capitolo 48

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Sara era sbalordita. " Avrete speso una fortuna. Io non so che dire. "

"So che tu hai aiutato tanto mia moglie in passato, per me questo e un piccolo gesto. Accettalo..."rispose Sarim.

"Grazie, sei davvero nobile di cuore." E bacio entrambi gli sposi sulla guancia.  La casa non la si riconosce piú. "
Le ore passarono in fretta e Sami quasi non voleva separarsi dalla sua amica.

Poi sorprendendo tutti chiese, Sara, ci siamo sempre dette tutto.  C'è qualcosa di cui vorresti parlarmi? Non escludermi!?"

"Si inefetti non capisco come tu abbia accalappiato questo splendore di uomo!? E pensare non volevi fare quella intervista!" Poi sorrise con dolcezza.

Dopo qualche ora era seduta di nuovo sull' aereo.  Suo marito vide Sami triste con  lo sguardo fisso nel vuoto.

"Sami appena mi sarà possibile torneremo di nuovo qui."

"Sarim... - disse singhiozzanzo- Sara è malata, credeva fossi cieca e non vedessi e che non mi accorgessi che è malata! Ho trovato sistemando camera sua delle medicine... E poi il suo corpo formoso e diventato cos' magro... Perché mi tiene lontano dalla sua vita. Anche i suoi capelli lucenti si sono spenti. Perché..."

" Sami... Ho tenuto questo peso perché me lo hanno chiesto Sara e Jeck, ma io non voglio piú segreti fra noi.
Lei ha un tumore e il tuo ex capo qualche tempo fa mi ha chiesto i soldi per le medicine. Neanche Sara sa che siamo noi ha pagare le cure. Ma ho fatto venire i migliori Medici.  Non volevo mentirti, ma Jeck mi ha detto che Sara ti voleva felice. E che lei lo sarebbe stata attraverso te. Ascolta quando nascerá il bambino. Tornemo, i medici mi hanno detto che sta andando tutto bene.
Ti prego non odiarmi, piccola."

Lei asciugó in fretta le lacrime, " come posso odiarti, se stai cercando di salvare la vita della persona piú importante della mia vita. Lei e sempre stata tutta la mia famiglia! Siamo cresciute insieme dentro lo stesso istituto..."

"Bocca di rosa, guarirá é una promessa!"

Le gli buttó le braccia al collo, "grazie per quello che stai facendo. " La barba di lui le pizziccava il viso ma in quel momento non le importó.

Sarim sembró sollevato,  e strinse di piú al suo petto sua moglie, odorando i capelli.

"Amore svegliati devi allacciare la cintura siamo arrivati."

Una folla di curiosi e giornalisti erano pronti all'assalto per sapere di loro.
Ma lui con il suo burka in testa e il solito cipiglio liquidó tutti dicendo che, erano stanchi per il viaggio ma si erano divertiti.
Poi salirono dentro una limusin.

E finalmente lei buttó fuori l'aria. " Ei... Bocca di rosa!? Rilassati."

Lei gli sorrise, "non so,  ho un brutto presentimento.
Come se questa nostra felicità verrà spazzata!"

Appena arrivati alla dimora che Sami avrebbe  chiamato casa si sentiva stretta fra quelle mure. Poi tutti i servitori vennero in corso schierandosi in due lati, per dare il benvenuto , alla coppia.

Poi comparve Yami, che strinse l'amico e bació la mano di lei. I due si scambiarono battute

Purtroppo non fu l'unica ad uscire. Janina in tutta la sua bellezza corse fra le braccia di Sarim.

" Mio Sultano sei tornato... Non sapevo piú come occupare le mie giornate, senza di voi..." E si lecco le labbra in modo allussivo."

Lui sirese conto che sua moglie aveva ragione, quella voleva diventare la sua amante.

Lui si voltó verso la moglie e le chiese: "amore vai ha riposare che ne dici. Sarai stanca!?"

Il volto di suo moglie non prometteva niente di buono.

"Janina vai nel mio studio ti devo parlare, adesso!!"

Una Sposa Per Il Gran SultanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora