capitolo 33

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Il tramonto stava scendendo lentamente.
Nella stanza le ombre si allungavano.
Sami affranta per un matrimonio che non avrebbe mai visto amore, cominció a sentirsi sola in quella stanza.
Lui era scomparso dalla famosa lite della mattina, cosí decise che una doccia l'avrebbe aiutata ha scrollarsi un pó di tensione.
Poi si mise un semplice vestitino di cotone con bradelle colorate e uscí per una passeggiata solitaria sulla spiaggia...

Ormai la gente si apprestava ha rientrare presto sarebbe stato buio.
Sami trovó una piccola sporgenza aveva camminato tanto e non se ne era accorta.

Ora era davvero stanca e pensó di sedersi per riposare.
Era delusa anche dal fatto che non aveva potuto parlare con Sara.

Il Capo sosteneva che era fuori per una intervista e non di sapeva quando sarebbe rientrata.

Ormai era buio e guardare il mare era bello ma anche inquietante...

Si rialzó per tornare indietro ma al buio scivoló e se non fosse stato per una mano ben salda che l'aveva afferrata, sarebbe caduta dalla piccola scogliera.

" Ti sei fatta male?"
Lei alzó lo sguardo e vide un ragazzo dai capelli chiari e occhi blu.
Doveva avere la sua stessa etá pensó.  

"Ti sanguina la gamba dobbiamo fermare l'emorraggia, ho tra un po sverrai. Studio medicina, comunque io sono Marck."

"Io Sami e credo che tu abbia ragione comincio ha vedere doppio... " 

"Dove abiti cosi ti porto a casa?!"

"E la villa piú grande che vedi. In fondo al sentiero..."

Marck ma tutte a te devono capitare... Forse meglio portarla al pronto soccorso. E poi avrebbe avvisato i famigliari.pensó.

Nel frattempo Sarim era rientrato dalla spiaggia si era lavato e aveva appreso dalle cameriere uscita il pomeriggio e non era ancora rientrata!
Be non poteva andare lontano era pur sempre incinta pensó.

Nel frattempo pensó come aveva passato la giornata lui.
Si non ne andava fiero!
Era andato al club ha bere dove delle spoglirelliste si gli si erano offerte...
Ma ogni volta vedeva davanti quella dannata ragazzina! E alla fine aveva rifiutato.

Quella gli stava avvelenando il cervello!!

Perso nei suoi pensieri non si accorse che si era addormentato, fu la cameriera ha svegliarlo.

" Signore... Sono le due! E la signora ancora non torna!"

"Cosaaaa!! Imbecille e mi chiami ora!"

Stavolta Sami avrebbe pagato caro quell'affronto.

Alle tre di notte sentí bussare freneticamente alla porta.
Bene pensó, ora vedrai cosa ti faccio.

Davanti a lui c'era un ragazzo Americano sicuramente! Ma quello che lo spaventó fú il sangue che aveva addosso di chi era?

" mi scusi abita qui Sami?"

A quelle parole Samir prese il ragazzo dalla maglia lo strattonó e chiese dove accidente fosse finita sua moglie.

"E scivolata da uno scoglio, lo afferata per poco. Ma si è ferita ad una gamba. Lo portata subito all ospedale. E ora sono qui per avvertire i famigliari."

" Prendiamo la mia macchina e portami da lei poi potra andare.
Ma sei hai mentito..."

" Si facciamo pure cosí!
Ma sarei curioso di sapere dovera lei mentre io mi occupavo di sua moglie."

"Tu!
Ragazzino non sai con chi stai parlando!
Ti consiglio di chiudere quella boccaccia!"

Finalmente erano arrivati.
Appena Sarim disse chi era il primario inpersona si inchinó e lo fece accomodare nella stanza di sua moglie.

Appena Sami e Sarim furono nella stessa stanza i loro occhi ebbero un contatto diretto.

" Potevi morire Sami..."

"Non era nelle miei intenzioni, sono scivolata e quel ragazzo mi ha salvato appena in tempo..."

"Sami...il bambino?"

"Stiamo tuttie due bene vorrei chiederti solo un favore dai una ricompensa in denaro al ragazzo, non sa neanche che sei ricco. Studia medicina. Ora scusami vorrei riposare." e gli voltò le spalle.

Uscí dalla stanza e vide il ragazzo. " Tieni oggi hai salvato per me qualcosa di molto importante, fanne buon uso per il tuo futuro. " e consegnò un asegno che fece sbiancare il ragazzo.

" Posso farvi una domanda? Chi siete?"

"Un sultano!" Poi Sarim si voltò è andó nella camera di sua moglie.
Lei dormiva ma si era scoperta allora le si avvicinò le bació la fronte e per la prima volta i sensi di colpa lo divoravano. Se non avesse discusso con lei tutto questo non sarebbe successo.

Ma la domanda che si poneva era :cosa provava realmente per lei?!

Una Sposa Per Il Gran SultanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora