Federico, vent'anni e con gli occhi più belli che Miami potesse vantare, era rimasto interdetto da quella serata passata in discoteca. Nonostante fosse molto giovane e avesse degli amici che amavano fare festa, non aveva mai messo piede in una discoteca prima di quella sera. Aveva più volte sentito di parlare di Dark, la discoteca dove era stato, e molte volte proprio dei suoi amici ma non aveva mai immaginato come fosse e soprattutto non aveva mai immaginato una persona come Benjamin.
In parte lo divertiva quel ragazzo e in parte lo invidiava. Benjamin, almeno da quei pochi minuti in cui l'aveva visto, era sicuro di se stesso e delle sue idee, faceva soltanto quello che riteneva giusto e non si lasciava usare. Cercava sempre di raggiungere i suoi obiettivi e glielo aveva dimostrato quando si era avvicinato a lui, anche se con scarsi risultati.
Federico non era il tipo di persona che si lasciava portare a letto da uno sconosciuto, per di più da uno spogliarellista. In vita sua era stato a letto con solo tre persone e con ognuno di loro aveva instaurato una storia d'amore importante, che continuava a ricordare con affetto nonostante fossero finite da tempo.
Federico era totalmente diverso da Benjamin, apparteneva ad una famiglia benestante e aveva una certa posizione nella società di Miami, nonostante la sua giovane età. Era al secondo anno della facoltà di medicina e davanti a lui aveva un futuro brillante.
Federico era molto meticoloso e organizzava le sue giornate minuto dopo minuto, raramente si lasciava trovare impreparato. I suoi amici, e anche suo padre, gli ripetevano continuamente di lasciarsi andare e vivere di più. Di essere felice. Ma lui non riusciva a farlo. O meglio, non aveva ancora trovato la persona per cui farlo.-"Dai, Federico, per favore!" Esclamò, con tono supplichevole Francisco mentre, letteralmente, inseguiva il biondo che stava prendendo le buste della spesa dalla sua macchina.
Francisco era il vicino di casa del ragazzo, il biondo si era trasferito in quella piccola villa quasi due anni prima, dopo il suo diciottesimo compleanno, e aveva conosciuto Francisco dopo pochi giorni. Per un periodo avevano provato ad uscire insieme ma, con il tempo, avevano capito che tra di loro poteva esserci solo una gran bella amicizia e avevano ragione. Dopo quasi due anni avevano instaurato un rapporto di amicizia sincero e meraviglioso.
Federico alzò gli occhi al cielo e sospirò.
-"Francisco ti ho detto di no." Rispose Federico e chiuse il cofano della sua bmw x6 nera. "Quante altre volte dovrò ripetertelo?" Continuò e prese le buste.
-"E io quante volte io dovrò ripeterti che non mi arrenderò fino a quando non mi dirai di sì?" Replicò Francisco e lo seguì dentro casa. "Anche gli altri vogliono che tu ci sia." Aggiunse, facendo riferimento ai loro tre amici.
Il biondo poggiò le buste della spesa sul pavimento e si voltò verso il suo amico, con le mani strette sui fianchi.
-"Se venissi finirei per rovinarvi la serata come l'altro giorno." Disse. "La discoteca non è il mio posto. Preferisco restarmene a casa a studiare, il mese prossimo ho un esame."
-"E hai già studiate tutto." Replicò il suo amico e si avvicinò a lui. "Ti prego, Federico, sarà l'ultima volta che te lo chiedo.
L'altro giorno mi hai portato fortuna e magari succederà di nuovo." Aggiunse e unì le mani come in preghiera. "Per favore, fallo per me è per gli altri."
Federico sospirò rumorosamente, borbottò qualcosa privo di senso e, alla fine, annuì sfinito.
-"L'ultima volta, Francisco. Questa è l'ultima volta."Federico si lasciò convincere dai suoi amici a tornare in quella discoteca per quella che doveva essere l'ultima volta. Aveva indossato una semplice t-shirt bianca, un jeans chiaro e un giubbotto di pelle nero, con i capelli tirati indietro. I suoi amici avevano indossato i loro vestiti migliori ed erano pronti a fare festa, mentre lui sperava soltanto che quella serata finisse il prima possibile.
-"Andiamo, penso stia per iniziare." Disse Louis, riferendosi allo spettacolo di Benjamin.
-"Che bello." Borbottò Federico e, di malavoglia, seguì i suoi amici all'interno del locale.La discoteca era peggio di quanto il più piccolo ricordasse, c'era un caos micidiale e le nubi di fumo per le troppe sigarette si innalzava verso il tetto. Federico odiava il fumo e l'alcool, quello non era decisamente il posto per lui.
Il più piccolo trovò posto su un divano in pelle rossa e in quel momento un fascio di luce colorata invase un punto preciso del palco, dove poco dopo fece la sua comparsa Benjamin. Non appena il moro mise piede sul palco, con una t-shirt bianca e un jeans blu decisamente aderente, il pubblico e anche i suoi amici scoppiarono in un boato di gioia. Era un bellissimo ragazzo, Federico non poteva negarlo, ma decisamente non era il suo tipo. Di certo non si sarebbe fidanzato con uno spogliarellista che andava a letto con chiunque.Mentre Benjamin svolgeva il suo numero, che quella sera comprendeva degli schizzi d'acqua che resero felici i presenti, il biondo giocherellava annoiato con un gioco che aveva scaricato sul suo cellulare. Sentiva i suoi amici invogliarlo a guardare lo spettacolo e a partecipare allo spettacolo, il ragazzo però li ignorava e continuava a giocare. Rivolse uno sguardo ai suoi amici solo quando la musica terminò e venne sostituita dalla voce del moro.
-"E questa sera chi sarà il fortunato?" Chiese, retorico, Benjamin mentre tutti si sbracciavano per essere notati. "Io ho già un'idea." Aggiunse il moro e, per un momento, Federico pensò stesse guardando lui quando ammiccò e svanì dal palco.
-"Ma perché è così tanto sicuro che, andare a letto con lui, sia una fortuna per gli altri?" Chiese, annoiato, Federico e bloccò il cellulare.
Jensen si sedette accanto a lui e inarcò un sopracciglio.
-"Federico ma l'hai visto? Tutti i presenti farebbero carte false per stare con lui."
-"Non tutti i presenti." Lo corresse il più piccolo e si tolse la giacca di pelle.
-"Giusto, dimenticavamo che tu non sei sessualmente attivo dagli anni di Tutankhamon." Commentò ironico Louis, facendo ridere i suoi amici tranne Federico.
Prima che il biondo potesse replicare, davanti a loro comparve un ragazzo vestito di bianco e bagnato. Un sorriso stampato sul volto e la testa inclinata. Francisco sgranò gli occhi mentre Louis, Jensen e Brandon si misero a sedere in maniera più composta.
Benjamin però non li stava degnando di uno sguardo, così come non stava guardando i tanti uomini che li circondavano e che erano tenuti lontano da delle guardie, stava guardando solo Federico e fu a lui che si avvicinò.
-"Ciao principessa." Lo salutò e gli sorrise. "Vedo che sei tornato, mi fa piacere vederti." Aggiunse e si tirò su i pantaloni bagnati.
-"Non chiamarmi principessa." Ringhiò infastidito Federico.
Il moro schioccò la lingua sul palato e sbuffò.
-"Come preferisci, principessa." Rispose, marcando bene il nomignolo. "Mi fa piacere lo stesso vederti." Aggiunse. "Non pensavo saresti tornato."
-"Di certo non l'ho fatto per te." Replicò il più piccolo e incrociò le braccia al petto.
Benjamin ridacchiò e si morse il labbro inferiore, si avvicinò ancora di più al ragazzo e, sorprendendo Federico e tutti i presenti, si mise a cavalcioni sul corpo del ragazzo.
-"Non vorrai rifiutarmi per la seconda volta, biondino?" Gli chiese e gli accarezzò il petto. "Se dovessi farlo io potrei non riprovarci una terza volta." Aggiunse. "Non tirare troppo la corda."
Il biondo sbuffò e spinse via il ragazzo, che sarebbe caduto se Francisco e Brandon non lo avessero preso, guadagnandosi un sorriso di ringraziamento.
-"Non ci sarà una terza volta." Disse il biondo. "Non tornerò più in questa discoteca." Aggiunse. "E non verrò a letto con te."
-"Ne sei proprio sicuro, Federico?" Replicò il più grande, marcando bene il suo nome.
Federico sobbalzò. Non pensava si ricordasse il suo nome. Nonostante questo però rimase serio e non si lasciò mettere i piedi in testa.
-"Ne sono sicuro, Benjamin."
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Do you want to dance with me in the dark? || Fenji.
Fanfiction«Tra i tanti colori di Miami non c'era posto per il nero che Benjamin si portava dietro, per quel nero che sapeva ammaliare e sedurre. Nessuno riusciva ad apprezzarlo come meritava. Nessuno tranne un vulcano di colori. Riusciranno a creare il loro p...