Quella giornata sembró non finire mai.
Sami aveva i nervi ha pezzi.
Ora mancava solo la scenata di gelosia verso il suo capo!
E conoscendo suo marito, prima quei due andavano via, meglio era.
Quindi decise di intervenire subito.
Prima che le cose peggiorassero."Sarim ti prego...
Basta.
Li stavo giusto salutando.
Stanno per andare via. "
Abbracció Sara, voleva sentire ancora una volta il suo odore. Quell'odore che la faceva sentire a casa... A New York. Poi strinse la mano al capo e voltandosi verso Sarim gli diede un focoso bacio.
Speró di essere stata abbastanza credibile.Sarim preso alla sprovvista in un primo momento non rispose al bacio ma poi la strinse a se lasciandola senza fiato...
Lei lo fulminó facendogli capire che avesse esagerato!
Lui si lecco le labbra soddisfatto piú che mai!
"Bene ora se volete scusarci abbiamo un ricevimento che ci attende... "Disse lei.
" Sami non ti riconosco! "
Uno schiaffo l"aveva colpita in pieno viso.
E la mano era quella di Sara!"Sami pensava solo ha proteggerli in quel momento.
E calpestó il suo orgoglio.
"Sarim mi da tuttó ció che mi serve, la mia posizione e cambiata non sono più la semplice Sami!
Ma sappi che tu sarai per me sempre una sorella ti scriveró per farti avere mie notizie, capo mi dispiace per il disturbo arrecatogli. ""Allora questo e un addio..."
Disse l'amica che in un attimo aveva lascito la rabbia per le lacrime."No, " si intromise nel discorso Sarim "io viaggio spesso.
Quando verró in America vi vedrete e tu comunque sei libera di farle visita quando vuoi.."Quelle parole avevano lasciato senza parole Sami."
" Sara andiamo, Sami ha fatto le sue scelte.
Noi non possiamo far piú nulla!"Cosí con un finto sorriso Sami accompagnó i due alle porte della dimora.
Chiusa la porta, calde lacrime le rigarono il volto. Si accasció per terra incurante che potesse sporcare il vestito e pregò guardando il cielo. Gli piaceva pensare che una stella fosse sua madre."Dovremmo essere dentro ha vesteggere con gli altri.
Li ho lasciati andare, tranquilla ed vero quello che ho promesso alla tua amica che vi rivedrete. Vieini ci attendono..."Lei lo fissò dritto negli occhi.
"Cosa vuoi che faccia... festeggiare un matrimonio non voluto!
Ho delle bugie che ho appena raccontato ai miei amici. ""Sami anche io sono stato costretto a questo matrimonio!
Ach'io avrei voluto scegliere una sposa magari meno impertinente, piú rispettosa. Quindi io entro se tu vuoi entrare fallo se no passa la notte lí! Janina non ha problemi a scaldarmi il letto!"Ma ... Voleva farla cornuta la prima notte di nozze!
Ma chi lo voleva quel coglione!
Neanche lo voleva sposare...
Che si scopasse tutto lo stato!Un conato di vomito l'assalí facendole vomitare anche l'anima.
Si diresse nelle proprie camere e stava per entrare quando dei gemiti, la paralizzarono sulla soglia.
Bastardo!
La stava davvero tradendo.Janina era calda e accogliente pronta per per essere sua...
La stava facendo godere baciandole il seno.
Peró la sua pelle non era uguale stesso profumo Sami...
Lui non godeva per ninte!
Si era pentito di aver trascinata quella donna lí dentro.Janina leccó l'orecchio in modo provocante a Sarim, doveva farsi mettere incinta.
Cosí suo figlio sarebbe stato l'erede al trono! Pensava, a quella Sami doveva sparire!
Era stata disegnata lei fin dal pricipio!La porta si aprí di botto e una Sami alquanto furiosa entró.
I due rimasero di stucco.
Sami la prese per i capelli la sbatte fuori della stanza e le disse:"Avvicinati ancora a mio marito e ti lascio senza un capello. "
"Guardie! Prendete una tunica bianca e scrivete in rosso HO OSATO TOCCARE CIÓ CHE NON ERA MIO poi portatela giú dove c'è ancora la festa, fatele fare il giro della sala e portatela nelle sue stanze e che ci rimanga finché non lo io dirò che potrà uscire. Muovetevi!!"Janina gridava come una ossessa, poi chiese aiuto a Sarim.
Lui era rimasto in silenzio.
Lei si diresse a passo di carica verso il letto.
"Davvero credevi che mi avrei fatto mettere le corna!
Tu mi hai trascinato in questo inferno e tu sofrirai insieme a me!!""Sami mi spieghi il castigo che hai dato a Janina?"
"Intendi quella poco di buono, ti facevo piú inteligente.
Ma è risaputo che gli uomini ragionano con la testa che si ritrovano in mezzo alle gambe...
Comunque la spiegazione e semplice cosa dici sempre tu, -CIO CHE MI APPARTIENE NON SI TOCCA! - Parole tue... Bene la cosa vale anche per te!
Mio caro! Bene anche tu ora mi appartieni!""Cazzo donna tu mi spaventi..."
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Una Sposa Per Il Gran Sultano
ChickLitUna donna costretta dalle circostanze torna alle sue origini Arabe. Sará obbligata ha sposare un vecchio Sultano. Ma tutto forse può cambiare, in meglio o forse in peggio... Infondo lei deve scrivere l'articolo di un matrimonio. In tanto il per...