Sono riuscita ad aggiornare, quindi nulla, spero vi piaccia 🎈
-"Questa sarà la mia ultima sera qui, è giunto per me il momento di cambiare vita. Vi ringrazio per tutto quello che avete fatto per me in questi anni.
Questa sarà l'ultima volta che mi vedrete su questo palco e voglio condividere questa serata con una persona." Aggiunse e in quel buio cercò gli occhi azzurri del suo fidanzato. Nonostante non riuscisse a vederli realmente il suo cuore sapeva benissimo dove fossero. Il suo cuore sapeva sempre dove fosse Federico. "Federico vuoi ballare con me?"
Il nome del minore, pronunciato a gran voce dal suo fidanzato, risuonò forte e chiaro nella stanza gremita di persone e il proprietario di quel nome si ritrovò a trattenere il respiro senza un motivo preciso. I tanti ragazzi presenti nella sala si guardarono intorno, scrutarono attentamente chiunque gli stesse accanto per cercare di capire se fosse lui il fortunato che aveva rubato il cuore di Benjamin e lo stava portando via da loro. Nessuno di quei corpi atletici e mezzi nudi, però, appartenevano alla persona che il moro amava.
Federico se ne stava, con il cuore pronto a scoppiare per la troppa emozione da un momento all'altro, seduto su quel divanetto mentre cercava di stringere la pelle di cui questo era fatto totalmente incredule. Davvero stava succedendo una cosa del genere?
-"Dai principessa, non farti pregare." Rise il moro nel microfono e si spostò i capelli dal viso. "Vieni, lo sai che ti aspetto."
Quelle ultime, semplici, parole bastarono per convincere il più piccolo che si alzò e imbarazzato si fece spazio tra la gente. Man mano che il ragazzo dai capelli biondi si avvicinava al palco tutti lo guardavano, mentre si chiedevano se fosse lui il fidanzato di Benjamin.
Tutte le loro domande trovarono una risposta quando Federico raggiunse il palco e Benjamin gli porse una mano per aiutarlo a salire.
-"Ce l'hai fatta ad arrivare." Gli sussurrò all'orecchio il moro, mentre lo aiutava a salire.
-"Io e te dobbiamo parlare." Borbottò imbarazzato Federico mentre lo seguiva al centro del palco.
-"Più tardi." Gli sorrise il moro e afferrò il microfono, separandolo dall'asta. Il moro strinse la mano del suo fidanzato e tornò a voltarsi verso il pubblico. "Come avete potuto capire, è lui il ragazzo di cui vi parlavo. Il mio ragazzo e sono felice di potervi salutare questa sera con lui al mio fianco. Grazie per tutto quello che avete fatto per me.
Se vi va ballate con chi avete al vostro fianco, magari potrebbe essere il futuro amore della vostra vita." Disse Benjamin, per poi lasciare il microfono sul pavimento. Fece un cenno con la testa al dj e le luci nella stanza si abbassarono nuovamente. Si voltò verso il più piccolo e gli prese entrambe le mani.
-"Mi hai fatto conoscere il tuo mondo, mi hai reso parte di lui, adesso voglio fare lo stesso. Voglio farti entrare nel mio mondo prima di dirgli addio per sempre." Disse. Nella sala le prime lente note di una canzone, che solo poco tempo prima il moro avrebbe considerato schifosamente romantica, e i presenti si voltarono alla ricerca di qualcuno con cui condividere quel ballo. "Mi concedi questo ballo, Federico?"
Federico sorrise, nonostante l'altro non riuscisse a vederlo bene per le luci basse, e annuì.
-"Non serve nemmeno chiederlo."
Quella sera due giovani innamorati condivisero un palco e il loro amore, in una discoteca nata per tutt'altro motivo. In una discoteca dove tutto aveva avuto inizio. Dove loro avevano avuto inizio. Per Benjamin e Federico, però, tutto continuava.
Centinaia di nuovi inizi attendevano soltanto loro.Quella sera Benjamin e Federico tornarono a casa totalmente ubriachi, difficile dire se fosse per i troppi drink bevuti prima di lasciare la discoteca o per il troppo amore che provavano l'uno nei confronti dell'altro. Nessuno dei due riusciva a smettere di sorridere e scoppiavano a ridere anche per le minime cose, mentre le loro mani non smettevano di cercarsi nemmeno per un momento. La serata appena trascorsa era stata forse la più folle che avessero mai vissuto, Federico si era trovato catapultato in un mondo che non era suo, fatto di luci e persone appariscenti e con sua sorpresa si era anche trovato bene. Benjamin invece aveva capito che non importava dove fosse, gli bastava avere Federico al suo fianco per stare bene.
Quella notte si addormentarono stretti al tal punto da confondere chiunque li guardasse, gli arti intrecciati e le loro anime ancora di più. Erano una cosa sola.-"Ti ho già detto che ti amo tanto?" Chiese, retorico, Federico per quella che doveva essere la sessantesima volta nell'ultima ora al ragazzo che gli stava accanto.
Il sole era sorto da un bel pezzo, era mezzogiorno passato, e in strada regnava il tipico caos di quell'ora. Benjamin e Federico si erano svegliati da poco, con un forte mal di testa che però non era riuscito a contenere la felicità dei due, in quel momento se ne stavano ancora a letto abbracciati l'uno all'altro. Federico se ne stava con la schiena poggiata contro la testiera del letto e cingeva la vita del moro, che aveva la testa poggiata sulla sua spalla.
-"Mh, mi sembra di sì, ma non mi dispiace sentirtelo dire ancora." Rispose il moro e gli baciò la spalla nuda. "Comunque ti amo anch'io."
-"Oh, finalmente dopo sessanta volte me l'hai detto!" Esclamò, ironico, il più piccolo e alzò gli occhi al cielo con fare melodrammatico.
Benjamin ridacchiò e strusciò la guancia contro la spalla del ragazzo.
-"Le cose belle si fanno attendere, no?"
-"Mh." Mugolò il biondo e schioccò la lingua sul palato. "Grazie per ieri sera, per quello che hai fatto per me." Disse, mettendo da parte l'ironia e l'ilarità di quella situazione.
-"A dire il vero non so se l'ho fatto davvero per te."
-"Che cosa intendi dire?"
-"Dovevo dire addio alla discoteca, a quelle persone e agli ultimi anni della mia vita. Non sapevo come fare, sapevo solo di doverlo fare." Iniziò a parlare il più grande, mentre con le dita accarezzava il petto nudo di Federico. "Avevo paura, temevo di non farcela, allora ho pensato che se avessi avuto te al mio fianco sarebbe stato tutto più facile. Con te è sempre tutto più facile." Disse. "Penso di averlo fatto più per me stesso che per te." Concluse.
-"Qualsiasi sia stato il motivo, ti ringrazio. Penso di non aver mai vissuto un momento tanto intenso come quello di ieri sera." Replicò Federico e gli baciò la fronte. "Perché, però, non mi hai detto che avevi intenzione di licenziarti?" Gli chiese. "È una cosa che pensavi da molto?"
Il moro scosse la testa, solleticando la spalla dell'altro con i suoi capelli.
-"Ieri, dopo la telefonata di Thomas, ho pensato per tutto il giorno a che cosa fare. Non volevo più dipendere da lui, così mi sono licenziato." Spiego brevemente. "Non ci ho pensato molto, sapevo fosse la scelta migliore e sapevo che tu mi avresti appoggiato comunque." Continuò. "Non te l'ho detto perché non ce n'è stato il tempo, è stato tutto molto veloce."
-"E adesso che cosa hai intenzione di fare?" Gli domandò il più piccolo.
-"Ancora non ho deciso." Rispose Benjamin. "So però che voglio essere felice e voglio stare con te. Voglio essere orgoglioso di me stesso e voglio che anche tu lo sia."
-"Io sono già orgoglioso di te, amore. Non potrei esserlo di più."
Ad interrompere quel momento così intimo e tranquillo fu la suoneria del cellulare del più grande, che fece sbuffare il più piccolo.
-"Il tuo telefono ha il magico potere di squillare nei momenti meno opportuni." Sbuffò.
-"Faccio subito." Ridacchiò il moro e prese il suo cellulare, per poi sbloccarlo.
«Mi devi decisamente una spiegazione ragazzino, con me non si scherza e dovresti saperlo.
Ti aspetto domani pomeriggio alle sei in discoteca, non fare tardi o puoi scordarti tutti i tuoi soldi.»
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Do you want to dance with me in the dark? || Fenji.
Fanfic«Tra i tanti colori di Miami non c'era posto per il nero che Benjamin si portava dietro, per quel nero che sapeva ammaliare e sedurre. Nessuno riusciva ad apprezzarlo come meritava. Nessuno tranne un vulcano di colori. Riusciranno a creare il loro p...