C.66-Obbligo o verità?

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Sascha'sPov
«Amore, quindi?»
La guardo tristemente.
«Sono stato...»
Mi fermo, alzo lo sguardo verso di lei e sorrido.
«Promosso»
Lei mi salta addosso, circondandomi la vita con le gambe. Inutile dire che anche Sabri è stata promossa, così come Stefano, Marina, Giuse, Lore, Ludovica, Sal e Kristel. Domani è l'ultimo giorno di scuola. Non ci posso credere, sono davvero arrivato fino a questo punto. L'ultimo anno è ormai terminato. Ricordo ancora i primi tempi, quando non conoscevo nessuno, e mi sedetti vicino a Stefano. Poi la prof ci cambiò di posto, e guarda caso capitai vicino Sabrina. Ricordo il nostro primo momento, solo noi due...
Inizio flashback
«Ehi, calmati...»
Dico mettendole una mano sulla guancia.
«Sarai anche chiusa in un bagno, ma sei con me!»
Provo a rassicurarla, sorridendole dolcemente. Tolgo la mano dalla sua guancia, le cade una ciocca di capelli davanti agli occhi ma io prontamente la metto dietro l'orecchio. Va verso lo specchio, scivola dato il pavimento bagnato, ma la afferro prima che possa toccare il pavimento.
«Ehi, sta attenta»
Dico sorridendo. Il mio viso è a pochi centimetri dal suo, mi sto avvicinando sempre di più, ma sentiamo la porta aprirsi. Vediamo Stefano entrare.
«Ho interrotto qualcosa?»
«No, no»
Diciamo contemporaneamente. Sabrina si alza e usciamo dal bagno per andare dai nostri amici.
Fine flashback
Oppure ricordo il nostro primo bacio, una delle serate più belle della mia vita...
Inizio flashback
«Ma certo, un'ultima domanda: adesso, che tu hai scoperto chi è la ragazza che mi piace, e io che ho scoperto il ragazzo che piace a te, posso baciarti?»
Le chiedo, lei mi guarda negli occhi. Le sorrido, ricambia e avvicina il mio viso al suo.
«Ovvio che si»
Mi dice e la bacio. Le nostre labbra si toccano, è incredibile, combaciano perfettamente...
Fine flashback
A risvegliarmi dai miei pensieri ci pensa proprio Sabrina.
«Sascha? Sascha!»
«Cosa?»
Sabrina alza gli occhi al cielo.
«La preside ha appena annunciato che domani sera ci sarà il ballo di fine anno!»
«Sul serio?»
«Si! Nella tua scuola non si faceva?»
«No... In realtà non credevo che in Italia si facessero cose simili! In America, o in qualche altro Paese, ma non in Italia»
Ammetto.
«Ma la nostra scuola è akab e può! E poi non è una bella idea?
«Certo!»
Dico ridacchiando. Lei mi bacia e ritorniamo a casa.
Il giorno dopo...
Mi sveglio, per il trillare della sveglia che maledico mentalmente.
«Tanto è l'ultima volta che mi sveglierò presto, stupida sveglia del cazzo»
Dico spegnendola.
«Siamo di buon umore stamattina, vero?»
Dice ridacchiando Sabri, che si è già preparata. Ha dei leggins a jeans chiari e una felpa azzurra. Sta da dio così. Le sorrido e mi bacia.
«Vieni, è pronta la colazione»
Detto questo mi vado a preparare e mangiamo, per poi arrivare a scuola. Bussiamo alla porta... Per l'ultima volta.
«Avanti»
Entriamo e tutti ci sorridono. Compresa Violet, che stranamente non sorride solo a me ma anche a Sabrina. Che stia sul serio cambiando?
«Bene ragazzi, adesso che ci siamo tutti, possiamo iniziare. Prendete il libro a pagina quarantotto»
Noi la guardiamo sbalorditi. Lei si mette a ridere.
«Tranquilli ragazzi, sto scherzando! È l'ultimo giorno, potete fare quello che volete. Vi chiedo soltanto di non schiamazzare e di stare tranquilli»
Noi annuiamo e la prof esce dall'aula. Uniamo tutti i banchi, e ci sediamo attorno.
«Ragazzi, obbligo o verità?»
Propone Matt.
«Si!»
Urliamo tutti in coro. Matteo prende una bottiglia e la gira. La punta capita verso Kristel.
«Obbligo o verità?»
Le chiede.
«Verità»
«Chi secondo te, è il più attraente in questa stanza, dopo Salvatore?»
Lei arrossisce. Ho paura anch'io della risposta, dato che prima di fidanzarsi con Sal, mi voleva a tutti i costi.
«Nessuno è attraente quanto Sal!»
Detto questo gira la bottiglia e punta verso Manu.
«Obbligo o verità?»
«Obbligo»
Risponde deciso.
«Bacia sulla guancia il prossimo giocatore»
Lui annuisce e gira la bottiglia, che punta verso Alice. Le dà un bacio sulla guancia e le chiede la solita domanda.
«Obbligo o verità?»
«Obbligo»
«Dai un bacio a Sascha»
Lo guardo male. Lo sapevo che sarebbe finita così.
«No!»
Dice Sabrina.
«Mi spiace, è un obbligo!»
Ribatte Alice alzandosi e avvicinandosi pericolosamente a me.
«E io dico di no!»
Stringe i denti Sabrina.
«Chi ti ha interpellato?»
Detto questo mi prende per il colletto della maglia e mi bacia, posandomi una mano sulla guancia. Cerco di staccarmi, ma non ci riesco. Sento qualcuno uscire dalla stanza, e sbattere la porta violentemente. Mi spingo indietro, riuscendo finalmente nell'intento. Alice mi guarda sorridendo soddisfatta. Io scuoto la testa e mi alzo, esco dalla stanza e dalla scuola, per andare in cortile. Ormai so che nei momenti più tristi, si rifugia lì. E infatti, raggiunto il posto, la trovo seduta sull'erbetta verde acceso, con i gomiti appoggiati sulle ginocchia. Mi avvicino lentamente, e lei di scatto si gira verso di me.
«Cosa vuoi? Parlarmi? Perché non hai reagito?!»
Mi chiede lei.
«Cosa?! Se io non avessi reagito ora non sarei qui a parlarti!»
Dico alzando il tono di voce.
«E perché non ti sei opposto? Non hai detto niente per tutto il tempo! Neanche un "no, non lo voglio fare"!»
Dice urlando con le lacrime agli occhi. Sospiro.
«Non lo so»
Lei mi guarda delusa.
«Al ballo scordatelo che io venga con te»
Detto questo si alza e se ne va, lasciandomi qui, solo. Ed ha tutte le ragioni per farlo.

Angolo autrice
Sono stronza lo so. Comunque! Come state? Come va con la scuola? Io non vedo l'ora che sia Natale, perché già non ne posso più. Mi manca l'estate... Magari voi vi siete abituati all'inverno ma io no, RIVOGLIO L'ESTATE. OKAY? OKAY. Bene, adesso posso andare.
Sciaooo

Posso baciarti? || #Saschina Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora