Twenty five.

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Le lezioni di nuoto di Federico non erano andate per niente a buon fine, il moro continuava ad accusarlo di star tramando alle sue spalle per ucciderlo e si rifiutò di fare qualsiasi cosa che non prevedesse restare dove riusciva a toccare. Il più piccolo gli propose anche di raggiungere gli scogli per avere un appiglio a cui mantenersi ma Benjamin, prontamente, gli aveva detto che non aveva alcuna intenzione di morire sbattendo la testa su uno degli scogli. Dopo circa quaranta minuti di litigi in acqua, durante i quali avevano attirato l'attenzione dei pochi presenti in spiaggia e di coloro che stavano correndo, Federico aveva del tutto rinunciato ad insegnare all'altro a nuotare.
-"Allora tu resti qui a riva e io vado a farmi un tuffo più in là, va bene?" Aveva proposto, sfinito, Federico.
-"Ma non se ne parla neppure!" Esclamò il moro e incrociò le braccia nude al petto tatuato. "Tu non vai da nessuna parte!"
-"Ben quindi riesci a toccare, non rischi di annegare." Sospirò il più piccolo e si passò una mano sul volto che aveva iniziato a prendere colore. "Puoi restare qualche minuto senza di me."
Benjamin, per tutta risposta, si attaccò al braccio del ragazzo e scosse la testa.
-"Posso ma non voglio." Rispose. "Non voglio restare senza di te. Resta qui con me, te ne prego."
Federico, alla fine, si ritrovò seduto a riva mentre osservava il moro giocare con l'acqua e gridare ad ogni nuova onda, guadagnandosi anche le occhiatacce di una bambina che stava nuotando verso il largo.
Probabilmente per quel ragazzo avrebbe fatto di tutto.

La giornata al mare dei due ragazzi andò, tutto sommato, bene eccezion fatta per quando un ragazzo decisamente di bell'aspetto e muscoloso si avvicinò a Benjamin e, a detta del minore, iniziò a provarci con lui complimentandosi più volte per i suoi occhi e chiedendogli il significato di qualche suo tatuaggio. A quel punto, il più piccolo, si attaccò al corpo di Benjamin e iniziò a sommergerlo di baci e attenzioni fini a quando lo sconosciuto non capì che sarebbe stato meglio andare via.
-"Sei geloso, principessa?" Gli aveva chiesto, ridacchiando, il più grande e si era sdraiato accanto a lui.
-"No ma quello deve starti alla larga."
-"Solo lui o tutti gli altri?"
-"Conosci già la risposta." Aveva detto Federico per poi catturare, ancora una volta, le sue labbra.

Quando la loro giornata di mare finì, prima di quanto i due volessero ma nelle prime ore del pomeriggio un grosso nuvolone nero aveva oscurato il cielo della bella Miami, il più piccolo accompagnò il suo compagno di viaggio abbrustolito a casa e a malincuore dovette salutarlo.
-"Ti va di passare in discoteca questa sera?" Gli chiese Benjamin fermo accanto alla macchina del minore.
-"Di me non ne hai mai abbastanza, eh?" Lo aveva preso in giro il biondo, felice per la proposta dell'altro.
Il più grande ridacchiò e scrollò le spalle.
-"Potremmo andare via subito dopo il mio numero." Disse. "Domani è il mio giorno libero quindi, se ti va, puoi restare a dormire da me e domani passiamo la giornata insieme." Aggiunse. "Ovviamente sempre se ne hai voglia e non hai altri impegni." Continuò. "Non sei costretto a venire soltanto perché te lo chiedo io, assolutamente, solo mi farebbe piacere passare altro tempo con te perc-"
-"Va bene." Disse Federico, interrompendo il balbettio privo di senso del ragazzo. "Ci vediamo questa sera, ti aspetto nel parcheggio."
Il moro sorrise e si sporse verso di lui per dargli un bacio a stampo.
-"Allora a questa sera, principessa."

Puntuale come al solito, e vestito con una semplice t-shirt bianca che metteva in risalto l'abbronzatura di quel giorno e un paio di jeans neri decisamente aderenti, Federico si era recato in discoteca e aveva atteso l'inizio dello spettacolo di Benjamin. Quella sera il biondo aveva riso continuamente durante il numero, Benjamin era rosso come un peperone e le luci a LED del locale non facevano altro che metterlo in risalto. Lo divertiva vederlo in quello stato anche se il suo sorriso svanì del tutto quando questo lasciò cadere anche i suoi boxer, restando nudo davanti agli occhi di centinaio di uomini eccitati e pronti a fare di tutto con lui.
Federico non avrebbe mai accettato quel lato del suo mestiere.

Do you want to dance with me in the dark? || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora