capitolo 31

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Come tutte le mattine Sara portó il caffé a Jeck.
Entrando lui le chiese gentilmente di chiudere la porta e di sedersi. 
Quando il capo aveva quello sguardo a lei non piaceva per niente...
Lui le sorrise e poggiando le braccia sulla scrivania  cominciò col dirle," Cara Sara sarai giovane... Ma di certo non sei stupida! Sai perfettamente che non abbiamo al giornale una assicurarazio che possa coprire le tue spese mediche!
Però conosco chi uscira i soldi fidati!
Tanto orma ricca com' è !?
Non rischierebbe di perdere la sua migliore amica!"

" Capo non ho intenzione di dare queste pena a Sami! E ne di farmi pagare le cure!
Non e nel mio modo di essere!
Quindi se vuole usare me! Per far tornare lei se lo scordi!"

" Aspetta ! Sara ti voglio aiutare davvero, ok cercheremo un altro modo." Certo che quella Sara aveva fiutato subito il suo raggiro.
Si gli scottava ancora che quel Arabo gli avesse portato via Sami.
Ma se la sarebbe ripresa a tutti i costi!

Nel frattempo dopo un lasso di tempo che a Sarim sembró interminabile vide la famosa porta del bagno aprirsi...

Sami aveva legato i capelli e indossava un bichini per niente sfacciato con delle balzee il tutto completato con un copri costume semi trasparente floreale dello stesso colore dei suoi occhi.

Non poteva dire che era volgare purtroppo gli ormoni presere la meglio...

Lei era uscita intimidita dal bagno ma appena aveva visto quel sguardo malizioso che amava in Sarim... Si spaventó vedendolo avvicinarsi a passo di carica.
Le prese la coda di cavallo e l'attiró a se baciandola con passione. Poi le ordinó di togliersi il copri costume e appena lo fece lei si ritrovó. Schiaccita contro la parete ansimante, suo marito sembrava indiavolato. Si ritrovó con le gambe intorcigliate ai fianchi di lui.
Poi lui si stascco dalla parete e si buttarono dul letto.
Che fine avesse fatto il bichini non lo sapeva ma si ritrovó lui nudo sopra di lei e baci e carezze, non finivano mai... Finché lui con un ginocchio le allorgó le gambe e la penetró.
Sami si strinse ancora di più a lui e lui cominciò a muoversi dolcemente finché al culmine entrambi avevano aumentato la velocità.

"Bocca di rosa, "

"Si..."era stremata

" credo che a letto tu sia pittosto selvaggia... Ho la schiena che brucia credo che tu ci abbia lasciato qualche ricordino mentre stava facendo sesso!"

"E stato questo per te?
Sesso?"

"Si e anche il migliore che abbia mai fatto!"

"Sarim il sesso si fa con le prostitute!
L' amore si fa quando due si amano."

"Mi sento molto legato a te e alla creatura che deve nascere, ma non pui impormi dei sentimenti.
Infondo ne avevamo già parlato.
Facciamo un passo dopo l'altro."

"Vado ha farmi una doccia e poi se non ti spiace vorrei chiamare la mia amica."

"E il mare? Vacci tu se vuoi , mi sento stanca, forse ti raggiungo o forse rimango qui ha riposare."

"Sami guardami! E perché ho detto che non ti amo. Ma non significa che non tenga te. "

"Sarim saró cresciuta in america ma so delle vostre leggi, so che potete avere piú di una moglie e farci figli e d avere amanti. Ma io anche se sono Araba non mi rispecchiano queste culture. Io sono per il vero AMORE! Forse per te è difficile da capire. Ma io sono cosí.
Quindi nel momento in cui farai altre scelte ti prego di non toccarmi più."

Nel parlare era stata pacata , non aveva pianto, sembrava che parlasse di un normale.
argomento.

" Farò come chiedi tu!"
Poi Sarim si vestí prese le chiavi della macchina e scomparve sbattendosi la porta dietro.

Una Sposa Per Il Gran SultanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora