia Faby col fiatone, ma si blocca quando vede Cameron ed Edward. Rimane a fissare Cam per un sacco di tempo, fin quando non si decide a parlare.
«Oh, ehm... C-ciao...»
Dice imbarazzata.
«Ciao!»
Saluta anche Carla.
«Noi siamo due amici di Sascha. Io sono Cameron»
«Io sono Edward»
Fanno amicizia con tutti e usciamo dall'ospedale. C'è feeling tra Carla ed Edward, così come tra Faby e Cameron. Si vede lontano un miglio. Non fanno altro che parlare con loro, solo e soltanto loro due. Salutiamo gli altri, ed io e Sabrina entriamo in macchina. Arriviamo davanti al nostro palazzo ed entriamo in ascensore. Appoggio la mano sulla parete per mantenermi.
«Amore, stai bene?»
Mi chiede Sabri.
«Mi gira un po' la testa»
Mi prende il viso tra le mani constringendomi a guardarla negli occhi.
«Hai mal di testa?»
«Si...»
Dico e mi abbraccia.
«Per favore, vieni a stare da me, almeno fin quando non mi passa l'influenza, solo tu sai quando devi darmi l'antibiotico...»
Le sussurro.
«Devo chiederlo ai miei. Cercherò di convincerli, poi ti scrivo»
Annuisco e intanto l'ascensore si apre. Mi dà un bacio a stampo e se ne va. Salgo al quarto piano ed entro in casa. Saluto Ian e mia madre e salgo in camera. Mi sdraio sul letto, stanco morto, e mi addormento.***
Sento delle labbra posarsi sulle mie. Apro lentamente gli occhi e vedo il viso di Sabrina vicino al mio. Ricambio il bacio e ci stacchiamo.
«Ciao amore...»
Dico sorridendo.
«Ehi...»
«Hai già-»
«Ho fatto tutto, anche le valigie. Ho convinto i miei»
Mi interrompe. Il mio sorriso si allarga e la prendo per i fianchi. La bacio, lei mi passa una mano fra i capelli e ricambia. Faccio scorrere le mani sempre più giù, ma lei mi ferma per i polsi.
«Amore... Non durante l'influenza»
Mi dice portandomi le mani sulle sue guance. Le accarezzo e la bacio di nuovo.
«Da domani inizi a prendere l'antibiotico»
Annuisco e si sdraia accanto a me.
«Ma con la scuola?»
Chiedo preoccupato.Angolo autrice
Se mi chiedi come va, va male, male, male, male, ma non malissimo. Ma non chiedetemelo, non ho ho sbatti di spiegarvelo. Coooomunque, nuovo capitolo, dove si sono presentati Edward e Cameron (Tanto per chiarire, Carla è innamorata persa di Edward, Faby non voleva essere single, quindi tutto okay), amici dell'infanzia di Sascha, e niente. NON HO UN CAZZO DA DIRE. Quindi...
Sciaooo
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Posso baciarti? || #Saschina
Fanfiction||COMPLETA|| Per Sabrina la parola "scuola" è un sinonimo di "odio", fin quando non arrivò nella sua classe un ragazzo, Sascha, che cambierà la sua vita. Affronteranno ostacoli, prenderanno decisioni, ma lo faranno insieme. Sascha avrà una vita diff...