capitolo 43

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"Sami, sono stato uno sciocco, che si nutriva solo di vecchi rancori e l' uomo che mi ha cresciuto non mi ha annullato dentro.
Però tu con la tua testardaggine sei riuscita a far breccia in questo gelo dentro di me!
Sami, ti prego svegliati mi senti.
Mi sembra non poter respirare.
Amore ti prego svegliati non potrei vivere senza te e nostro figlio..." portó la mano di lei al suo cuore che in quel momento stava battendo all' impazzata.

Vide delle lacrime rigare il volto di lei. Ma se era in com... Cazzo! Usci dalla stanza e cercò i dottori.
Le ore gli sembravano lente nessuno si prendeva la briga di avvertirlo...
Ora basta! Si alzò, infondo erano ormai tutti suoi dipendenti!
E nervoso più che mai si diresse verso quella stanza.

Poi aprí la porta e i medici lo fissaro.

"Nessuno fa aspettare il Gran Sultano Samir, idioti! Voglio notizie di mia moglie ? Prima che sul letto ci finiate voi!"

"Sua moglie... Be ecco... Possiamo dire che è un miracolo è uscita dal coma. Ora e sedata per farla riposare."

"Quindi ha breve rivedrò i suoi magnifici occhi!"

"Si, non ha riportato nessun danno."

Gli sembró un sogno,  si sedette su una sedia che portó vicino al letto. E un po' per il stress e un po' per la stanchezza, si addormmentó con la testa china sulle gambe di lei e la mano di lei sul  cuore di lui.

Fú cosí che lei si svegliò. Suo marito era... Curvo su di lei?!
Si chiese se  che le frasi sconnesse che le giungevano erano un sogno oppure no?!

Vederlo così, appoggiato a lei sembrava così indifeso.
Invece ricordava ancora come lui le avesse rinfacciato la morte di sua madre e che forse era meglio se lei fosse morta quel giorno...
Lacrime silenziose scedero dalle sue gote e lei li asciugó con rabbia.

Non era ancora pronta a nessun confronto e decise di far finta di dormire.

"Ti è così insopportabile la mia vista, che appena apri gli occhi piangi amor mio."

Lui aveva alzato il capo è aveva gli occhi arrossati. Si fissarono,  poi lui asciugo le lacrime di lei.

"Perdonami boccadi rosa, se ho scoperto di amarti quando stavo per perdere te e nostro figlio."

"Samir e facile dire perdonami o ti amo. Ma anche se era il mio sogno trovare l' amore tu hai distrutto tutto... Il tradimento ,per non parlare delle cattiverie che mi hai detto ieri... Per me sono state delle coltellate al cuore. "

"So che mi ami, ma sei stata troppo ferita dai miei comportamenti. Ti prometto che da oggi tutto cambierá."

Lei gli accarezzó una guancia,".e già tutto cambiato, perché detro di me qualcosa si è rotto.
Mi spiace, non ti odio ma non chiedermi di essere una moglie innamorata, saró solo devota hai vincoli del matrimonio, niente di piú.
Mi hai delusa troppe volte..."

Era passato qualche giorno e l'ospedale l'aveva dimessa.

Lui felice come una Pasqua.

lei che stesse andando ad un funerale...

"Bocca di rosa i dottori hanno detto che puoi viaggiare e  quindi dimmi solo dove vuoi andare è andremo!?"

"Portami da Sara..."

Per poco lui non si strozzo con il caffè, "può sempre venirci ha trovare lei quando vuole? Non credi?"

"Allora non chiedermi dei pareri. Se già hai in mente altre mete."

Aveva mandato regolarmente i soldi per le cure della ragazza ma non aveva chiesto come stava. Troppo preso da sua moglie. Si scusó con lei dicendo che aveva delle carte in ufficio da sbigare e chiamò al giornale.
Come sempre Jeck lo ringraziava e gli chiese delle condizioni delle ragazza.

"La nostra Sara è forte ha fatto un giro di chemio e ora sta a casa, ovviamente ci sono delle infermiere che la controllano una volta al giorno la fase più dura sará il prossimo mese. Deve operarsi, ma il medico e ottimistico ai miglioramenti grazie ha te!"

"Per mia moglie questo ed altro...
Senti domani saremo lì. Sami la vuole vedere, le manca..."

"Ok ma Sara non le dirá della malattia."

Quella bugia lo stava logorando!

"Bocca di rosa! Di alla cameriera di preparare le nostre valige. Ti porto dalla tua Sara!"

Lei da seduta, si alzó e gli andó incontro con le lacrime a gli occhi. " Oddio Saraaa!!" lo abbracció, istintivamente e gli bació la guancia. "Grazie,grazie,grazie!!"

Lui le alzó il mento, io proporrei un altro tipo di ringraziamento...
Lei arrossi e si staccó, bruscamente.

" So che é mio dovere, ma ..."

"Succedere quando anche tu lo vorrai, nel frattempo mi acconttenteró di guardare e non toccate. E prima che quella tua testolina possa, pensare Chissá che , saró fedele."

"Il grande Sultano rimmarrá fedele ha sua moglie!? Hai battuto la testa anche tu?"

"No, cerco di aprire il mio cuore alla donna che credevo mi amasse! Cerco di accontentarti in tutti i modi!
Volevi Sara! E andremo.
Mi facevi andare sù tutte le furie in clinica che per stare con te, ho comprato l' intero ospedale.
Ma ricorda, non andrò da altre e ne ti costringeró.
Perché ti amo...
Ora scusami, ma credo di aver bisogno di bere."

Sami era rimasta muta, non avrebbe mai creduto capace suo marito di un discorso del genere.
Le sue iridi brillavano di una luce diversa. Si sentiva così scombussolata.
Sembrava un'altro.!?

Nel suo profondo anche lei lo amava ma il suo cuore, avrebbe retto a un'altra delusione!?

Era ora di cena e il perfetto Samir neanche l'ombra. Andó nello studio e vide una cosa pietosa.
Suo marito ubriaco e la cameriera cerava di spogliarlo! Lui cercava di allontanarla dicendo che era innamorato e che era off limiz! E di smetterla.
Ok la scenetta era frastornata fin troppo!! Aprí di scattó le porte dello studio prese per la seconda volta una donna per i capelli, stavolta una cameriera e la buttó in mezzo alla strada.
Tornó dentro e suo marito continuava ha ripetere.

" Sul mio onore ti sono rimasto fedele moglie... Quella ci ha provato in tutti i modi. Si fiero di me... " lui si alzò barcolando, per andarla ad abbracciarla.
"Sami rilati non e successo niente anche se sono ubriaco, io le toglievo le mani di dosso. Tranquilla rilassssatiiii..."

"Sarim in veritá non stai abbracciando me, ma la statua greca che c'é di fianco a me..."

"Oh..." rispose lui." Secondo te conta come donnaa...? Ció e un tradimento!?"

Una Sposa Per Il Gran SultanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora