Capitolo 82

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Sami per l'ennesima volta stava fissando la porta , come se potesse aprirsi magicamente è lei sarebbe potuta fuggire da quell'inferno...
Essere tagliata fuori da tutto ciò che succedeva fuori da quelle mure la logorava, soprattutto il non sapeva le sorti dei sui cari, e questo le dava un senso d'angoscia che le toglieva il respiro.

Una voce prepotente nel corridoi le fece intuire l'arrivo dello zio.
Poco dopo la porta si spalancó ma non nel modo che sperava lei.
Suo zio entró con aria saccente...

" Nipote, sono venuto personalmente qui nelle tu stanze per farti conoscere la data delle tue nozze con ...mio figlio! E prima che tu possa dire qualcosa con quella tua linguaccia la cosa non si discute!
Detto questo ti lascio... ah ... A proposito si terranno fra due giorni. Per ciò vedi di riposare, non vorrai apparire davanti al tuo sposo con delle occhiaie." Disse l'uomo soddisfatto con un ghigno sul volto, che durò ben poco.

Qualcuno aveva osato schiaffeggiarlo, e quel qualcuno era stata la mano di Sami.
Sentire quelle parole le avevano fatto perdere l' ultima briciola di ragione.

L' uomo alzò la mano per inveire contro di lei ma un' altra mano intervenne.

"Padre... Se continuate così oggi non so se dormirò abbastanza a furia di sentire le vostre grida. Contegno vi prego.
Stavate per colpire la mia fidanzata.
Lasciateci soli, e ora che io e la mia promessa diventiamo un po' ... come dire più intimi. "Insistete ancora il giovane.

"Tu ragazzina prima o poi farai una brutta fine!"

"Padre ve ne prego lasciate a me certe questioni o non ne usciremo più... Si ottiene da una donna di più con la gentilezza che con la forza."

Sami guardando padre e figlio non sapeva se gridare o piangere per isterismo. Alla fine si sedette sulla sedia vicino alla finestra sperando che il giovane avrebbe tenuto le mani apposto...

Rimasti soli i due, il cugino si sedette tranquillamente sul letto

" Sami... io non sono mio padre, voglio aiutarti, io non accetto i modi che ha mio padre di agire con i suoi sudditi.
Perciò se vuoi fuggire da qui devi ascoltarmi."

" Non so forse sto facendo l'errore più grande della mia vita, ma nei tuoi occhi non vedo la cattiveria tuo padre. Spero per te che le tue parole siano sincere perché puoi rinchiudermi, incatenarmi se vuoi,ma troverei il modo di fartela pagare se tu mi stia mettendo. E io non parlo mai tanto per parlare..."

Una Sposa Per Il Gran SultanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora