Capitolo 69

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Dopo aver riaccompagnato Giulia nella sua stanza e aver sentito per telefono Edoardo, che è appena atterrato a Palermo e sta per mettersi in macchina per raggiungere l'agriturismo, torno nel mio loculo nel sottotetto e mi lascio cadere un attimo sul piccolo divano letto, già perfettamente rifatto e con lenzuola fresche di bucato.

Per quanto cerchi di concentrarmi su altro non riesco a smettere di pensare alla conversazione di poco fa e soprattutto non riesco a non sentirmi un vero idiota.

Stavo esattamente per chiederle l'unica cosa di cui Giulia ha davvero paura.

A questo punto devo pensare che il naufragio sia stato provvidenziale per evitare che lei si trovasse con le spalle al muro e fosse costretta a dirmi di No. Un No che sarebbe stato sofferto, certamente, ma inevitabile. E se questo fosse accaduto sarei di sicuro morto affogato senza nemmeno dovermi prendere il disturbo di cadere in mare.

Mi gira la testa a furia di pensare, ormai tutti si aspettano che io le faccia questa stramaledetta proposta. Mia madre già si vede nonna di tre gemelli, la signora Pina avrà invece cominciato a prendere contatti per farci interpretare Giuseppe e Maria alla prossima assurda festa paesana, e poi Giuseppe, Turi, Gero e sua moglie, il dottore, Camilleri... persino il piccolo Salvo sa che volevo regalarle un anello!

Dannazione, che casino...

Grazie a Dio però non ho tempo per crogiolarmi nell'autocommiserazione, perché il mio amatissimo Mac mi chiama per aggiornarsi, dopo aver finalmente saputo della nostra disavventura.

"Quindi sei una specie di miracolato?...Ottimo, questo è un aneddoto fortissimo per la fase finale..- ragiona con il suo solito pragmatismo spiccio – sai per caso se la notizia è passata sui canali nazionali o è rimasta nei Tg regionali?"

"Mac, posso mandarti a fanculo? Ti ricordo che siamo quasi morti!" sbotto incredulo.

"Meglio! E' davvero fantastico! Già mi vedo il titolo 'il ragazzo che visse due volte e cambiò la musica'...potremo dire che, dopo essere quasi affogato, hai visto una luce e da quel momento hai avuto nuove percezioni, che stai già cercando di mettere nei tuoi nuovi pezzi...senti come suona bene..." il suo entusiasmo è quasi commovente se non stesse maneggiando il momento più orribile della mia intera esistenza come se si trattasse di una pura e semplice strategia di marketing.

"Comunque sto bene, eh, grazie per averlo chiesto Mac..." sbuffo sarcastico, mentre provo a focalizzarmi su una cosa alla volta e decido di dedicare un po' della mia attenzione all'opportunità enorme che il contest mi sta offrendo. Sempre che vinciamo, ovviamente.

"Come ci siamo classificati nella parziale?" chiedo per rendermi conto delle effettive possibilità di spuntarla sugli altri concorrenti, che hanno tutti prodotti molto validi e temibili.

"Bene direi. Siamo davanti a tutti, tranne che a Golden Stuff, Everyday e Miracle babies..."

"Cazzo Mac, ma significa che siamo quarti!...Speravo meglio sinceramente..- esclamo non nascondendo la delusione – quanto siamo distaccati? Possiamo recuperare?"

"Beh, non siamo poi troppo lontani, e calcola che la nostra parabola è ascendente, ancora qualche giorno e saremmo stati in testa, quindi se il trend rimane questo abbiamo ottime possibilità...Toccati i coglioni ora..." mi dice con tranquillità, e mi sembra di vederlo con una bottiglia di Guinnes in una mano e l'altra intenta a fare gesti scaramantici.

"Comunque torno sabato o domenica...e poi facciamo il punto della situazione..."

"Ma non puoi venire venerdì? Ho agganciato Guzberg della FourX, la casa di produzione degli ultimi dischi di Bloodthrough. L'ho invitato al Berfis, e se ci fossi anche tu, magari potresti fargli sentire qualche tuo pezzo...diciamo che potrebbe essere un buon piano B nel caso non riuscissimo a vincere il concorso..." Mi spiega Mac con una logica che tutto sommato non posso che condividere.

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