capitolo 17

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Stavolta era lei quella che l' aveva fatta grossa. Cosa gli era saltato in mente di schiaffeggiarlo. Quando aveva visto la mano di lui sul suo seno si era eccitata.corpo traditore! Eppure erano le stesse mani che l' avevano profanata, forse non era davvero in se, era drogato... Ma di sicuro non poteva perdonarlo per il fatto che l' avevano strappata alla sua vera vita! Su quello non ci pioveva. Avevano leggi di duemila anni fa. L'avevano rapita assurdo. Lei non voleva governare un paese lei voleva essere una insiglificante cittadina che faceva la giornalista. Maledisse il momento che accettó l' incarico.
Perché il capo non aveva dato l' incarico a Carlo, tanto questi non erano gay?!

Se solo avesse potuto contattare l'ambasciata Americana.
I problema era scoprire d' overa e come raggiungerla...
Senti bussare alle porte si chiese chi fosse.

Vide comparire Yami ,"se ti vesti e togli quella camia da notte da carcerata, ti porto in posto bellissimo, che ne dici?"

Fece come disse lui.
Finalmente un pó d' aria. Cominciava ha sentirsi soffocare.
Lui la porto nei giardi i della dimora, lei se ne innamoró subito. C' erano fiori e pianti di vari generi e colori era uno spettacolo. Poi lui vide che lei era debole e la fece sedere su una panchina.

" Ti piace qui Sami? "

"Da un senzo di pace, rilassa e mi dimentico dei miei guai. Yami tu sei diverso da lui, come fai ad essergli amico. Ti prego aiutami ha scappare... Io non centro nulla qui. Lui vuole solo qualcuno con cui giocare."

" E se ti dicessi che stai conoscendo il lato geloso e possessivo. Tu che mi diresti?"

"Che e da rinchiudere!"

"Suo cugino la drogato avrebbe scopato anche un asino e non avrebbe notato la differenza. Il punto e che sei il suo chiodo fisso. Quando hai avuto la febbre ti ha curato lui stesso, e ti assicuro che le cameriere qui non mancano. Il rimorso lo stava logorando. Dopo che hai sposato il padre per legge non gli rimane che sposare lui. Prima lo accetti meglio sará per voi. Ora hai dei doveri verso il tuo popolo."

"Perché lui non é come te..."

"Forse perché sono nato figlio di mercarti, anche se ricchi! Quindi... Dovrai accontentarti di sposare un Sultano! "
"Yami! Va via! " disse Samir.

" No! L' ultima volta lo trovata in fin di vita. Conosco questo sguardo! Non essere avventato non abbiamo fatto niente! Abbi fiducia in me! "

"Come ingraziandoti la mia futura moglie! Va via! "

"Sarim stavamo ammirando i tuoi splendidi fiori niente di piú e Yari mi diceva di fidarmi di più di te e che sei migliore, di quello che vuoi apparire
Ma come posso credere alle tue parole se poi fai queste scenate?!"lo arredi lei .

"Lui la fisso con rabbia e prese la frusta. Lei spaventa urló ma non sentí dolore. Sarim stava distruggendo quei bei fiori che non avevano colpa. Le lacrime rigarono il volto di lei, vedendo quello scempio. Yami scosse la testa. E andò via. Ma lei non redistette appenna lui lanció di nuovo la frusta si mise davanti e la prese con il braccio destro. Un grido partí dall sua bocca le si era raggomitolata tutta intorno al braccio e lei cadde in ginocchio per il dolore.

"Abbi il coraggio di fare a me cio che stai faceno a questi fiori... "

" per una volta nella tua vita stai zitta e soprattutto ferma non ti muovere. Da ciò dipende la tua vita."

Yami attirato dalle grida di lei tornó indietro.
E vide lei in ginocchio tra i fiori con il braccio tirato dalla frusta immobile i camerieri tutti affacciati che guardavano la scena e lui che aveva il pugnale in mano pronto per lanciarlo nella direzione di Sami.

Stava gridando per fermarlo, ma...
Troppo tardi lo aveva lanciato...

Una Sposa Per Il Gran SultanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora