C.93-Il ritorno di Alice

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Sascha'sPov
Passiamo il pomeriggio dedicandoci al nostro nuovo gruppo, i Mates. Ma la voglia di sapere quale fosse la persona tanto antipatica che ha incontrato Sabrina, si faceva sentire durante la realizzazione del progetto. Tant'è che adesso, siamo tutti e quattro da Sabrina, che stava riposando sul divano, e le stiamo chiedendo spiegazioni.
«Ragazzi... Non so se me la sento di dirvelo»
«Sicuramente potremmo aiutarti di più se sapessimo di chi si tratta»
Osserva Giuse. Lei appoggia la testa sul divano, guardando il soffitto per qualche secondo.
«Eravamo al centro commerciale, dovevo comprare dei vestiti per Sam, così siamo entrate in un negozio di vestiti, e ci ha aiutato una commessa, dai capelli rossi e bassa di statura. Quando sono andata a pagare, per sbaglio la carta d'identità mi è caduta... La ragazza ha letto il mio nome ed è sbiancata... Ho scoperto che quella persona era...»
«Mamma! Ho fame!»
Urla Sam dal tavolo, che stava giocando con i suoi giocattoli preferiti.
«Arrivo»
Dice Sabri, alzandosi dal divano, ma la afferro per il polso.
«Aspetta, continua»
«Sam vuole mangiare»
«Può aspettare un attimo, dimmi chi è quella persona»
Dico guardandola negli occhi. Fa un sospiro.
«Alice»
La mia presa sul suo polso diminuisce, e lei ne approfitta per andare in cucina. Mi volto verso i ragazzi.
«Alice? La nostra compagna del liceo? Che era innamorata di te?!»
Chiede Stefano. Mi passo una mano tra i capelli.
«Non ci posso credere»
Sussurro.
«Ma dai ragazzi, ora sarà anche maturata, io non credo farà di nuovo tutte le scenate che faceva ai tempi del liceo! E poi, cosa ne sapete che adesso non sta con qualcun'altro? Sono passati cinque anni, si sarà rifatta una vita!»
Dice Giuse.
«Lo spero»
Dico io.

Alice'sPov
«Alice...»
Sussurra lei.
«A quanto pare il destino ci ha fatto rincontrare»
Dico con aria di sfida.
«Già... Devo dire che non mi sei per niente mancata»
«La cosa è reciproca allora»
Dico spostando lo sguardo sulla bambina.
«E quindi... La ragazza che mi ha rubato l'amore della mia vita è tornata»
Dico ritornando a guardarla.
«Io ti avrei rubato l'amore della tua vita? Ti ricordo che eri tu quella che non faceva altro che provare a farmi lasciare con Sascha»
«Infatti è stato così ingenuo da mettersi con una come te»
«Senti, già mi sono stancata di parlare con te. Non sei cambiata affatto, sei rimasta la diciottenne immatura di un tempo. Cresci Alice, ormai ci sono problemi più gravi a cui pensare, non a una delle cotte del liceo»
Dice ironizzando.
«Cotte? Io amo Sascha, non è una semplice cotta»
«Be' rassegnati, lui non ricambia»
Dice posando il portafoglio e voltandosi.
«Sappi che ora che ti ho trovato non ti lascerò più in pace»
Dico minacciandola.
«È ora di farsi una vita, smettila di agire come un'adolescente che non ha niente di meglio da fare se non venire a peggiorare la vita degli altri»
«Perché, tu ti saresti rifatta una nuova vita?»
Chiedo ridendo, ma il mio sorriso scompare quando noto che Sabrina sta prendendo in braccio la figlia.
«Tu hai un figlio? Hai un fidanzato?»
Mi chiede.
«Fidanzato? Non sei sposata?»
Chiedo leggermente sorpresa.
«È-è una lunga storia»
«E chi sarebbe suo padre?»
Chiedo indicando col mento la bambina.
«Fai due più due. A mai più, Alice»
Detto ciò, si volta ed esce dal negozio.

Sabri'sPov
Una volta aver preparato da mangiare a Sam, ritorno sul divano, dove tutti gli sguardi sono puntati su di me.
«Cosa ti ha detto?»
Chiede Salvatore, riferendosi ad Alice.
«Che ora che mi ha trovata non mi lascerà più in pace... Che le ho portato via l'amore della sua vita, eccetera... Solite cazzate»
«Ci mancava solo lei»
Dice Sascha, abbastanza nervoso.
«Calmati, non può farci niente»
Lo rassicuro.
«Stava andando tutto bene!»
Dice lui.
«E continuerà ad andare così! È capitato di rivederla, non succederà più»
Dico indifferente.
«Secondo me stai solo sottovalutando la situazione, Sabrina»
Dice alzando leggermente la voce.
«Sei tu che stai esagerando!»
«Ragazzi, basta»
Interviene Giuse.
«Io sto esagerando? Non ti ricordi di cosa era capace?»
«Certo che mi ricordo, ma ormai non ci potrà più dare fastidio, siamo più di una ventina contro di lei»
Sascha sospira, si alza dal divano ed entra nel suo studio, sbattendo la porta.
«Che testardo che è»
Sussurro infastidita.
«Gli passerà, conosci Sascha, si arrabbia, poi si pente di averti urlato contro, ti chiede scusa e ritorna tutto alla normalità»
Dice Sal e mi alzo dal divano.
«Voi rimanete per cena?»
«No, grazie Sabri, ma abbiamo molte cose da fare»
Dice Stefano.
«Va bene, allora ci vediamo»
Detto ciò, se ne vanno e chiudo la porta. Mi aspetta una lunga serata.

Angolo autrice
Vi volevo dire una cosa. Molti di voi mi scrivono nei messaggi privati, e sicuramente avrete notato che non rispondo mai. Non è perché sono stronza, anzi, mi piacerebbe molto, ma purtroppo non funzionano per un problema di Wattpad. Se avete bisogno di qualcosa, o lo scrivete qui nei commenti, oppure se è una cosa privata e non volete che tutti la leggano scrivetemi il vostro numero nei commenti (ovviamente poi lo potrete cancellare).
Sciaooo

Posso baciarti? || #Saschina Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora