La prima cosa che faccio la mattina seguente appena sveglio, dopo essere sgattaiolato per l'ennesima volta dal mio divano letto, incastrato nel sottotetto, alla camera di Giulia, solo per guardarla dormire beatamente, e aver schivato la ronda della signora Pina, è andare a comprare un cellulare nuovo per riconnettermi col mondo.
Ieri ho fatto qualche telefonata da quello di mia madre, giusto per sentire le ultime da Mac, eccitatissimo per il concorso e completamente ignaro della mia disavventura, e Edo, che al contrario di lui aveva seguito tutti i notiziari, chiamato Ilaria a Roma e parlato persino con la signora Sandra per avere notizie. Quando ha sentito la mia voce potrei giurare di aver avvertito dei singhiozzi soffocati, anche se lui ha negato con risolutezza, affermando di essere solo molto raffreddato. Ma per come lo conosco io avrà passato la giornata a ingozzarsi di gelato alla banana per placare l'ansia, salvo poi sentirsi male per averne ingurgitato una quantità da elefanti.
Così, dopo essermi vestito con gli abiti puliti che mia madre saggiamente ci ha portato ieri sera, e aver fatto la colazione più abbondante degli ultimi sei mesi, esco dal faro e mi infilo nella macchina di Gero, in direzione del suo negozio, che il caso vuole sia proprio di telefonia.
"Allora, come è andata la notte? La tua ragazza ha dormito bene?" mi chiede premurosamente mentre ci avviamo tra le strade del paese già in piena attività, tra pescatori che rientrano, altri che partono e ovunque volontari che appendono ghirlande e lucine per la via principale, dove venerdì prossimo passerà la grande processione in onore del santo.
"Le volte che ho controllato dormiva, quindi penso che la brutta tosse di ieri le abbia dato un po' di tregua" rispondo sentendomi leggermente sollevato.
"Mai madre ti ha messo nel sottotetto, eh" sogghigna Gero mentre parcheggia l'auto in una viuzza laterale.
"Beh sì, ma ha fatto benissimo, Giulia aveva bisogno di riposo e io mi muovo un sacco di notte quando sono preoccupato per qualcosa..."
L'uomo si mette a ridere di gusto aprendo con la chiave la saracinesca del suo negozio.
"Non è certo per quello che ti ha rifilato lassù...Ci confinava anche me quando veniva a trovarmi la mia ragazza...era di Bergamo e dormiva da noi quando scendeva....che ricordi...mia madre faceva la veglia per accertarsi che dormissimo ognuno nella propria stanza...e ogni tanto usciva a controllare..."
"Allora è per quello che mi ha guardato male quando mi ha trovato per le scale stanotte?" domando preoccupato.
"Di sicuro..." sorride Gero, facendomi entrare.
Il negozio del figlio di Turi è piccolo, ma molto ordinato, ci sono gli ultimi modelli di cellulare in una specie di vetrina illuminata, i cartelloni pubblicitari in bella vista con le ultime offerte delle ricaricabili, ma a colpirmi sono soprattutto le foto appese dietro al bancone, nelle quali si vedono una donna minuta e sorridente insieme ad un bambino, che riconosco essere Salvatore, il figlio di Gero, da piccolo.
"E' tua moglie quella?" domando indicando col mento l'immagine alle sue spalle.
"Oh sì, la mia adorabile croce, proprio lei..." sorride l'uomo, mentre accende il computer e sistema il registratore di cassa.
"Da quanto siete sposati?"
"Vediamo...Elisa e io ci siamo conosciuti ben ventidue anni fa...ora che mi ci fai pensare abbiamo passato oltre la metà della nostra vita insieme...santo cielo...peggio di una malattia cronica..." risponde Gero fingendo di sbuffare, mentre gli occhi gli si illuminano in maniera evidente.
"Io lo trovo fantastico, invece. Al giorno d'oggi è raro vedere una coppia che sta insieme da tutto questo tempo e si ama ancora..."
"Quando l'ho conosciuta aveva solo sedici anni, sai? - annuisce - veniva in vacanza a Porto Empedocle con la sua famiglia e io facevo il bagnino nella spiaggia dove andava lei..."
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Tu sai
FanfictionNel mondo esiste così tanta bellezza e magia da riempire un'intera esistenza. E non importa quanto tu ostinatamente voglia sfuggirle, lei continuerà a incrociare il tuo cammino fino alla tua resa. Fino a quando non ti abbandonerai all'amore. E avrà...