Four.

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Francisco si alzò e prese la sua giacca.
-"Ti sbagli, Federico." Disse. "A me lui interessa e farò di tutto per conoscerlo meglio e, perché no, anche stare con lui. Non mi importa se fa lo spogliarellista, non sono tanto superficiale come te."
-"Francisco aspetta!" Urlò il più piccolo ma era troppo tardi. Il suo amico era già andato via. "Quel ragazzo mi rovina la vita senza neppure conoscerlo." Borbottò, arrabbiato, Federico e si lasciò cadere sulla sedia in legno. Sospirò sonoramente e si massaggiò la fronte.
Federico odiava litigare con le persone, in particolare con i suoi amici, e ancor di più per motivi tanto futili come quello. Come Benjamin.
Il biondo non si era mai intromesso nelle relazioni, o possibili relazioni come in quel caso, dei suoi amici si era sempre e solo limitato a dare loro dei consigli e a spronarli a fare del loro meglio. Con Benjamin però pensava che Francisco non potesse avere futuro e nemmeno possibilità, il suo amico e quel ragazzo erano totalmente diversi non riusciva neppure ad immaginarli insieme. Francisco era abbastanza pigro ma un bravo ragazzo, seguiva le sue passioni e stava facendo di tutto per trasformarle in lavoro, conosceva la sua famiglia e non avrebbe mai accettato una relazione con uno spogliarellista senza né arte né parte.
Il suo amico lo aveva accusato di essere superficiale ma lui si riteneva semplicemente realista, non pensava di star criticando in maniera errata quel ragazzo che neppure conosceva, ma stava soltanto riportando la realtà e quello nessuno poteva negarlo. Benjamin e Francisco non erano adatti per stare insieme e gli dispiaceva non potere impedire che il suo amico soffrisse, si sarebbe limitato a consolarlo quando tutta quella assurda e stupida storia sarebbe finita.
-"Non vedo l'ora che quello lì sparisca." Sospirò Federico e scosse la testa. Non voleva più vedere Benjamin.

Erano passati tre giorni da quando Federico aveva discusso con Francisco, durante quei tre giorni il biondo non aveva avuto alcun tipo di contatto con il suo amico che sembrava essere furioso con lui. Brandon, che conosceva Federico da tutta una vita e lo conosceva meglio di chiunque altro, aveva cercato di mediare tra i due ma senza buon esito. Il biondo non riusciva a capire come Francisco potesse permettere ad uno sconosciuto di intromettersi nella loro amicizia. Stava preferendo il sesso al loro rapporto.
Durante quei tre giorni Federico non era uscito di casa, non aveva mai smesso di studiare per  il suo prossimo esame se non quando Brandon, Jensen e Louis erano andati a trovarli nel tentativo di convincerlo a seguirli in discoteca. Ma Federico aveva promesso che non ci sarebbe più andato e non aveva intenzione di non rispettare quella promessa.

Anche quella sera, un venerdì sera abbastanza caldo per essere solo il dieci di marzo, Federico era chiuso nella sua grande stanza da letto seduto alla sua scrivania bianca a studiare per il suo esame di fisiologia umana. Ad interrompere i suoi studi ci pensò il suo cellulare, la sua suoneria infatti si diffuse nella stanza male illuminata e fece sobbalzare il ragazzo.
Federico guardò la sveglia, accanto a lui, e aggrottò la fronte.
-"Chi mi chiama a mezzanotte inoltrata?"
Il ragazzo sospirò, si tolse gli occhiali da vista e prese il cellulare. Sullo schermo lesse il nome del suo amico Brandon e il suo cuore si fermò per un momento, nella sua mente gli scenari peggiori si fecero spazio e temeva fosse successo qualcosa ai suoi amici che quella sera erano usciti.
Con mano tremante trascinò il dito sulla cornetto verde e si portò il cellulare all'orecchio.
-"B- Brandon?" Balbettò il ragazzo e deglutì.
Dall'altro capo del telefono sentiva la musica ad alto volume, segno che erano ancora in discoteca.
-"Federico mi senti?!" Urlò Brandon dall'altro capo del telefono.
Quando sentì la voce del suo amico d'infanzia Federico tirò un sospiro di sollievo.
-"Brandon che succede?" Gli chiese, più rilassato di prima.
-"Fè sei occupato al momento?"
-"Stavo studiando ma ho finito, perché?"
-"Ti dispiace venire a prendere Francisco?" Gli chiese l'amico. "Ha bevuto tantissimo e non si regge nemmeno in piedi." Spiegò.
Il più piccolo inarcò un sopracciglio.
-"Non può accompagnarlo uno di voi?"
Brandon tossì imbarazzato.
-"In realtà noi siamo un po' o- occupati..."
Federico sospirò.
-"Avete incontrato dei ragazzi?"
-"Sì."
-"Brandon, io in quella discoteca non ci torno." Disse Federico.
-"Infatti non dovrai entrare, non appena sarai fuori veniamo con Francisco e poi vai via."

Dopo poco più di dieci minuti Federico era già in strada diretto verso quella discoteca, mentre si malediceva mentalmente per essersi fatto convincere da Brandon. L'amico era riuscito a convincerlo che fosse la cosa migliore, che così facendo si sarebbe fatto perdonare da Francisco e lui ci aveva creduto.
In quel momento indossava il suo pigiama azzurro, le scarpe della vans e la sua inseparabile giacca di pelle mentre svoltava nell'ampio parcheggio di Dark.
-"Continuo a pensare che sia un nome del cazzo." Borbottò Federico mentre prendeva il cellulare e scriveva un messaggio a Brandon, per comunicargli che era arrivato.
Con il broncio e i capelli scompigliati scese dalla macchina e si appoggiò alla portiera, mentre attendeva che i suoi amici lo raggiungessero.
-"Hai indossato il tuo vestito da sera, principessa?"
Nel sentire quella voce Federico sobbalzò ed urtò contro lo specchietto della sua macchina.
-"Attento tesoro, non vorrai mica farti male."
Dal buio del parcheggio venne fuori la sagoma di Benjamin, avvolto da un paio di jeans chiari, più larghi del solito, e un maglione nero mentre stringeva tra le dita una sigaretta quasi finita.
-"Che vuoi?" Borbottò infastidito Federico. "Non devi lavorare questa sera?" Gli chiese, con un certo disprezzo nella voce. Non riteneva che quello del moro fosse un lavoro ma un'asta in cui l'unico oggetto in palio era il suo corpo. Pensava che Benjamin si vendesse al miglior offerente.
-"Ho già finito." Rispose il moro e gettò a terra il mozzicone di sigaretta, per poi spegnerlo sotto il suolo delle sue scarpe nere. "Vedo però che non riesci a starmi lontano." Aggiunse, sorridendo, e si avvicinò al minore. "Certo che sei proprio bello." Concluse e gli accarezzò la guancia.
Il più piccolo lo spinse via, facendolo cadere sull'asfalto rovinato, e serrò i pugni.
-"Ehi, così mi fai male, io col culo ci lavoro!"
-"Vattene." Ringhiò il più piccolo. "Non sono qui per te e sei l'ultima persona che voglio vedere."
Benjamin ghignò divertito e, con un salto, si rialzò. Avanzò verso Federico, mise le mani dietro la schiena e inclinò la testa da un lato.
-"Se passassi un po' di tempo con me sono certo cambieresti idea."
-"Preferirei morire anziché passare del tempo con te."
-"Hai paura dell'inferno, Federico?" Lo prese in giro Federico. "Paura delle tentazioni?" Continuò. "Non vorrai mica farti prete?"
-"Vattene, Benjamin. Non ho intenzione di ripetertelo un'altra volta." Ringhiò il biondo.
Il più grande scrollò le spalle.
-"Allora non farlo, tanto io resto qui." Rispose. "Ti faccio compagnia mentre aspetti il motivo per cui sei qui, va bene?"
Federico fece fatica a trattenersi dal dargli un pugno, si limitò a digrignare i denti e ad esplodere in un urlo.
-"Lo vuoi capire che la tua cazzo di presenza mi infastidisce?!" Urlò Federico. "Tutto di te mi infastidisce, a partire dal fatto che ti credi irresistibile quando in realtà non lo sei!" Continuò. "Devi starmi lontano!"
-"Federico, che succede?"
Il biondo si voltò e trovò i suoi tre amici a guardarlo confusi. A parlare era stato Louis, lo stesso che stava reggendo Francisco, totalmente andato per via dell'alcool.
-"Niente, questo qui se ne stava andando." Rispose Federico, con tono duro e lanciò un'occhiataccia al moro.
Benjamin, che in un primo momento era rimasto sorpreso dalla reazione del biondo, assottigliò gli occhi e indietreggiò.
-"Hai ragione, questo qui se ne sta andando." Disse Benjamin. "Sarei anche bello, Federico, ma sei un vero stronzo." Aggiunse. "Ricorda che i soldi non ti rendono una persona migliore, principessa. Sarai anche ricco economicamente ma sei povero dentro."

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Ehi 🎈
Nuova storia ma sempre le stesse abitudini. Dopo solo quattro giorni vi ringrazio per le mille visualizzazioni, mi fa piacere ritrovarvi anche in questa mia nuova storia. Grazie di cuore 💓
Benjamin, in questa storia, svolge un lavoro abbastanza diverso dalle precedenti storie e non potrebbe essere più diverso da Federico, che ha la testa sulle spalle e pensa solo al suo futuro. Federico non vuole avere alcuna relazione con Benjamin, a differenza del suo amico che è sinceramente attratto dal moro ma lo sarà anche lui?
Succederanno molte cose in questa storia e cambierà tutto più di una volta, preparatevi.
In questo capitolo Benjamin e Federico hanno discusso, o meglio il secondo gli ha detto ciò che pensa di lui ma come reagirà Benjamin? Sarà il loro ultimo incontro?
Se volete entrare nel gruppo whatsapp non dovete fare altro che mandarmi un messaggio con il vostro nome e numero, vi aggiungerò subito.
Per qualsiasi cosa potete contattarmi qui o mi trovate su Twitter come @fvedericoshvrt e su Instagram come @/fixhvrtx.
Fatemi sapere che cosa ne pensate.
Baci, Michi💕

Do you want to dance with me in the dark? || Fenji.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora