-"Dai dolcezza, toccami." Disse l'uomo, ignorando le sue parole, e tentò nuovamente di prendergli la mano. "Non ne resterai deluso, anzi."
Benjamin serrò i pugni.
-"C'è tanta roba che ti aspetta." Rise l'uomo e gli si gettò addosso.
-"Vattene!" Urlò Benjamin, decisamente infastidito, e spinse via lo sconosciuto facendolo cadere sul ragazzo che gli stava dietro.
-"Benjamin!"
Quando quella voce, al più grande ben nota, tuonò il suo nome il ragazzo sobbalzò e per poco non cadde dallo sgabello dove era seduto. Quasi intimorito, dal tono di voce della persona che aveva appena parlato, lentamente voltò la testa verso la sua destra e fece una smorfia strana, che doveva essere un sorriso innocente, per poi iniziare a grattarsi la nuca in modo nervoso.
-"T- Thomas..." Balbettò il ragazzo e si morse il labbro inferiore, gemette di dolore subito dopo per la troppa pressione che aveva fatto e leccò un rivolo di sangue che stava sgorgando dal taglio appena fatto. "Che b- bello vederti..." Continuò a balbettare e si mosse incerto sullo sgabello, non sapendo se fosse una buona idea raggiungerlo o meno.
L'uomo, scuro in volto e con passi pesanti, lo raggiunse e Benjamin pensò che se Thomas avesse potuto lo avrebbe incenerito con lo sguardo.
-"Che stai facendo?!" Urlò l'uomo e alzò la mano per poi bloccarla a mezz'aria, quando il maggiore strinse gli occhi di riflesso. "Sei impazzito?!" Continuò ad urlare, abbassò il braccio e si precipitò ad aiutare l'uomo che aveva appena spinto.
Lo sconosciuto mugolò per il fastidio e si massaggiò con una mano la spalla, che aveva urtato contro il bancone.
-"Direi di sì, che è impazzito." Borbottò lo sconosciuto, rivolto a Thomas ma mentre parlava continuava a fissare il più grande. "Forse dovrebbe licenziarlo." Aggiunse e mosse la spalla in senso antiorario, nel tentativo di calmare il dolore che avvertiva.
Thomas ghignò e si voltò verso il più grande, che osservava la scena in silenzio preoccupato per la svolta che la situazione avrebbe potuto prendere.
-"Forse sì, forse dovrei licenziarlo." Replicò Thomas, guardando il moro diritto negli occhi che sobbalzò. "Tanto di puttane come lui se ne trovano a bizzeffe qui a Miami."
Lo sconosciuto, dopo una breve risata, andò via lasciando soli i due ragazzi.
-"Non d- dici sul serio, v- vero?" Balbettò il più grande, spaventato all'idea di poter perdere il lavoro.
L'uomo scrollò le spalle e sorrise, palesemente soddisfatto della reazione che aveva suscitato nel più grande.
-"Chi può saperlo?" Replicò e inclinò la testa da un lato. "Hai sbagliato, Benjamin, lo sai vero?" Gli chiese, quasi retorico, tentando di aggravare ancora di più la sua situazione.
-"Lui mi stava..."
-"Lui ti stava chiedendo di andare a letto con lui, come fanno tutti del resto." Disse Thomas, completando la frase del ragazzo. "Ti stava infastidendo, l'ho visto, ma sai come la penso." Aggiunse. "Ti ho sempre permesso di fare tutto, l'unica cosa però che ti ho sempre chiesto è di rispettare i clienti.
Ti stava infastidendo e volevi liberartene? Perfetto, chiama Sheldon, lo pago per questo." Concluse e incrociò le braccia al petto coperto da una maglia a maniche lunghe nere nonostante fossero quasi a metà Maggio.
-"Lui però adesso non c'è e..."
-"E tu hai sbagliato, Benjamin. È questo il punto."
Il moro sospirò e abbassò la testa, mentre la sua mano tremava per l'agitazione sul bancone.
-"Che cosa vuoi fare con me?" Chiese Benjamin, quasi sussurrando.
Thomas ghignò malizioso e allungò una mano per accarezzargli la spalla, a stento coperta da una canotta nera.
-"Vieni nel mio ufficio e ne parliamo." Disse.
-"Benjamin!"
La voce di Federico, decisamente alta nonostante il volume della musica, fece sobbalzare Benjamin e Thomas. Il secondo ritirò la mano dalla spalla del ragazzo e il suo sorriso svanì del tutto, sperava che almeno per quella sera Benjamin si fosse liberato di Federico.
-"Ehi, piccolo." Disse il moro, quando l'altro fu abbastanza vicino da sentirlo, e abbozzò un sorriso. "Finalmente sei arrivato." Aggiunse e allungò una mano per accarezzargli la testa.
-"Ho visto quello che è successo, stai bene?" Gli chiese il più piccolo, allarmato.
Thomas sbuffò e si avvicinò ai due.
-"Ciao anche a te, Federico, come stai? Vedo che hai dimenticato la tua buona educazione." Lo prese in giro Thomas, irritato dalla sua presenza.
-"Non sei un mio problema in questo problema."
-"E se ti dicessi che sto per licenziare il tuo ragazzo, diventerei un tuo problema?"Non appena Federico iniziò a gridare insulti contro Thomas, questo prese entrambi per un polso e li condusse nel suo ufficio per evitare altre spiacevoli situazioni. L'ultima cosa a cui voleva fronteggiare era la scenata di un ragazzino ricco, fidanzato con la star del suo locale, che gli urlava contro nel bel mezzo del locale sotto gli occhi di tutti.
Il più piccolo fece un po' di resistenza all'inizio ma quando il suo fidanzato gli chiese di calmarsi, Federico, lo fece.
-"Il tuo ragazzo si è calmato o corro il rischio che mi salti addosso?" Chiese Thomas, dopo qualche minuto di silenzio nel suo ufficio dove il colore predominante era il grigio perla.
-"Dipende da quello che dirai e farai." Borbottò Federico e incrociò le braccia al petto.
L'uomo alzò gli occhi al cielo e si voltò verso il moro.
-"Ti ho già detto quello che ho intenzione di fare." Disse. "Adesso sta a te cercare di farmi cambiare idea."
-"Fammi indovinare, sarebbe un buon metodo venire a letto con te, giusto?" Disse Federico, infastidito da quell'uomo.
-"Non lo nego." Rispose Thomas e sorrise, apparendo quasi inquietante.
-"Ma tanto non lo farà."
-"Che cosa posso fare per farti cambiare idea?" Chiese Benjamin, sinceramente dispiaciuto per l'accaduto.
-"Beh..." Thomas venne bloccato dalla voce di Federico, che sorprese entrambi.
-"Diecimila dollari e dimentichi l'accaduto." Disse Federico, con tono estremamente serio mentre guardava diritto negli occhi Thomas. "Quell'uomo non ne vale più di cento, direi che per te è un guadagno non indifferente."
Thomas strabuzzò gli occhi e sul suo volto comparve un sorriso, le poche occasioni in cui tollerava Federico era quando lo pagava.
-"Quindi sei disposto a pagare per risolvere i problemi del tuo fidanzatino?" Chiese, nel tentativo di irritarlo.
-"Accetti o no? Non ho intenzione di perdere altro tempo con te." Replicò Federico.
-"In contanti, hai due giorni dopodiché Benjamin verrà licenziato." Rispose Thomas e poggiò la schiena alla poltrona in pelle dove era seduto. "Adesso potete andare."Benjamin era, letteralmente, corso via da quel locale e non aveva degnato di uno sguardo il biondo che gli stava dietro senza troppi problemi vista la sua altezza.
-"Hai intenzione di scappare ancora per molto?" Gli chiese Federico, mentre raggiungevano la macchina.
-"Hai intenzione di pagare per me ancora per molto?!" Replicò il moro, senza fermarsi e senza voltarsi a guardarlo.
Il più piccolo alzò gli occhi al cielo.
-"Pensi che a me abbia fatto piacere pagare per farti restare in quel posto?!" Rispose il più piccolo. "So però che ci tieni e ho voluto fare qualcosa per te."
Benjamin si fermò all'improvviso e si voltò verso il suo fidanzato.
-"Tu non hai fatto per me, tu hai regalato diecimila dollari a Thomas!" Quasi urlò Benjamin.
-"Sono soldi miei, Benjamin, posso farci quello che mi pare."
-"Bene." Ringhiò Benjamin. "Fai quello che ti pare ma tieni i tuoi soldi lontano dalla mia vita." Aggiunse. "Non voglio che mi paghi niente, Federico. Niente. Non provarci mai più."———————————————————————
Ehi 🎈
Grazie e ancora grazie per le trentasei mila visualizzazioni, ieri questa storia ha compiuto due mesi e sono davvero felice del traguardo raggiunto. Grazie ♥️
Thomas ha minacciato Benjamin di licenziarlo e Federico si è offerto di pagarlo, litigando così con il moro. Che cosa succederà adesso?
Tenetevi pronte, già dal prossimo capitolo succederà di tutto!
Vi comunico anche che domani non riuscirò ad aggiornare, sarò tutto il giorno a Roma e non avrò tempo, vi prometto però che in settimana cercherò di fare un doppio aggiornamento. Scusatemi!
Se volete entrare nel gruppo whatsapp non dovete fare altro che mandarmi un messaggio con il vostro nome e numero, vi aggiungerò subito.
Per qualsiasi cosa potete contattarmi qui o mi trovate su Twitter come @fvedericoshvrt e su Instagram come @/fixhvrtx e, se volete, potete seguirmi sulla pagina che ho aperto per postare foto che ho scattato ai ragazzi, il nick Instagram è @bfsclick
Fatemi sapere che cosa ne pensate.
Baci, Michi💕
STAI LEGGENDO
Do you want to dance with me in the dark? || Fenji.
Fanfiction«Tra i tanti colori di Miami non c'era posto per il nero che Benjamin si portava dietro, per quel nero che sapeva ammaliare e sedurre. Nessuno riusciva ad apprezzarlo come meritava. Nessuno tranne un vulcano di colori. Riusciranno a creare il loro p...