capitolo 49

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Sami non lo stava andando ha vedere ma, dentro stava letteralmente fumando di rabbia!! Prima o poi quell' oca giuliva avrebbe pagato!

Sarim entró dentro lo studio, era come lo aveva lasciato.
Mentre Janina gli buttó le braccia al collo
Lasciando una vistosa macchia di rosetto sul colletto della camicia bianca inamidata di lui.

Lui la allontanó subito.

"Mettimi ancora le mani addosso e ti sbatto fuori!! Mi hai capito!? Ora sono sposato cerca il tuo divertimento altrove"

Aveva lo sguardo infuriato e lei rimase muta. Indietreggiando vicino al tavolo. Lei aprí le gambe e Sarim si accorse che non portava biancheria.

Oh come avrebbe voluto affogare tra quelle pieghe.
Lei gli si mostrava lussuriosa e lui... Aveva una moglie!

"Questo bastò per portarlo alla realta! " Se ti permetti ancora una volta ti sbatto fuori. Mi hai capito!"

"So che mi desideri... Sapró aspettare..."

Quella donna comincia ad essere un problema...

Janina per quella sera si sentiva piú che soddisfatta!
Tra non molto l'Americana avrebbe dato di matto e il grande Sceicco non si sarebbe fatto metttere i piedi in testa...
Povera Sami non sapeva che una donna per il potere, arrivava ha tutto!!...

Sarim entró in camerada letto dove una furente Sami lo attendeva. Aveva le braccia incrociate e una ruga le solcava la fronte!

"la tua amante, vedo che è stata molto accogliente...
Neanche il tempo di arrivare..."

"Lui non la fece finire di parlare, "

Che si avventó sulla sua bocca.

"Sarim! Fermati! Cosa è successo nello studio!?"

"Ora devo renderti conto di ogni mio movimento!"

"Si! Se poi torni con il colletto sporco di rossetto! Tu... Non cambierai mai.."

Lei si buttò sul letto e nascose i singhiozzi tra i cuscini.

"E vero ci ha provato, ma io lo allontana, dicendole se ci riprova la butto in mezzo alla strada.
Io amo te... Bocca di rosa."

"E la verità?"

"Si... E ora vieni qui..."

Nel frattempo il Principe Mulat grazie a quei contadini si era rimesso. Anche se quel bastardo di Agamar gli aveva riempito la schiena di cicatrici. Pensó di non togliersi la barba ormai lunga. E indossando gli abiti da contadino si apprestava ha riprendersi, ció che era suo, per diritto di nascita!!!
Andó in un vecchio bar e dopo aver busato tre colpi ad intervalli un uomo pelato con uma cicatrice che gli attraversa l'occhio sinistro disse che erano chusi. Il Principe rispose che avrebbe bussato anche per tre gioni di fila.
L"uomo lo fece entrare, e lo portó in un scantinato.

"Amici miei... -disse commosso- é um onore stare di nuovo insieme a voi!"

I ribelli in un primo momento non lo avevano riconosciuto, vestito da contadino e con la barba. Ma poi si alzarono. Si inginocchiarono al suo cospetto.

Mille domande furono fatte.

Ma lui cominció dal principio.
Il suo fratellastro...

Una Sposa Per Il Gran SultanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora