Capitolo 65

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Due sole cose nel mondo sono certe: la prima è la morte, la seconda è la scarsa sportività di mia madre di fronte alle bugie. E considerando i progressi della medicina, della ricerca scientifica, le nuove tecniche sull'ibernazione e sui trapianti di testa, direi che di davvero certo da qui all'eternità rimane solo l'arrabbiatura, mista a paura retroattiva, di mia madre mentre le balbetto qualche scusa poco credibile dal telefono di Turi.

"Non ti volevo far preoccupare, scusami...ma lo so come sei fatta e poi ti agiti..." tento di placarla, dopo essermi subito le sue urla per svariati minuti.

"E tu credi che venire a sapere dalla signora delle pulizie che mio figlio era al telegiornale perché scampato ad un naufragio insieme alla sua fidanzata, ed ora è ospite di un pescatore chissà dove, mi avrebbe fatto fare una risata??" ribatte furibonda, mentre la sua voce riempie la stanza e costringe gli altri a fingere di non sentire ogni parola, palesemente a disagio.

"Ma no, mamma, lo sai che non volevo certo questo...te lo avrei detto non appena Giulia fosse stata meglio..." replico a testa bassa, ma questo non fa che infuocare di nuovo la conversazione.

"Giulia? In quel servizio hanno detto che l'hanno trovata ed è illesa....invece non è così??" Adesso mia madre raggiunge con la voce una tonalità talmente stridula che devo allontanare la cornetta dall'orecchio per non farlo sanguinare.

"No, tranquilla, lei sta bene, solo che ora non può spostarsi...ma solo per precauzione... – cerco di minimizzare, ottenendo solo di farla iperventilare in preda all'ansia – il dottore dice che tra qualche giorno può andare a fare i controlli in ospedale e se va tutto bene torniamo..."

"Qualche giorno? QUALCHE GIORNO???"

"Mamma, ti prego, nessuno di noi è in pericolo di vita, siamo stati fortunati...ora non fare tragedie, su..." le dico coprendo parzialmente con la mano la cornetta nel tentativo vano di smorzare il volume al quale sta parlando senza rendersene conto.

"Povera ragazza, di certo è stata la richiesta di matrimonio più indimenticabile della storia..." conclude mia madre con un sospirone, mentre io resto ammutolito, non avendo il cuore di contraddirla.

Ma un altro dei suoi superpoteri è quello di fiutare il mio disagio come un cane da tartufi, perciò trattengo il fiato in attesa dell'inevitabile.

"Aspetta un attimo....ma ti ha risposto di sì almeno o anche quella era una bugia a fin di bene?" sbotta dopo aver fatto un rapidissimo ragionamento, mentre Turi e Pina si voltano a guardarmi in un misto tra compassione e sadico divertimento.

"Diciamo che non ho ancora formalizzato esattamente..."

"Quindi non glielo hai neppure chiesto?? Stai scherzando? Io ho passato un'ora a dire a tutti gli ospiti che mio figlio si sarebbe sposato nella limonaia e tu, disgraziato ..."

"Ero impegnato a non affogare, mamma, se proprio vogliamo metterla così...e a ritrovare la mia ragazza in mezzo al mare...sai com'è..." le rispondo leggermente irritato.

Capisco il suo sconcerto e posso comprendere che si sia sentita presa in giro, soprattutto perché quando si tratta della salute delle persone che ama tende a non capire più niente e a straparlare, ma io sono assai più deluso di lei per non aver potuto ancora chiedere a Giulia di sposarmi e sentire queste parole mi fa ripiombare nel più cupo degli umori, soprattutto perché non le ho ancora detto di aver preso il prezioso anello della nonna.

"Mamma..."

"Ok, amore mio, scusami se mi sono alterata un po' – mi interrompe con un curioso eufemismo – ma vederti in tv all'improvviso e sentire quella storia orribile mi ha sconvolto...lo capisci?"

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