Capitolo 65

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Cosa aveva fatto!
Aveva lasciato che sua moglie l' amore della sua vita lo odiasse... Ed ora chissá dov' era!
Con chi era!
Il destino sembra accanirsi contro di loro, contro il loro amore!
Ma perché dare la colpa al destino, quando l' unico resposabile di quel disastro era solo ed esclusivamente lui!
"Amore mio dove sei..."sussurró lasciandosi cadere in ginocchio Sarimaveva lo sguardo perso sul pavimento...

"Alzati! Se solo i tuoi sudditi potessero guardarti, in questo momento avrebbero pena per un Sultano cosí debole!" Yami stava cercando di farlo reagire. Dovevano salvare la ragazza. Anche se, non aveva la minima idea di chi poteva averla rapita!

Erano passati due giorni quando Janina fu avvertita che lo zio l' aspettava nello stusio.

"Nipote, come hai potuto deludermi in quel modo!
Per la nostra famiglia era importante quel matrimonio e tu! Come una stupida che fai! Non riesci ha sfoderare qualche grazia con un uomo!
Sei un peso!"

"Venerabile zio, non potevo certo costringerlo non credete?"

Per Agamar che era già furioso, quelle parole furono troppo!

Colpi quella che lui credeva fosse sua nipote.

Lei era scioccata. Mai nessuno le aveva alzato un dito!

Un rivolo di samgue stava uscendo dalla bocca delicata di lei. Ma l'uomo era incurante di tutto ció.

Per la prima volta in vita sua la ragazza riflettè se fosse stato saggio farsi passare per Sami e vivere sotto lo stesso tetto con quel sadico. Maledetta Sami sicuramente ora era tra le braccoa di Sarim mentre lei era con quel despota! Che rabbia!

Quella era ormai sicuro non era sua nipote. Non c'erano somiglianze. Ma se lei non era la vero cosaguigna come era entrata in possesso del medaglione. Avrebbe scoperto la verità e poi non ci sarebbe stato un angolo sulla terra dove essa potesse nascomdersi...

Quella sera al ballo in mascheta un altro invitato si era recato li anche se per poco e aveva scoperto grandi cose.
Il suo nome era Mulat il princice ereditiero non che padre di Sami.
Era rimasto poco voleva vedere sua figlia...
Aveva scoperto da fonti sicure che viveva al castello con il fratello.
Qualcosa pensó non quadrava, la fanciulla non somigliava ne a lui ne alla sua defunta moglie!
Invece, un'altra fanciulla lo aveva incuriosito.
Quella vestita di rosso...che  fuggendo da una discussione con il padrone di casa era scivolata via la maschera.
Lei...aveva gli stessi occhi di sua moglie.

Gelo, tanto gelo.
Le si era infiltrato sotto la pelle e ora tremava.
Aveva un bernocolo in testa e le vesti strappate.
Che fine avrebbe fatto ora! Chi era il suo rapitore!?
Forse avevano abusato di lei mentre era incosciente...
Non poteva davvero succere tutto questo a lei!
Questo era un incubo!
Si guardó attorno e vide soltanto buio, una piccola finestra e poi una porta arrugginita dal tempo ma abbastanza robusta da resistere ai suoi attacchi. Perché non volle saperne di aprirsi.
In quel momento Sami ebbe tanta voglia di piangere e strillare.
Forse era la gravidanza e fú proprio questo pensiero ha darle forza!

"Bene, vedo che finalmente ti sei calmata! Sembravi un' isterica."

"Tu...? Che ci fai qui!"

"Pensa... Secondo te chi ti ci ha portato. Povera, Sami.
Troppo ingenua... Cadi sempre nelle mani del lupo..."

"Jeck come hai potuto io mi fidavo di te lo faceva anche Sara... Sarim aveva ragione su di te! Ti prego dimmi che non mi hai stuprato mentre ero incosciente!"

"Tesoro i vestiti parlano da soli! E poi mi sono stancato di aspettarti. Tu hai occhi solo per quel turco! Quindi ció che non mi hai voluto dare dora in poi lo prenderò come lo vorrò e tutte le volte che vorrò!"

"Sei un pazzo questo e un sequestro e violenza io ti denunció! Sei un mostro!"

"E tu credi che ti lascerò libera per andarlo a raccontare in giró.
Sarai il mio giocattolo e quando mi stancheró ti uccideró!"

Sami venne prese da due uomini e legata con delle corde poi, rimasti soli  Jeck le strappó completamente le vesti e abusó di lei.

Sami ceró in un primo momento di reagire ma quando lui la prese a schiaffi e a sbatte sul freddo pavimento per paura di perdere il bambino, capí che era meglio snon reagire e subire.

Le lacrime come i singhiozzi non potte fermarli. Quando lui soddisfatto del atto sessuale andò via richudendo  la porta, leisi sentiva sporca...
Aveva tradito suo marito!
No! Era stata violentata le baleno l' idea di uccudersi ma il pensiero di uccidere il figlio in grembo le fece scattare qualcosa.
Vendetta! Si vendetta!

Erano passati due mesi e di Sami ancora non si sapeva niente Sarim stava diventando matto.
Non era uscita dal paese, era viva, o avrebbero trovato il corpo e allora che senzo aveva se chi l' aveva rapita non chiedeva un riscatto!?  A meno che...

"Yami!"

"Perché urli, hai novità su di lei ?"

"Segui il mio ragionamento, non si trova, non e fuggita, non vogliono un riscatto ma non e morta. Chi la presa?"

"Cos' è un indovinello? Parla non capisco."

" E stato quel maledetto voleva lei, lo sempre detto. Io lo uccido con le mie mani! Ecco perché non si trova in America e nel nostro paese... Prendi tutte le spie che trovi e di loro di cercarlo.
Oh Jeck sei spacciato!



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