capitolo 59

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Sami non s era mai sentita sola come in que momento.

Era da un po' che osservava il piccolo, dormire tranquillo.
Cosa avrebbe fatto ora?
Chi era il padre?
Perché l'aveva abbandonata...
Come un flesc le passò nella mente era un ricordo..
Una lite, con un uomo, di cui non vedeva il volto.
Lui le gridava cose cattive, e le diceva che avrebbe dovuto sposare un'altra...

Ma il volto di esso era nella nebbia. Non lo vedeva...

Ora capiva il suo compagno l'aveva lasciata per un' altra!
Era sola...

"Be, fagiolino. Dovremo farci coraggio e poi Sara non ci lascerà.
Dobbiamo solo essere forti!"

Il bimbo intanto ignaro di quello che succedeva dormiva sogni tranquilli.

Le infermiere e i dottori le insegnarono a prendersi cura del bimbo, che lei volle chiamare Samuele. Appena dimessa dall' ospedale tornó a casa ma trvó una spiacevole soerpresa.

La porta era sbarrata con su scritto Vendesi.

Stavolta il padrone di casa l'aveva fatta grossa.
Andó dritta, dritta da lui e dopo aver bussato varie volte l'uomo aprí.

"Sami? Ma che ci fai qui? E questo bambino?  Che c'è tuo marito ne ha avuto abbastanza..."

"Sei un porco! Come hai osato mettere in vendita l'appartamento!
Ho ancora i miei vestiti li dentro!
Appena Sara verrà ha saperlo ti prenderá a calci nel sedere!"

L'uomo che in un primo momento sembrava tanto sicuro di se... Cambió espressione.
"Sami... Che dici? Sara e..."

"Ho ma al Diavolo troverò un modo per trovarla e tu pagherai per averla sfrattata".

Cosí Sami giró i tacchi e andó via.

"Stupida ragazzina. Come ha potuto pensare una cosa del genere...
Sapevano tutti che Sara morta per un cancro. Lui non l' avrebbe mai mandata via... Se solo non fosse stata così preoccupata ad urlagli addosso gli e lo avrebbe rivelato.

Pensa, pensa Sami.
Dove puoi andare. Hai pochi spiccioli. Il bimbo ha fame e fa freddo!
Ma certo!
Come non gli era passata prima quell'idea per la testolina...

La chiesa vicino al parco!
Certo, era molto distante da dove si trovava, doveva fare parecchi chilometri peró sempre meglio che rimanere al gelo.

Quando finalmente era pronta a sedersi anche sul marciapiede per la stanchezza bastó, vedere il piccolo Samuele che piangeva per la fame per tirare fuori le ultime forze rimaste.

Era arrivata, si, c'era riuscita...
Entró nella parrocchia in cerca di padre Nell, che vedendola prese subito il bimbo e la fece accomodare nel suo studio.

"Buon Dio... Che ti é successo Sami?
Be avremo modo di parlare, questo pargoletto va sfamato e cambiato all'istante."

"Grazie padre. Io... Non sapevo a.. Chi rivolgermi ecco."

"Tranquilla cara, la casa del Signore e sempre aperta sai che esso non abbandona mai i suoi figli.
Perché avrebbe dovuto abbandonare te."

Sami orservava l'aspetto di quel giovane prete, cosí sicuro fiero della sua fede.
Si conoscevano da tanti eppure aveva sempre quel volto angelico. Con una spruzzatina di lentiggini, e un fisico da fate invidia a qualunque uomo.

"Ora che il nostro piccolo ometto e sazzio che ne dici di dirmi cosa ti e siccesso?"

"Oh... padre Nell...questa è una bella domanda. Non saprei cosa rispondere in realtà.
Mi sono risvegliata in ospedale madre di qiesto fagiolino.
Casa mia è in vendita.
Non so chi sia il Padre perche soffro di perdita di memoria. Ma a quanto pare ho dimenticato per fortuna solo alcune cose e per concludere Sara e scomparsa nel nulla. Ora che avevo più bisogno di lei.
Una cosa peró e certa appena torna ovunque ella sia e una donna morta!"

Il prete capí dal racconto di Sami che la perdita della memoria era molto grave. Dato che non ricorda piú la malattia dell'amica e la morte di ella. Sapeva che se abrebbe accennato a cosa era successo avrebbe solo peggiorato il suo stato mentale e cosí taqué. Gli dispiaceva non conoscere il padre del bambino, sicuramente la stava cercando.

"Ora chi Diavolo bussa alla mia porta! Arrivo!"
L'uomonon aveva finito ancora di vestirsi che...
La porta venne scardinata davanti a lui si pararono dieci uomini.
Poi, entrarono loro...Sarim e Yami.

L'uomo vendo che era in minoranza domandó.
Con molta calma cosa volessero.

"Tu feccia che non sei altro hai osato mettere in vendita l'appartamento!
Nonostante io! Paghi! L'affitto!"

Sarim prese l'uomo e lo sbatté contro un mobile.

"Non picchiatemi ... Toglieró il cartello!"

"Imbecille deve rimanere libero  per mia moglie!"

"Vabene mio Signore se promettete di non picchiarmi ho delle informazioni."

"Che informazioni parla!"

"Calmati Sarim" gli disse Yami.

" be ecco prima di voi lei e venuta qui con un bamnino, si un neonato.
Farfugliando che era casa sua e che Sara fosse viva per me detto fra noi ha qualche rotella fuori posto...
Poi e andata via gridando minaccie..."

Sarim lasció l'uomo che cadde come una pera e riboltosi a l'amico esclamó "dobbiamo trovarla al piú presto, ora che il mio erede é nato non posso lasciarlo nelle mani di una donna che ha perso la ragione per colpa della morte della sua migliore amica.
Potrebbe fare del male a mio figlio!
E questo non posso permetterlo!"

Mi dispiace moglie, ma faró di tutto per proteggerlo da te!





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