Capitolo 63

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Lei dormiva profondamente, era molto sensuale e faceva deigli strani versi mentre dormiva.
Forse era per questo che lui si era innamorato di lei, era cosí fuori dal comune.
Non come le donne che era abituato ha frequentare.

C' era un piccolissimo ciuffo di capelli che le ricadeva continuamente con ostinazione sul naso e lei si grattava goffamente. Presto questo la porro a svegliarsi rivelando alla sua vista un seno.

Lui lo prese dolcemente in bocca e cominció a succhiarlo e leccarlo.

Lei dal suo canto si voltò e ormai sveglia di tutto punto gli offrì anche anche l' altro...

Luisi staccò e con un sorriso sulle labbra la fissò negli occhi dicendole," buon giorno bocca di rosa..."

Lei sorrise ma non ebbe il tempo di rispondere perché lui si era avventanto sulla sua bocca.
Se tutti i risvegli la mattina sarebbero stati cosí sarebbe morta per il troppo piacere che quell' uomo le dava.

Stesi e appagati lei aveva uno strano volto.

" Sarim, tu mi chiamavi sempre cosí, intendo bocca di rosa... Vero? Ho come dei tasselli, in testa! Che non voglio andate a loro posto."

"Si e vero."

"Spiegami..
Perché eravamo separati?"

Una forte fitta alla testa la fece urlare per il dolore. Lui chiamó il dottore che l'aveva in cura.
Era sottto sedativo e diceva cose sconnesse.

di suore cattive, preti angeligi, temporali, poi parlava della morte di Sara, Jeck e di un bambino che aveva fame.

Sami passó due giorni in quello stato.
Quando si fú svegliata da prima non capí poi si rese conto e scoppió ha piangere.

Sarim in quel momento capí che sua moglie era tornata mentalmente quella di prima.
Ora avrebbero avuto un bel pó di cose da discutere, ma la sua priorità era suo figlio!

"Sami, guardami... Dove hai portato nostro figlio?"

"Ti prego perdonami, amor mio, se solo avessi saputo. E in una chiesa."
Diede l' indirizzo al marito ma quando fece per seguirlo lui la fermó ,"no!sei troppo debole!"

"Devo venire, lui non ti darà il piccolo se non mi vede. Il prete e un mio amico."

"Daccordo sbrighiamoci!"

Nel frattempo Sarim telefonò a Yami.  Appena entrarono lei chiese del suo bambino. Ma nessuno sapeva niente...
Chiese della suora e le fu detto che era stata trasferita...
Chiese del suo amico prete e le dissero che anch' esso era stato trasferito...

A quelle parole lei si sentí il sangue gelare.

Sarim prese in mano la situazione con Yami e dopo aver sborsato una fortuna con il nuovo paroco si scopri che una famiglia di benestanti aveva suo figlio.

"Sarim! Aspettami cosa hai scoperto? Dove si trova?"

Lui la strattonó furiosamente per le braccia e gli urló contro.
"Credi davvero che ti dica dove si trovi mio figlio! Cosí tu lo potrai portarlo via da me! Povera illusa...."

"Sarimi... Ti prego non farmi questo e anche mio figlio e nostro figlio. Ti prego ti amo non farmi questo..."

"Ricorda... Che tu  moglie... Lo hai fatto per prima.
Ora sai come ci si sente ad essere abbandonati."

"Sarim ragiona! In questi giorni ci siamo amati!"

"Lui si voltò un ultima volta con un sguardo di disprezzo. Avevi tutto! E lo hai lasciato per la tua amata America, hai abbandonato nostro figlio in mano a degli estranei. Non sei degna di essere sua madre!
Non parlare di amore in mia presenza. Ora, da questo istante sei libera.
Sii Americana! Torna dal tuo Jeck perché sei bandita dalle mie mura, damie terre e dal mio stato. Poiché il tuo popolo hai anche abbandonato oltre la tua famiglia! "

Una Sposa Per Il Gran SultanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora