capitolo 12

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Non poteva dire sul serio! Era fuori di testa! Lí il buon senso aveva fatto il biglietto aereo è aveva lasciato la città...
" ma stai fuori di testa? O cosa? Io no ti sposo! Animale! Mi hai quasi uccisa! E ora mi chiedi in moglie!! Sei un pissicopatico, della peggior specie!"

Lui mutó espessione, aveva di nuovo lo sguardo duro. " Tu diventerai mia moglie che ti piaccia o meno. Ha costo di trascinarti davanti l' altare per i capelli."

" Bene! Disse l'uomo che promise di non fare più violenza su di me!" lo sfidó lei a parole.

"Tu! Tu... è quella tua linguaccia! Mi fai ribollire il sangue. Ma stai attenta ho ti ritroverai senza di essa! Mi hai capito !" detto questo la lasció sola.

E un furente Sarim uscì sbattendo la porta chiudendola dientro.

Sami fece una risata isterica.
Quello che le stava succedendo doveva essere un incubo, e presto si sarebbe svegliata.
Si doveva essere per forza cosí.
Ho avrebbe perso il lume della ragione...
Oh! Ma se credeva di trovare una moglie arrendevole...
Si sbagliava di grosso! Lo avrebbe fatto pentire di questa sua decisione. Mio caro Sarim hai trovato pane per i tuoi denti. Sanno tutti che l'astuzzia vince sulla forza. Bene, non c'era niente di peggio di un uomo innamorato. Così al momento opportuno sarebbe scappata quei  sadici. Si ormai sarebbe andata anche ha letto con il Diavolo ,se questo le garantiva la libertà. E per lei il suo diavolo aveva un nome SARIM.
La sera lo vide entrare nella stanza alquanto brillo.

"Sami, Sami, non hai idea di quanto mi eccita il tuo corpo. Ma pensare che le sue mai sono state su di te mi fanno imbestialire! Eri cosí pura... E ora hai miei occhi ti vedo cosí sporca... Lo odio vorrei che fosse vivo per ucciderlo, ancora, e ancora e ancora. "

Poi le si avvicinó, lei sentiva il suo alito mischiato al vino. Ma non le diede fastidio.
Lui le accarezzó il braccio, poi cominció a baciarle la gola salendo fino al collo.
Per lei che non era mai stata con un uomo sentiva gli ormoni impazziti. Come ,come poteva desiderare sessualmente quell'uomo. Comunque doveva dirgli che non era successo niente con suo padre.
Perché le importava cosa pensasse di lei? Dio... Piú la toccava con le due mani e piú non ragionava!

Lui si staccó bruscamente.
"Scusa non posso. " Si giró dandole le spalle, lasciandola letteralmente di stucco...

Aveva ancora il suo odore addosso. Il cuore che sembra stesse scoppiandole nel petto e lui puff si era girato.
Cosí, come se niente fosse. Cosa era preso ad entrambi. Le parole di lui le ronzavano in testa. Lei gli interessava. Chi l' avrebbe detto...

Una Sposa Per Il Gran SultanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora