capitolo 6

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Mentre in molti venivano adottati lei veniva sempre esclusa per il colore della pelle... Oh stupidi pregiudizzi! E come se non bastasse il maestro di matematica la castigava per qualsiasi cosa. Fu così che conobbe Sara lei era arrivata li da poco, i genito erano morti in un incidente stradale. Era timida sembrava uno scricciolo con enormi occhi castani e capelli color miele. Il maestro quel giorno era più indispettito del solito. Lei era rimasta chiusa in bagno per una 8 quasi per finire. Inutile le spiegazioni. Era una bambina di sette anni é non aveva voce in capitolo. Qullo stolto l'aveva presa e legata ad  albero, peccato che dopo neanche dieci minuti si era messo ha piovere e anche di brutto... Ma fu quando cominciarorono i tuoni che ebbe paura perché aveva capito che si erano semplicemente dimenticati lei... I vestiti erano appicicati al suo corpo, e il freddo ormai non lo precepiva quasi più. Era quasi buio quando da lontano vide la madre superire correre verso di lei con al suo fianco Sara, poi fu tutto buio...
La piccola Sara aveva aspettato che quel farabbutto andasse via per chiamare qualcuno per togliermi da lí. Aveva avuto la febbre altissima, derilio, il medico non sapeva se c'è l'asse fatta. Ricordava peró ancora una cosa che successe. Una di quelle notte mentre stava tra sogno e realtà vide un bellissimo uomo Arabo con il Burca, le sue vesti erano pregiate e si inginocchió davanti al suo letto dicendole," quel maledetto pagherà figlia! Fosse l'ultima cosa che faccio! Purtroppo non posso portarti con me, ma sappi che mi si strazzia il cuore sapendoti qui... Ti amo piú della mia vita piccola... Un giorno saremo insieme te logiuro anche se domani non lo ricorderai, con me  saresti solo impericolo amore mio come lo fú tua madre. Ora devo andare. Tiamo piccola" la bació sulla fronte e andò via.

Quando gioni dopo mi ripresi dalla febbre, raccontai tutto alla madre superiore ella mi rispose che non era venuto nessuno ha trovami. Ma che era stato solo un sogno dovuto alla febbre alta. Poi mi tranquillizzo dicendomi che il professore jhonson di matematica non sarebbe più venuto poiche era stato denunciato. E al suo posto sarebbe venuta una donna di nome Gagiá molto qualificata e avrebbe insegnato loro oltre le la matematica le lingue straniere.
Con Sara da quel giono era sempre più legata, perché grazie ha lei la superiore l' aveva trovata e ben presto divennero inseparabbili. Questo finché Sara all' eta di 12 anni non venne adottata... Per lei fu un duro colpo.
Ma era contenta per l' amica si scrivevano spesso e quando Sara si trasferí perché aveva trovato lavoro e soprattutto perché non andava daccordo con i genitori adottivi chiedendole se volessi raggiunggerla, appena maggiorenne. Quindi quando arrivo la borsa di tudio studiaó come matte , doveva scappare. Era finalmente arrivato il momento di dire addio vecchia vita e ben venuta a quella nuova!!

Una Sposa Per Il Gran SultanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora