Capitolo 64

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Bene, bene. Ho ricevuto un invito? Peccato che io non abbia figlie femmine ma solo un un'inutile figlio maschio.
Aspetta... O peró una nipote di cui devo sbarazzarmi. E per colpa di quell' imbecille di mio figlio non sò il perché, fino adesso i miei piani sono sfumati...
Peró se lei convola a nozze... E poi trucido lei e suo marito... Sarò ancor più potente!

"Padre che avete, siete strano ha cosa pensate?"

"Figlio! Oggi e proprio una bella giornata. Ti basti sapere questo."

Il figlio andó via scuotendo la testa, era sicuro che non avrebbe cavato un ragno da un buco.
E poi suopadre  avrebbe scelto lui come ultimo dei suoi consiglieri...

Vide arrivare la cugina, ragazza molto affascinante... Se non fosse che... Avesse quel velo di sospetto. Non faceva che comportarsi come una fuggiasca che si fosse accorta degli attentati, alla sua persona! E se era cosí perché non parlare apertamente? Oppure non era cosí ingenua come voleva far credere!
In tutto questo non capiva suo padre. Com' era diventato cosí....
La cattiveria non lasciava spazzio nel suo cuore.

"Mio amato cugino... Vedo che stamane siamo solo noi due qui. Che ne dite di fare una cavalcata."

Lui era un po' esitante ma poi non volendola offendere le rispose di si.

Presero due cavalli e passeggiaroro nel bosco. Finché, lei non scese e si sedette su un tronco.

" Siete bella cugina... Vi prego fuggite via da qui siete inpericolo. Datemi retta! Tengo a voi e non voglio che vi accada nulla di male!"

"Oh  se solo sapesse del mio passato non parleresti piú cosí credimi."

"Che intendi parla?"

" Sei un sciocco! Non lo diró mai!"

"Non capisci che voglio protegerti da mio padre stupida!"

Lei sgranó gli occhi, forse era tempo di avere un alleato e quel ragazzo sembrava il tipo giusto. Le dava un senzo di protezione.

"Bene ti diró solo questo, un tempo non molto lontano avevo tutto ciò che si può desiderare.
Rispetto, una casa , soldi e gioelli ma! Una maledetta stracciona mi ha portato via tutto... anche l' uomo che amavo... L' uomo per cui avrei fatto di tutto. Lui mi cacció buttandomi in mezzo ad una strada e ho giurato vendeta! E , non sarai tu a fermarmi!
Ma la tua innocenza mio dolce e prottettivo cugino certe cose non potranno mai capirle."

"Nei tuoi occhi cugina vedo dolore, e cattiveria e questi sentimenti non ti porteranno da nessuna parte... Mi disiace per quel che ti e successo. Peró questo non giustifica mai la vendetta. "

In quel momento il giovane non era cosí sicuro che sua cugina avesse bisogno della sua protezione. Anzi sembrava che sapeva cavarsela da sola.

L'aveva profondamente deluso. Credeva fosse una ragazza diversa. Cominciava quasi ha provare dei sentimenti per lei, peró in quel preciso istante gli fú chiaro che doveva soffocarli. Per il suo bene o lo avrebbe trascinato nel suo baratro personale.

"Mia, mia! Tu lo sarai per sempre e niete questo potrà cambiarlo."

Poi Sarim le mise una mano dietro la nuca e la bació selvaggiamente.
Il tempo si era fermato si sentiva come se un vuoto la stesse colpendo allo stomaco! Mille emozioni la stavano travolgendo.
Finché...

"Signora! Signora! Si svegli! Siamo atterrati, sono tutti scesi e da un po' che la sto chiamando... Si e addormentata."

Sami si scusó e scese velocemente.
Aveva bisogno di pensare e riordinare i suoi pensieri.
Quel sogno... Sembra cosí vero...
Una lacrima le rigo il viso.
No! Non era da lei questo atteggiamento, avrebbe lottato per il suo matrimonio!
Un foglio di giornale voló ai suoi piedi, con mani tremanti lo prese,  la notizia che lesse la sconvolse.

Una Sposa Per Il Gran SultanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora