C.33-Nicolas, un problema in più

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Sascha'sPov
Ritorno a casa, e mangio.
«Oggi è arrivata una nuova compagna...»
Dico a mia madre.
«Com'è?»
Mi chiede.
«Antipatica. Stesso oggi è stata sospesa»
«Che bel modo di iniziare il primo giorno di scuola!»
Commenta Ian.
«Eh si»
Dico ridacchiando. Finisco di mangiare e salgo in camera. Prendo il cellulare e apro WhatsApp. Cambio il nome di "Jessica" con "Violet" e vado nella chat di Sabrina. È online. Decido di scriverle un "Ehi". Lo digito, faccio per mandarglielo ma indeciso lo cancello. Vado nella chat del gruppo. "Stefanino sta scrivendo...". Dopo qualche secondo arriva il messaggio. Ha chiesto se stasera possiamo andare in discoteca.
«Mamma!»
Urlo dalla mia camera per farmi sentire.
«Si?»
«Stasera posso andare in discoteca?»
«No»
«Come no?!»
Chiedo sorpreso. Mia madre apre la porta e si siede accanto a me.
«Non vorrei che accadesse come l'ultima volta...»
«No, stai tranquilla. Non accadrà»
«Tesoro, mi sto fidando di te»
«Va bene. Grazie mamma»
Le sorrido e mi abbraccia. Ci stacchiamo ed esce dalla stanza. Scrivo un "okay" e digito il numero di Sabrina. Ci sta, è da tanto che non andiamo in discoteca. Dopo due squilli risponde.
«Pronto?»
«Ehi, amore, ciao!»
La saluto.
«Ciao Sascha!»
«Stasera ci vieni in discoteca?»
«Ovvio»
«Ti passo a prendere io?»
Le chiedo.
«Vieni a casa mia alle venti»
«Va bene»
«Ciao amore»
Mi saluta.
«A dopo»
Chiudo la chiamata e spengo il telefono. Prendo i libri e mi metto a studiare.

***
Sono le diciannove e trenta. Vado in bagno e mi cambio. Metto una camicia verde a quadri, i jeans e le Adidas verdi. Scendo le scale.
«Ma' io vado»
«Va bene. Ciao tesoro»
«Ciao»
Esco di casa e scendo al secondo piano. Busso alla porta e mi apre Thomas.
«We Sascha»
«Bella zi'»
Ultimamente ho fatto amicizia con Thomas, e devo dire che è davvero simpatico, così come la sorella Nicole. Mi lascia entrare.
«Buonasera»
Dico educatamente.
«Ciao Sascha»
Mi sorride la madre.
«Ciao»
Dice freddamente il padre.
«Sabri è in bagno, puoi aspettarla in camera sua»
Mi riferisce Thomas. Annuisco e vado in camera di Sabri. Aspetto qualche minuto e poi entra in camera. Ha un vestito blu, che le arriva un po' più sopra del ginocchio e una cintura dorata sulla vita. È stupenda.
«Ciao amore!»
Dice un po' sorpresa nel vedermi.
«Ehi...»
Dico mettendole le mani sui fianchi. Mi sorride e la bacio. Affonda le dita sui miei capelli, che inizia a tirare leggermente, provocandomi un sacco di brividi lungo la schiena. È una sensazione leggera, e mi piace. La avvicino a me mi spinge contro il materasso, senza staccare le sue labbra dalle mie. Un secondo dopo mi ritrovo sdraiato, con Sabrina a cavalcioni sulle mie gambe. Le faccio scorrere il dito dal fianco, al rigonfiamento del seno, sul collo, fino ad arrivare alla guancia, che accarezzo lentamente. Facciamo intrecciare le lingue nello stesso istante. È incredibile, siamo perfettamente coordinati. Sappiamo entrambi la mossa successiva dell'altro. Ci stacchiamo e mi fermo a guardarla, soffermandomi sul seno. Peccato che non possiamo farlo, ne ho davvero voglia in questo momento. Sorride.
«Non riesci proprio a resistere, eh?»
Mi provoca vicino al mio orecchio.
«Sei tu che mi fai questo effetto»
Le dico sorridendo. Mi mette le mani sulle guance e mi bacia di nuovo.
«Dai, andiamo...»
Dice leccandomi le labbra. Annuisco e scende dalle mie gambe.

***
Entriamo in discoteca, dove troviamo Stefano e Marina baciarsi.
«Ciao zi'»
Lo saluto.
«Ciao bro'»
Dice Ste. Sabrina e Marina scoppiano a ridere.
«Perché ridete?»
Chiedo.
«Per i nomignoli che vi date»
Mi risponde Marina continuando a ridere.
«Parlate voi ragazze che vi chiamate "amo" e "teso"»
Dico disgustato da questi nomi.
«Infatti!»
Mi appoggia Stefano.
«Non noi!»
Ribatte Sabrina.
«Già! Non siamo quel tipo di ragazze»
Si unisce Marina.
«Ste, andiamo a ballare?»
Gli chiedo, ignorandole.
«Daje!»
Ci buttiamo in pista e iniziamo a ballare, improvvisando mosse a caso.

Sabri'sPov
Io e Marina prendiamo una birra e ci sediamo sui divanetti intorno ai tavoli. Davanti a noi ci sono Sascha e Stefano che ballano. Posso stare a guardarlo per ore, non mi stancherei mai di vederlo ballare come un deficiente. E lo stesso vale per Marina, che non smette di fissare Stefano.
«Sei innamorata persa di Stefano, eh?»
«Eh si. Lo amo tanto. E anche tu di Sascha!»
Ridacchio. Un giorno potremo fare un'uscita a quattro. Sarebbe molto divertente. All'improvviso sento una mano scorrere sulla mia coscia sinistra, mi giro e vedo un ragazzo guardarmi con sguardo malizioso. È biondo, ha gli occhi azzurri ghiaccio, è molto chiaro di pelle ed è magro. Carino. Ma si deve togliere dalle palle.
«Ehi bellezza, vuoi ballare?»
Mi chiede.
«No, grazie»
«Comunque piacere, mi chiamo Nicolas»
Dice senza smettere di accarezzarmi la coscia.
«Sabrina»
Gli stringo la mano e mi sorride. Ha finito di rompermi le palle questo qui?
«Dai, vieni a ballare...»
«Ho detto di no»
«Sei single?»
Mi chiede.
«No. Tu?»
«Si. È qui il tuo ragazzo?»
«Si. È quel figo là in fondo»
Dico trattenendo la risata. Mi piace far rosicare i tipi come lui.
«È quello con la camicia verde?»
«Si»
«Sascha...»
Sussurra. Si conoscono?
«Lo cono-»
«Si, ci conosciamo. Ciao Nicolas»
Dice un po' infastidito Sascha, interrompendomi. Da quando è arrivato?
«Amico mio! Da quanto tempo!»
«Ma stai zitto! Non ci sono più amico con te. Già da un pezzo ormai, dopo avermi rubato Chloe»
Dice Sascha.
«Ma dai, è acqua passata ormai»
Dice stringendomi un po' più forte la coscia.
«E poi... Vedo che hai trovato una sostituta»
Dice Nicolas girandosi verso di me.
«Già, lei è Sabrina, la mia ragazza. E per tua informazione non è una sostituta. Lei è cento volte meglio di Chloe»
«Lo vedo... E hai ragione!»
Dice fissandomi il seno. Mi sento a disagio. Soprattutto perché stanno ascoltando anche Stefano e Marina. Le lancio un'occhiata, come per dire "Meglio che andate, ci vediamo dopo." Lei capisce al volo e prende la mano di Stefano, si alza e lo trascina fuori da qui. Ora voi vi starete chiedendo come mai Sascha non abbia fatto niente a Nicolas per la mano sulla mia coscia. Molto semplice: non l'ha vista. C'è il tavolino che la copre, e considerando che lui è davanti a noi, non se n'è accorto.
«Te la sei scelta più che bene...»
Dice stringendomi ancora di più. Non riesco a reagire, sono immobilizzata, forse per l'imbarazzo, forse per il disagio, forse per la confusione.
«Ovvio»
Dice Sascha con un pizzico di rabbia nella voce. Nicolas si gira verso di me, e mi sorride. Io non lo guardo, perché non saprei come rispondere. Poi sento la sua mano scorrere sempre più sopra, infilandosi dentro il vestito. Eh no, questo è troppo. Gli afferro il polso e la tolgo via. Lui si rivolge verso Sascha.
«Cinquanta euro»
Gli dice.
«Per cosa?»
Chiede lui sorpreso. Nicolas indica me con la testa. Ma è impazzito?!
«No!»
Sbotta Sascha.
«Cinquecento»
«Ma ti pare?! Non mi servono i tuoi soldi, Sabrina è mia»
«Cinquemila»
Insiste lui.
«Ora basta! Ma sei impazzito? Secondo te accetterei?»
Intervengo.
«Saresti obbligata»
Dice Nicolas con fare ovvio.
«Da chi?»
Chiedo infastidita.
«Da me»
«Ma vaffanculo va! Amore, andiamocene»
Dico alzandomi e prendendolo per mano.
«Ci riuscirò»
Sussurra Nicolas all'orecchio di Sascha.
«Non te lo permetterò. Con Chloe hai avuto fortuna, ma solo perché lei non ragionava bene con la testa. Sabrina non la devi toccare»
Dice scandendo bene le ultime parole.
«Lo vedremo»
Detto questo se ne va, e Sascha si gira verso di me. Lo abbraccio.
«Per favore, non lasciarmi mai»
Mi sussurra. Lo stringo ancora più forte, e sento la mia spalla inumidirsi. Sta piangendo. È un caso raro vedere Sascha piangere.
«Amore, stai tranquillo. Non ti lascerò mai»
Dico, una volta staccati. Gli asciugo le lacrime e lo bacio. Ha bisogno di distrarsi. E so esattamente come fare.
«Amore... Te la senti di continuare il lavoretto che stavamo per fare prima di venire qui in discoteca?»
Dico accarezzandogli i capelli. All'improvviso cambia espressione, passando dallo sguardo triste allo sguardo malizioso.
«Ma certo...»
Dice mettendomi le mani sui fianchi. Gli sorrido e lo trascino fuori dalla discoteca. Salutiamo velocemente Marina e Stefano ed entriamo in macchina. Sfrecciamo verso casa di Sascha ed entriamo. La madre mi ha detto che non c'è, è andata a dormire dalla nonna. Quindi mi trascina in camera e, per sicurezza, chiude la porta a chiave.

Angolo autrice
Adesso mi immagino tipo la faccia di Giulia come per dire "Ma che cazz..." perché non era un tradimento! TI HO TROLLATA, perché ne avevo voglia. Comunque scusatemi tantissimo per non aver pubblicato il capitolo ieri, però raga, è iniziata la scuola, quindi non credo più di poter aggiornare ogni singolo giorno. Ma gli aggiornamenti saranno frequenti, promesso. (Tranne quando mi bombardano di compiti.) Coooomunque, 1470 parole, wow. BUON INIZIO DI ANNO SCOLASTICO A TUTTI! Mi raccomando, non fate gli stronzi e studiate.
Sciaooo

Posso baciarti? || #Saschina Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora