Capitolo 85

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Il Castello era infermento, tutti affaccendati, chi impartiva ordini chi eseguiva correndo di qua e di là.
Presto gli ospiti sarebbero arrivati per il grande evento e tutto doveva essere impeccabile! Ho la furia del padrone, si sarebbe abbattuta su tutti loro.

Sami era nervosa, le parole di Yami non l'avevano tranquillizata del tutto.

La porta si spalancó e il suo peggior incubo entrò.

"Nipote" disse l'uomo con un sorriso per niente amichevole.
" Non provare a scappare ho ha chiedere aiuto a uno qualunque sia che sia un invitato, sia che sia un semplice cameriere!" Le si avvicinò con destrezza e prende dolore un braccio le disse:" Ricorda i miei uomini hanno l'ordine di ucciderti se ci ⁷ averla lasciata in malo modo si voltò per andarsene.

Sami con voce fredda prima che lui chiudesse la porta gli disse:" Se un uomo spregevole mah io sono nata in un paese libero.. da donna libera e se e necessario morire! Ricorda lo farò da donna libera!! Bastardo.. ora va e accogli pure i tuoi simili."

Suo zio si voltò devo ammetterlo Sami hai fegato, mi sfidi continuamente, sarà  un peccato il momento il cui separerò questa deliziosa testolina da quel tuo collo. Mah sei troppo, troppo pericolosa!
E io elimino il pericolo che mi sta intorno.." detto questo uscì dalla stanza sbattendo la porta.

Rimasta sola le venne voglia di mettersi ha gridare.
peccato che l'isteria non avrebbe risolto niente!
Si distese sul letto e si assopí senza accorgersene.

Era pomeriggio una cameriera la venne a svegliare , il momento era arrivato!
In cuor suo sperò di vedere al più presto suo marito e di fuggire da quel posto terribile.

Una Sposa Per Il Gran SultanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora