"Tutti fuori tranne Sami!" Gridó Jeck.
"Tesoro tieni ha freno la lingua ho quello ti licenzia..." le bisbiglió Sara dolcemente e poi uscì anche lei.
Sami fissava Jeck mentre bolliva di rabbia lontano un miglio. Ma anche lui non era da meno. Lo dimostrava il fatto che, si passasse ripetutamente la mano tra i capelli, di quel passo sarebbe rimasto calvo?! Peccato... Erano di un biondo cenere cosí bello.. Ooh... Al diavolo! Che restasse pure calvo! Per quello che gli importava! Eccolo che ripartiva all'attacco... Non era giornata...
" Tu! Inutile ragazzina! Ti do l'occasione della tua vita e osi trattarmi a pesci in faccia, davanti ha tutti! Io ti faccio terra bruciata in torno! Hai capito! Non ti faró assumere piú da nessun giornale. Ingrata! Se hai problemi con le tue origini non portare i tuoi problemi sul lavoro! Perché sarai Americana, ma l'altra metá e sangue Arabo che ti piaccia o no!. "
In quel momento Sami per la prima volta in vita sua non repricó. Dopo qulle dure parole di Jeck.
Chiese solo quando dovesse partire.Ovviamente lui rimase basito conoscendola si aspettava di tutto tranne... Una Sami arrendevole.
"Domani mattina alle nove, sii puntuale. Puoi andare a casa e fare le valigie, questo e il biglietto, per il resto tieni questa é una carta che usiamo per i viaggi questo e il codice niente spese superflue solo vitto e alloggio."
Era uscita dall'ufficio del capo con il morale a terra, aveva bisogno di rifuggiarsi a casa nel suo letto... Quando andó a sbattere contro Carlo... "Fammi passare che non é giornata!"gli disse.
"Oh poverina... Hai scavalcato tutti qua dentro! Cosa credi che sia ceco?! Come hai fatto ha covincerlo mmh! Di! Gli hai fatto un servizietto!.
"Cosa avrei fatto?Hai detto le parole sbagliate nel giorno sbagliato!"
"Sami noo!" gridó Sara, troppo tardi. A quelle grida anche il capo accorse non capendo cosa fosse accaduto.
Sami aveva piazzato un bel cazzoto sul naso a Carlo e ora quest'ultimo sanguinava.
"Io non ho bisogno di andare ha letto con nessuno per fare carriera stronzo! Hai capito!"
Sara le andó vicino e le chiese di calmarsi, dato che il capo li stava orservando.
"Sami se devi lavorare per me le mani le tieni ha posto.
E tu! Carlo chiedile scusa! ""Mah... Jeck, mi ha mollato un pugno!?"
"Carlo, non mi piace essere ripetitivo muoviti che ho da fare!"
"Mi spiace ... Sami, cazzo mi sembra di stare all'asilo!"
" Bene, vedo che hai capito il concetto di educazzione... Sami tu vai a casa e sbriga le tue cose per il viaggio, e tu..." Disse rivolgendosi ancora una volta Carlo.
" Parto con Sami" chiese speranzoso. Chiese quest'ultimo.
Il capo lo fissó poi fece un mezzo sorriso e gli mise la mano sulla spalla, guardandolo sempre negli occhi rispose, " credi che dopo avermi dato del buttaniere nel mio gionale e della troia ad una tua collega io ti mandi lí... Naa... Cinque minuti per sgobrare la tua scrivania sei licenziato! Cosí impari ha tenere chiusa quella fogna che ti ritrovi al posto della bocca, coglione...! Non superare i minuti ho chiamo la sicurezza. E comunque detto tra noi non sei neache un grande gionalista. Ora togliti dalla mia vista. "
"Quella lí mi ha picchiato!"cercó di difenfersi Carlo.
"Meglio cosí quando sarà lí sono piú Tranquillo, se si ritrova coglioni come te so che saprá difendersi." detto questo il capo ritorno nel suo ufficio lasciando tuti di sasso.
Il capo minaccia spesso tutti di licenziamento ma non aveva mai messo in atto le sue minacce...
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Una Sposa Per Il Gran Sultano
ChickLitUna donna costretta dalle circostanze torna alle sue origini Arabe. Sará obbligata ha sposare un vecchio Sultano. Ma tutto forse può cambiare, in meglio o forse in peggio... Infondo lei deve scrivere l'articolo di un matrimonio. In tanto il per...