capitolo 9

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Scese giú e vide che gli ospiti erano intenti ad osservare una danzatrice del ventre, mentre gli ospiti continuavano a bere. Quello stipido di Sarim quando serviva non era mai nei paraggi! Idiota! Aspetta ... Questo voleva dire che poteva andare via se era abbanza brava nel non dare nell'occhio! Lentamente, passo dopo passo si diresse verso l' uscita, c'é l'aveva fatta era fuori dalla porta, ma non dal cancello... Bene qualche altro metro ed era fatta! Quando avrebbero scoperto il corpo lei sarebbe stata lontana, e poi in fondo mica lo aveva ucciso lei? Aveva fatto tutto lui?! Liberta sto arriv..

"Ma che? No... Tu? Che ci fai qui?"escamó Sarim.

Buttó la sigaretta e alzando un sopracciglio la fissó. " vedo che hai messo poco ha soddisfare mio padre. Gli e piaciuto? Al vecchio oh e piaciuto di piú ha te... "

"Sei disgustoso"

Era diventara tesa,   come spiegava  che suo padre era morto stecchito.
" Ho bisogno di parlati in un posto dove non ci puo sentire nessuno é urgente ti assicuro. "

Lui la guardó stranito poi le fece segno di seguirlo.
"Parla "

"Riguarda tuo padre, ecco ... "

"Senti ti deciditi una buona volta ha parlare! "

Lei scoppio ha piagere e poi vedendo che lui la scuoteva lei scoppió e rispose tutto dun fiato.

"E inciampato nel tappeto. Era ubriaco."

"Sami perché dici era?" chiese lui sempre piú nervoso.

" Perché e morto cazzo! Ha battuto la testa cadendo. Ero venuta giú ha cercarti. E non vedendoti..."

"Hai pensato alla fuga vero! Spiacente! Dora in poi questo paese è casa tua mettilo in testa. Ora andiamo da lui. E spero per te che tu stia scherzanzo?! "

La trascinó fino alle stanze del Sultano e quando vide il corpo di esso nudo per terra con occhi aperti,il sangue che usciva dalla testa, si avvicinó per controllare meglio ma purtroppo. Non c'era piú niente da fare. Il Gran Sultano era morto... E le cause erano ancora da accertare. Poi vide una macchia. Sulle lenzuola e la rabbia l' assalí. Era solo una assassina. Lo aveva ucciso dopo avere consumato il loro matrimonio e per fuggire lo aveva ucciso! Ma non l'avrebbe passata liscia. L'avrebbe costretta ha confessare anche sotto tortura!

"Guardie! "Grido lui " arrestate questa donna e sospettata di aver ucciso il Sultano!"

Lei ha quelle parole sbarró gli occhi. Ma cosa stava dicendo... Lei non aveva fatto niente! Cosa sarebbe sta di lei adesso! No! Doveva convincerlo ha tutti i costi che era innocente. "Sarim! Ti giuro... Non sono stata io, é stato um incidente, davvero. Devi credermi!" continuava ha gridare e scalciare mentre veniva condotta via dall' hotel per una destinazione ha lei sconosciuta.

Sarim era il nuovo Sultano e sentirsi il peso di questa nuova responsabilitá era come stare senza ossiggemo stava sudando, ora tutti avrebbero voluto la testa di un colpevole e l' unico indizziato era Sami. D'altro canto se era davvero innocente avrebbe dovuto sposare la donna che aveva giaciuto con suo padre. E questo non lo tollerava. Ma era disposto ha farla marcire in galare ho addirittura falla condannare a morte per riavere la sia adorata libertá... Be forse si stava preoccupando troppo per una mocciosa che lo aveva atterato per ben due volte con delle ginocchiate alle parti basse...
Voleva una sposa vergine e suo padre neanche da morto stavolta lo avrebbe fermato.

Nel frattempo, Sami era arrivata in quello che ben presto capí che erano le dimore del suo defunto sposo. Ad attenderla nessuno. D'altronde era stata appena accusata di averlo ucciso...
Le guardie la trascinarono per la dimora in modo, finché non scesero giù nelle prigioni. Alla vista delle sbarre lei provò ha liberasi. Fu tutto inutile i due la spinsero dentro in malo modo e sparirono. Spaventata si guardó intorno. Le prigioni erano buie, ed emanavano un cattivo odore fece un passo indietro e stava per inciampare in qualcosa... Oddio! Erano delle ossa! Umane! Cominció ad urlare come una pazza. Erano dei selvaggi, doveva tornare nella sua amata America. Lei li non centrava niente. Urlava e piangeva ormai da ore quando una guargia venne da lei. " La prego signore mi aiuti devo andare via di qui! Sono tutti dei pazzi! Mi aiuti la pagheró appena arriveró al mio paese."

La guardia sorrise e si toccó la barba e sorrise."Quindi vorrebbe corrompermi, mi faccia pensare... Aspetti che con un'atro goccio di questo vino ragiono meglio. E se invece vorrei il tuo corpo che ne dici bellezza..." tanto non l' avrebbe liberata comunque... Ma poteva sempre godere della sua compagnia!

"No! Ho i soldi ho non se ne fa niente!" Ribadí lei.

L'uomo cercó possederla con la forza ma lei si difese scalciando e mordendo e quando lui le assesto un pugno allo stomaco perse i sensi.

La guardia finalmente c'é l'aveva fatta, era svenuta ora l'avrebbe posseduta pensó con un ghigno maligno sul viso. Posó in mal modo per terra Sami incoscente e le strappo le vesti. La guardia si era appena spogliato quando vide una lama trapassare il suo petto. In un primo momento non capí. Poi vide Sarim...

"Vigliacco! Ti faccio un favore ad ucciderti subuto! Perché meriteresti le torture!
Non sai che non si tocca la donna del Sultano!!"

L'uomo non poté replicare, era caduto ha terra morto....

Una Sposa Per Il Gran SultanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora