Conosco Simone da quando aveva quindici anni e frequentava i miei stessi locali sul lago di Garda. Io suonavo e lui rimorchiava anche i portacenere, senza neanche impegnarsi. È sempre stato un bravo ragazzo, ha fatto un sacco di cazzate come tutti, ma mai nessuna abbastanza grave da farlo definire una testa calda. Suo padre è un architetto molto conosciuto a Verona, mentre la madre, un'insegnante di latino, è morta quando era molto piccolo. È stato cresciuto dalla nonna materna che lo ha viziato e coccolato come il piccolo Budda e continua a mantenerlo a Roma ad inseguire i suoi sogni di gloria. Alto qualche centimetro più di me, capelli e occhi scuri, pelle perfetta, fisico scolpito da ore di palestra, avrebbe qualunque ragazza volesse ai suoi piedi, ma lui inspiegabilmente finisce sempre per impantanarsi in relazioni complicate con donne discutibili.
Seduto di fronte a me nel piccolo ristorante familiare che si trova proprio davanti al suo appartamento, addenta uno spicchio di pizza alle olive senza smettere di raccontarmi della sua ultima conquista. Romana verace, estetista in un grosso salone di bellezza a Roma nord, quarta di reggiseno, quarantadue anni pieni di esperienza. Mi distraggo guardando il figlio del proprietario che spinge un piccolo trenino di legno sul bancone dove il padre sta facendo il conto a una coppia di turisti tedeschi, quindi sento solo di sfuggita che la tizia in questione ha già un figlio e un ex marito poco raccomandabile. Al solito.
"Comunque stasera ci ha invitato al Blue's Cafè, c'è una band emergente che suona dal vivo, Rock controculturale underground fusion"
"E che cazzo sarebbe?"
"E che cazzo ne so? Secondo Luana sono fortissimi"
"Basta che non sia troppo lontano, te l'ho già detto che sono stanchissimo..."
"Ma figurati, è qui a due passi..."
"Smettila di dire cagate, dov'è?"
"...d'accordo, è ad Ostia, ma stasera non c'è casino, si arriva in un attimo...ti prego!"
"E va bene, giusto perché mi ospiti!"
Simone butta giù l'ultimo sorso di birra soddisfatto, poi mi omaggia di un rutto modulato che sembra quasi arte. Sono colpito e lo applaudo.
"Vedo che l'aria di Roma ti fa benissimo. Ti suggerisco di far ascoltare questo tuo talento al prossimo provino, sono certo che non resteranno indifferenti!"
"Andre, pensa se divento davvero tronista!"
"Ma non sei innamorato, Romeo? Dove la metti la tua bella, sotto il trono in attesa?"
Simone scuote le spalle sorridendo, poi fa per alzarsi a pagare il conto ma lo precedo, mentre lui finge di risentirsi.
"Non ci provare, è il minimo!"
Simone afferra il pezzo di pizza che ho lasciato nel piatto e se lo infila in bocca prima di mettersi il giubbotto di pelle e seguirmi all'esterno.
Il tempo di cambiarci e ci infiliamo di nuovo in macchina in direzione del mare.
La serata è splendida, fredda e serena, con un grumo di stelle a rischiarare la notte e a riflettersi sull'acqua appena increspata del litorale. Simone aveva ragione, per strada abbiamo incrociato molte meno macchine del previsto e siamo arrivati fuori dal locale con largo anticipo.
"Luana arriverà a momenti, intanto guardati intorno, non è un posto stupendo? D'estate c'è anche tutto lo spazio fuori, le amache, la sabbia, le lanterne agganciate i rami dei pini. Ho visto le foto su instagram. In una c'era pure Totti!".
Simone è sempre entusiasta come un bambino, ma in effetti stavolta non ha tutti i torti, la location è da prima classe. Se il locale dentro ha anche solo la metà dello stile del patio è uno di quei posti che consiglierei. Jessica lo odierebbe, chiaramente, per lei esistono solo i vegan-chic, e in questo l'odore di pesce alla brace, si mescola col salmastro e con la resina, ma io lo trovo incredibilmente rilassante.
Lascio il mio amico alle prese con una conversazione animata su Whatsapp e vado a farmi un giro.
Poco distante dal parcheggio dove abbiamo lasciato la macchina c'è una piccola rimessa di barche, praticamente addossata alla spiaggia. Si sente il rumore della risacca, lento e ipnotico, mentre le voci del locale in lontananza sembrano appartenere a un'altra dimensione.
Davanti a me un mare scuro come petrolio, punteggiato di scintille che si muovono armoniche, sincronizzate col movimento pigro delle onde. E una luna irreale, sorta come un faro a nord ovest e ora perfettamente perpendicolare all'acqua, ad inondarla di luce fredda.
Uno spettacolo che toglie il fiato.
Dal viottolo sabbioso di fianco alla rimessa sento giungere delle voci, una giovane donna arriva correndo, scalza, con i piedi sabbiosi e il vestito tenuto sollevato con una mano. Ride inseguita da un ragazzo, anche lui scalzo. Si fermano entrambi a riprendere fiato prima di avvolgersi in un abbraccio, appoggiati alla chiglia di una barca in riparazione. Lei trema per il freddo, lui si toglie il giubbotto e glielo mette sulle spalle, poi cominciano a baciarsi, e io mi muovo lentamente per lasciargli il palcoscenico. Questa sì che è la vera bellezza.
Un passo. Solo uno. Poi mi immobilizzo.
Dalla stessa direzione da cui sono arrivati i promessi sposi di Ostia appare una ragazza con in mano una bottiglia di spumante e due calici. Scarpe da ginnastica, pantaloni di pelle cuciti addosso e un ridicolo maglioncino rosa con le trecce. Ha i capelli legati in alto alla meglio con un elastico di stoffa, ma grossi ciuffi scuri le ricadono sulla fronte e sulle spalle. Ride e canta ad occhi chiusi, probabilmente ha già bevuto abbastanza. Non capisco le parole, ma sento la sua stessa musica nella pancia, come se mi appartenesse senza saperlo.
Non riesco a crederci.
Non posso crederci.
Giulia è lì di fronte a me, come un regalo del mare, come un dono della notte più assurda della mia vita. Come se veramente fosse destino.
"Giulia?"
Giulia apre gli occhi e si mette una mano sul petto, come se la mia voce l'avesse svegliata di soprassalto da un sogno bellissimo.
"E tu chi cazzo sei?"
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Tu sai
FanfictionNel mondo esiste così tanta bellezza e magia da riempire un'intera esistenza. E non importa quanto tu ostinatamente voglia sfuggirle, lei continuerà a incrociare il tuo cammino fino alla tua resa. Fino a quando non ti abbandonerai all'amore. E avrà...