Il ritorno della Fenice

36. Oggi - Separazioni

- Sì, Hermione, hai ragione. La pergamena che ho ricevuto è in tutto e per tutto corrispondente al ciondolo che mi regalaste, è stupefacente! Tutto è concorde con l'ipotesi che chi ci minaccia è una persona che ci conosce bene, e che viene dal passato. Non siete più al sicuro nel mondo babbano, Draco.

La professoressa Mac Gonagall si rivolse al suo vecchio alunno, ammirando, come ogni volta, la rivoluzione che aveva dato alla sua vita quel giovane uomo brillante.

- Professoressa, dobbiamo organizzare misure di sicurezza per le nostre famiglie. Volevo chiederle che disponibilità mi può dare della struttura della scuola. – le chiese Harry, sorridendole. Era teso e stanco, ma anche più sereno, adesso che avevano una traccia da seguire.

- Figliolo, le porte di Hogwarts sono sempre aperte per voi e per le vostre famiglie. Ho chiesto a Rolf di venire a insegnare Cura delle Creature Magiche, dal momento che quest'anno il nostro Hagrid va in pensione. Potreste far venire a Hogwarts anche le vostre famiglie. Ritengo potrebbe essere più semplice proteggere un solo luogo, piuttosto che le abitazioni, le scuole e i luoghi di lavoro di tutti. Neville è già di casa; Ginny e Hanna potrebbero avere anche loro ruoli ufficiali, nel corpo insegnanti, se vogliono. Dopo tutto mi serve un aiuto per insegnare volo e Hanna potrebbe dare una mano in infermeria. Non vedo motivo perché non possiate venire tutti anche subito. L'anno scolastico è praticamente al termine, ma l'estate a Hogwarts è piacevole. Il clima è mite, come sapete e le misure di sicurezza non vengono mai allentate. Al di là della presenza degli studenti, il sapere magico che viene custodito tra le mura di Hogwarts è tale che è necessaria vigilanza costante. Lily Luna starebbe sempre con sua madre, non potrebbe star meglio. Ragazzi, le vostre bimbe potrebbero stare presso di noi comunque. Potremmo creare un piccolo dormitorio in cui far stare tutte e tre le bambine insieme, che ne dite? E voi potreste essere nostri ospiti ogni qualvolta non sarete in giro per indagare. Non vi posso garantire che nulla potrà minacciarle, ma sapete bene che il castello darà loro una protezione maggiore di qualunque casa! Probabilmente potremmo riuscire anche a porre qualche incantesimo di protezione supplementare. Ma per questo, devo tornare al castello e consultare la biblioteca della presidenza.

Draco guardava sua moglie. Non si era mai separata in vita sua dalle sue bambine, se non per le poche ore della scuola. Riusciva a vedere il panico invaderle lo sguardo, era certo che nella sua mente si agitavano mille problemi piccoli e insignificanti agli occhi degli altri, ma che per lei erano enormi: dalla favola della buonanotte agli abbracci consolatori quando litigavano troppo, le tre donne della sua vita avevano costruito una routine di sostegno reciproco fortissima.

- Mia – sussurrò in modo che solo lei lo sentisse – Lo prenderemo presto. Sarà per poco, vedrai.

Lei gli si gettò tra le braccia, nascondendo il volto contro il suo collo, respirando forte il suo odore e facendosi scaldare dal suo calore.

- Promettimelo, Draco. Promettimi che sarà per poco e non ci farà mai più del male. – bisbigliò.

La strinse forte poi la guardò, cercando di trasmetterle tutta la determinazione del suo animo.

- Non sarà per molto. A settembre torneranno in quella maledetta scuola babbana, perché sarà già tutto finito – disse con una mezza smorfia, che trasformò in sorriso. – E poi, il più delle notti, saremo anche noi nei comodi letti di Hogwarts, non credi? Purché non sia nella torre Grifondoro! – concluse prendendola bonariamente in giro.

- Pessima battuta, vecchia serpe! – sbuffò Harry, dandogli un piccolo pugno sulla spalla. – Ok! E questa è fatta, ora gustiamoci la cucina della piccola Whiskey!