La cena andò anche meglio di quanto Benjamin e Federico sperassero mentre organizzavano il tutto. La presenza di Francisco era decisamente inaspettata ma a tutti i presenti, Benjamin compreso, faceva piacere riaverlo con loro. Il moro era dispiaciuto del litigio che i due amici avevano avuto a causa sua ed era felice avessero risolto, Francisco era molto legato a Federico così come Federico lo era a Francisco.
Quando i presenti comunicarono al nuovo arrivato il motivo di quella cena Francisco si congratulò con loro e si scusò nuovamente per quanto era successo, non poteva negare di provare ancora qualcosa nei confronti del più grande ma stava facendo del suo meglio per smettere di pensarlo e conoscere altri ragazzi.
I sei amici festeggiarono fino a notte fonda, spostandosi in salotto subito dopo la cena e risero a crepapelle per ogni barzelletta di Louis nonostante questa non fosse davvero divertente. Parlarono un po' di tutto, del prossimo esame di Federico e Louis, del lavoro di Brandon e della ragazza con cui Jensen si stava frequentando. Benjamin, nonostante li conoscesse appena, si sentiva a suo agio in compagnia dei quattro ragazzi e non fece fatica ad integrarsi nei loro discorsi nonostante sapesse ben poco di loro.
La presenza di Federico gli fu decisamente d'aiuto, cercava di coinvolgerlo in tutto e quando stava in silenzio Federico finiva per restare in silenzio con lui.
Il biondo voleva davvero che l'altro fosse parte integrante della sua vita e sperava che Benjamin si sentisse a suo agio in quel modo che non gli apparteneva, lui avrebbe fatto di tutto per aiutarlo.Erano passati alcuni giorni da quando Benjamin aveva accettato di trasferirsi a casa del minore, i due si erano recati alla vecchia casa del più grande per prendere le sue cose e rendere effettivo quel trasferimento restando però fedele al loro piano. Thomas non sembrava sospettare nulla, continuava a chiedere al maggiore di vedersi ma questo riusciva ad inventare ogni volta una scusa e ad ignorarlo al locale grazie anche all'aiuto di Federico, che gli stava sempre accanto.
In quei primi giorni di convivenza tutto sembrava andare per il meglio, i due non avevano avuto litigi considerevoli ma solo piccoli battibecchi su cose poco rilevanti come il gusto del dentifricio o il tipo di pasta da cucinare per pranzo. Il più grande si era adattato in fretta a quella nuova situazione, si aggirava per casa come se ci abitasse da una vita e aveva ormai riempito tutte le stanze delle sue cose rendendo quella casa un po' più sua.
I due erano felici come non lo erano mai stati ma la cosa più importante era che lo fossero insieme.-"Fè sbrigati, sono già in ritardo!" Esclamò il maggiore, mentre saltellava nel parcheggio della discoteca quasi del tutto pieno e attendeva che il suo fidanzato finisse di ammirarsi dallo specchietto della macchina.
-"Un minuto, ho fatto!" Replicò Federico e si sistemò una ciocca di capelli biondi che non voleva saperne di restare al suo posto.
-"Hai tre secondi o entro senza di te!" Lo minacciò il moro e gli puntò un dito contro. "Non ho intenzione di subire le urla di Thomas a causa tua!"
Il più piccolo sbuffò e lo raggiunse.
-"Che noia che sei." Borbottò e alzò gli occhi al cielo. "E se dovesse provare a sgridarti ci penserò io a difenderti." Aggiunse e gli fece l'occhiolino. "Adesso entriamo, non mi va di sentire ancora le tue lamentele."Non appena i due giovani entrarono nella discoteca, sfruttando l'ingresso secondario riservato allo staff, seguiti da Sheldon la guardia del moro vennero raggiunti da Thomas che sorrideva in modo inquietante.
-"Eccola qui la mia coppietta preferita." Disse l'uomo, vestito totalmente di nero, mantenendo il suo sorriso che non lasciava presagire nullo di buono. "Ciao Federico, come stai?" Chiese al biondo e gli baciò la guancia.
Federico fece una smorfia disgustata a quel gesto e si pulì la guancia con una mano, mentre Benjamin e Sheldon osservavano sorpresi la scena.
-"È successo qualcosa, Thomas?" Gli chiese il moro, con tono sospettoso.
-"No, tesoro, che cosa vuoi che sia successo?" Replicò Thomas e scrollò le spalle.
-"Non chiamarlo tesoro." Ringhiò il più piccolo e strinse la mano del moro.
L'uomo rise e scosse la testa divertito.
-"Rilassati Federico, è solo un nomignolo come un altro." Rispose e si voltò verso Benjamin. "Benjamin questa sera non devi spogliarti del tutto sul palco." Disse e si passò una mano tra i capelli.
Benjamin inarcò un sopracciglio.
-"Perché?"
-"Perché devi andare a letto con qualcuno questa sera." Disse Thomas, con estrema naturalezza. "Non lo fai da tempo e la gente inizia a lamentarsi."
Federico assottigliò gli occhi, pronto a gridare contro l'uomo ma Benjamin lo zittì.
-"Posso fingere." Rispose. "Magari fingo di scegliere Federico, o un suo amico, e nessuno si insospettirà." Aggiunse. "L'ho già fatto e nessuno si è lamentato." Concluse, facendo riferimento alla settimana precedente dove aveva finto di scegliere Federico e poi era andato via con lui.
Thomas ridacchiò divertito da così tanta ingenuità e scosse la testa, per poi scoccare la lingua sul palato.
-"No, Benjamin, non questa volta." Rispose. "Un uomo ha pagato fior di quattrini per venire a letto con te questa sera, non ho alcuna intenzione di deluderlo solo perché tu non vuoi tradire il tuo fidanzato."
-"Ma lui non vuole andare a letto con un altro!" Esclamò Federico, disgustato da quell'uomo e qualsiasi cosa lo circondasse. Avrebbe anche potuto accettare lo stile di vita di Benjamin ma non sarebbe mai riuscito ad accettare Thomas e la sua avidità.
-"Peggio per lui allora." Replicò l'uomo e scrollò le spalle. "Dovrà farlo ugualmente."
-"No, Thomas, non lo farò." Rispose il più grande. "Qualche altro ragazzo sarà felice di accontentarlo ma io non lo farò." Aggiunse. "Come ti ho già detto, posso fingere ma non ho intenzione di andare a letto con qualcuno e soprattutto con qualcuno che nemmeno ho scelto io."
Thomas sbuffò annoiato e si avvicinò pericolosamente al moro, sovrastandolo con la sua altezza, provocando l'ira di Federico che venne però fermato da Sheldon alle sue spalle.
-"Ascoltami bene, ragazzino." Ringhiò l'uomo. "Tu qui sei pagato per fare la puttana. La gente vuole solo scoparti e tu glielo lascerai fare, a nessuno interessa se tu hai voglia o no.
Quell'uomo ha pagato molto più di quanto immagini soltanto per avere il tuo culo e tu glielo darai, o te ne pentirai fino all'ultimo dei tuoi giorni." Disse. "Non me ne frega un cazzo se adesso vuoi fare il fidanzatino perfetto, fuori da qui fai quello che ti pare ma qui resti la solita puttana di sempre. Quindi adesso vai a cambiarti, fai il tuo solito balletto sul palco e poi dai il tuo fottuto culo a quell'uomo. Ci siamo capiti?"
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Do you want to dance with me in the dark? || Fenji.
Hayran Kurgu«Tra i tanti colori di Miami non c'era posto per il nero che Benjamin si portava dietro, per quel nero che sapeva ammaliare e sedurre. Nessuno riusciva ad apprezzarlo come meritava. Nessuno tranne un vulcano di colori. Riusciranno a creare il loro p...