capitolo 45

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Shen non capiva cosa fosse successo fra suo padre e lo zio Mulat. Dalla breve
conversazio che aveva origliato, suo padre parlava di uccidere suo zio. E poi cos' era quella storia, da quando aveva una cugina!?...
Suo padre gli doveva delle spiegazioni e le avrebbe avuto al piu presto!

Nel frattempo Agamar fissava il quadro appeso ín salone che rappresentava. Mulat,  i suoi genitori e lui.
Anche se  grato ha quella gente per averlo preso con se. i vecchi regnanti lo avevano adottato lui non aveva dimenticato il suo vero passato!
Le sue origini...
Sua madre era la bai dei principino mulat! Veniva sempre  prima di tutto lui Mulat .Pure quando uno dei due giocando si faceva male.

Un giorno sua madre si ammaló,ed  era rimasto solo...
Con i ricordi di un principe che aveva avuto l'affetto di sua madre...

I regnanti legati molto alla donna promisero che lo avrebbero adottato. Ed ella morí in pace.
Ma lui non aveva dimenticato.
Avrebbe tolto la qualsiasi cosa. Per vederlo soffrire, cominciando dai Suoi genitori...

I regnanti erano morti perché, la loro carrozza era finita in un burrone, durante un viaggio di piacere...

Mulat era stato piú fortunato, all'ultimo minuto avveva deciso di non andare. Quel maledetto!

Ben presto Mulat si accorse che c'era qualcosa che non andava...
E scappó in America!

Cosí lui. Era diventato il nuovo principe regnante!
Ma lo avrebbe trovato, un sorcio come lui prima o poi sarebbe venuto fuori. Delle spie gli avevano raccontato che faceva una vita tranquilla con una moglie e una figlia ma lui li aveva scovati.

La moglie era stata uccisa ma quel dannato era riuscito ha fuggire con la piccola.
  
Ma ora era tutto diverso.
Presa lei , preso lui...

L'aero era atterrato nella grande
Mela! Sami non stava piú nella pelle. Rimase delusa nel non vedere Sara in Aereoporto.

"Bocca di rosa e tutto qui l'entisiasmo! Per la tua adorata città!? Dai che ora vedrai Sara e ti torna il sorriso. "

Si era dimenticata di quanto forse caotica quella città.
Poggiata allo schienale della limusin si fece trasportare dai ricordi.
Quando inesperte si aggiravano per la città in cerca di lavoro. Poi arrivarono al giornale di Jeck.
E dopo una occhiata rispose ad entrambe,"quelle sono le vostre scrivanie, non faccio differenze tre uomini e donne. Lavorate bene e farete strada.
Fatelo male e vi caccio io personalmente.
E ora procuratemi um articolo per il giornale.

La sera le due amiche avevano festeggiato ha modo loro: gelato e film, sul divano.

Finalmente erano arrivati,  Sami suonò il campanello impazziente.
Passaroro vari secondi e finalmente la vide...

"Sara..." la sua amica sembrava spenta, aveva profonde occhiaie,
Di buttò tra le braccia di Sami e lei notó come fosse dimagrita.

"Sami... Ooh mio Dio! Sei davvero tu!" le due amiche piansero. Si vedeva che un forte legame li univa.

"Sami faccio una chiamata per vedere dove dormire. "

Lui si guardó intorno.
Era abituato al lusso, e si guardava in giro un po' perplesso. 
Ma vedendo che quelle due lo stavano ancora fissando... 
"Va bene alloggeremo qui." Rispose a malinquore!?

Cucinó Sami, pasta allo scoglio , merluzzo in forno ed insalata. Macedonia di fragole e torta di lomone, fragole e panna.

Peccato che Sara mangió poco e lei si giustificó dicendo che aveva preso un virus niente di importante.

Sarim aveva notato come lei si fosse impegnata per quella cena.

"Bocca di rosa credo che al nostro ritorno, dovrò licenziare il cuoco.  Dopo avere assaggiato la tua cucina sarebbe un sacrileggio, amore mio."

"Basta con questo zucchero voi due o mi verrà il diabete.

Il trillo del campanello fece voltare i due verso Sara.

"Aspettavi qualcuno?" Chiede Sami. "

Una Sposa Per Il Gran SultanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora