Gero ha insistito per accompagnarci in città, nonostante il pullman di linea che porta ad Agrigento fermi ad appena cento metri dal faro. Sia lui che la madre sono stati irremovibili, anche perché per portare le tre cassette di derrate alimentari che la signora Pina aveva preparato con tanta premura di certo non sarebbero bastate le nostre braccia. Così abbiamo caricato tutto nello spazioso bagagliaio del suo Fiat Doblò e siamo partiti, con un magone tale da non aver avuto cuore di rifiutare i fagotti con le provviste per il viaggio che la signora, con piglio sbrigativo, ma gli occhi lucidissimi, ci ha passato subito dopo gli abbracci. Valle a spiegare che in mezz'ora di macchina è improbabile che ci venga un attacco di fame....
"Allora, mi raccomando, chiamatemi appena sapete qualcosa, così io avverto subito mia madre – ci dice Gero poco prima di arrivare a destinazione – perché anche se non sembra è molto sensibile e ansiosa come persona..." mi conferma con un sorriso.
"Mi dispiace non aver potuto salutare tuo padre – mormora Giulia dal sedile posteriore – ma proprio non potevamo aspettare che tornasse dal giro in barca..." aggiunge con un pizzico di amarezza nella voce, e forse anche qualcosa di più profondo che non riesco bene a decifrare.
Di quello che è successo sabato scorso abbiamo parlato pochissimo tra noi, forse cercando entrambi di dimenticare in fretta un trauma che probabilmente ci porteremo dietro per sempre. Io so solo quello che ho provato io, quel senso di abbandono, di apparente rinascita, di svuotamento, di morte interiore e poi, finalmente, di ritrovata completezza, come se qualcuno avesse prima spento e poi riacceso un interruttore dentro di me.
Una sensazione orribile, come aver perso per un attimo il libero arbitrio.
Ma quello che ha vissuto lei posso solo immaginarlo, e in tutta questa parte di vita che non conosco e in cui solo a tratti mi ha concesso di entrare, Turi è stato per lei quello che i fratelli Camilleri sono stati per me.
Lui ha rappresentato la sua salvezza. Lui le ha ridato una vita ormai persa.
E questo crea un legame particolarmente intenso.
"Papà è una persona molto forte – le spiega Gero con dolcezza, cogliendo il suo dispiacere – ma non sa gestire i distacchi, gli addii..."
"Ma questo non è un addio, nel modo più assoluto..." esclama Giulia con decisione, facendo vibrare la voce in un modo che ormai conosco bene, ovvero un attimo prima di sciogliersi in un pianto di tensione.
"Lo so, stai tranquilla, venerdì è appena tra due giorni...e ci terremo in contatto, puoi contarci...solo che mio padre è fatto così...si affeziona subito e poi ci sta male..." risponde Gero, mentre entriamo nel viale che conduce all'agriturismo.
Ormai siamo a destinazione, scarichiamo le casse mentre mia madre ci corre incontro felice.
"A che ora avete la visita? Potete almeno mangiare qualcosa? Gero, lei si fermerà almeno per un caffè, non è vero?" domanda a raffica mentre ci aiuta a trasportare in casa tutto il ben di dio preparato dalla signora Pina.
"Che meraviglia! – esclama stupefatta a guardare quegli incarti colorati e i barattoli con la trina – e senti che profumo questo caciocavallo! Gero, deve ringraziare sua madre da parte mia, ma venga dentro che ho preparato anch'io qualcosa per lei...."
Ed eccoci alla sfida tra madri siciliane. La mia di certo non poteva accettare di ricevere così tanto senza contraccambiare con gli interessi. Avrei voluto fermarmi per assistere al nuovo carico di provviste nel bagagliaio del Doblò, ma abbiamo tempi abbastanza stretti e io e Giulia dobbiamo proprio scappare.
"Mamma, noi dobbiamo andare via subito, la visita è tre mezz'ora e non voglio rischiare di fare tardi...tanto ci vediamo dopo. – le dico dopo aver recuperato le chiavi della mia macchina a noleggio – Gero, a venerdì ...comunque ti chiamo appena so qualcosa, non preoccuparti"
STAI LEGGENDO
Tu sai
FanfictionNel mondo esiste così tanta bellezza e magia da riempire un'intera esistenza. E non importa quanto tu ostinatamente voglia sfuggirle, lei continuerà a incrociare il tuo cammino fino alla tua resa. Fino a quando non ti abbandonerai all'amore. E avrà...