capitolo 57

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I mesi passavano e la gravidanza andava bene, ma questo non bastava a tranquillizzare Sami.

Sara peggiorava sempre di più, e Janina e la sua collana erano scomparsi nel nulla. Non che le importasse della donna anzi... Ma sapere il suo unico legame con la sua famiglia chissà dove l' affliggeva non poco.

In quel periodo suo marito era spesso impegato per il lavoro fino a tardi con lunghe cene di lavoro e lei rimaneva tra quelle mura cosí fredde e vuote.

Desiderava un' amica con cui parlare passeggiare. Condividere i sui pensieri. Amava suo marito, ma spesso si chiedeva se lui amasse di piú il lavoro. Seduta su una sedia vicino alla finestra della camera da letto prese una decisione. Avrebbe accudito la sua amica Sara. Non poteva lasciarla nel bisogno e poi sarebbe ritornata. Sara lo avrebbe fatto! Erano come sorelle e Sarim era sicura che lo avrebbe capito.
Cominciò a fare le valigie e appena sabbe tornato da persone civili che erano avrebbero parlato...

Sami si era sveglita perché suo marito al buio non vedendo le valigie aveva fatto un brutto botto.

" Donna che accidenti hai messo sul pavimento! Per poco non mi rompevo losso del collo!"

Sami notó che era furioso, ormai non rimaneva che affrontarlo. Certo avrebbe voluto farlo in un momento che lui era più disposto al dialogo ma pazienza...

"Ben tornato Sarim, come vedi sono delle valigie."

" E dove Diavolo pensi di andare donna!"

" Calmati. Urlare non serve. Parliamo da persone civili non credi. "

" No! se, tornando a casa trovo mia moglie in fuga.! Sei una stupida ragazzina senza cervello"

" Se volevo fughire lo avrei gia fatto credimi... Comunque non e questo ció di cui voglio parlare. Voglio andare da Sara. Io qui a rigirarmi i pollici e lei che soffre."

" Sara a i migliori medici. Il discorso e chiuso o e per Jeck che vuoi tornare... Sapevo che la tua bella America prima o poi ti teclamava. Ma ora ai mio figlio in grembo e da qui non vai piú da nessuna parte. Perché come moglie mi devi devozione e rispetto."

"Sarim, sai perché amo l'America? Perché e un posto dove il rispetto e reciprocoe anche la devozione se ci tieni a saperlo. "

"Per tua sfortuna non siamo in Amrica e qui decido io! E tu! Non vai da nessuna parte. "
E se ne ando sbattendo la porta lei lo rincorse e lo trattenne per un braccio.

" Aspetta e notte fonda dove vai?"

Lui si sganció in malo modo."Non che ti debba interesare ma vado nel mio arem ho bisogno di sfogarmi con gente della mia razza. Non avrei ma dovuto sposarti... Non sei all'altezza del ruolo che ti ho dato. Avrei dovuto sposare Janina che ho cacciato per colpa tua. Con lei si che avevo una intesa."

A quelle parole Sami non vide più niente dalla rabbia mollo uno schiaffo a suo marito.

Lui le rispose con un altro schiaffo che le fece perdere l' equilibrio.

La bocca di Sami cominciò a sanguinare dalla bocca e anche dal naso.

Dopo aver visto cadere a terra la moglie con il volto che sanguinava Sarim vide odio negli occhi di lei.

"Sami... Io..."

"Tu cosa! Non volevi insultarmi o non vovemi picchiarmi!? Sei un bastardo! Mi fai schifo..."

"Sami credo che stasera abbiamo detto troppe cose che non pensiamo domani parleremo a mente lucida.

Una Sposa Per Il Gran SultanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora