- Se siete decisi, ragazzi, vi posso presentare un amico babbano. L'ho visto più volte all'opera ed è davvero in gamba. È un bravo ragazzo ma, per favore, non vi presentate con il vostro nome! Gli spiegherò già l'idea delle iniziali, poi quando ci andrete, ognuno gli dirà in dettaglio cosa fare. Dal momento che avete il sabato libero, ci smaterializzeremo lì di mattina, dopo colazione. Per fare tutti i tatuaggi, suppongo, ci vorrà parecchio. Draco, dammi gentilmente la bozza di tatuaggio che hai disegnato, gliela porterò in questi giorni, così potrà prepararsi il lavoro. – disse Rolf Scamander al suo gruppo, riunito intorno a lui, per renderlo partecipe della decisione presa.
- Cosa deve preparare? – chiese incuriosito Neville.
- In base al motivo scelto da tatuare, il tatuatore può decidere di lavorare a mano libera, anche se è una scelta poco comune, oppure di utilizzare uno stencil che consiste, in pratica, in un tatuaggio temporaneo. Insomma, potrebbe decidere di tracciare in anticipo il disegno su un foglio di carta da stencil. In questo modo, quando saremo da lui, potrà bagnare la pelle con un liquido. Appoggerà il disegno sulla pelle umida, lisciando bene lo stencil. Dopo qualche istante gli sarà possibile rimuovere il foglio e lasciare che la pelle si asciughi del tutto. In questo modo avrà una netta linea guida per lavorare poi con gli aghi. –
Con grande stupore di tutto il gruppo, la voce che aveva risposto era quella di Hermione. Vedendoli tutti a bocca aperta, la ragazza scrollò delicatamente le spalle e, con voce indignata, aggiunse:
- Non avrete mica creduto che avrei fatto una cosa del genere senza documentarmi! –
Gli occhi di Harry saettarono rapidamente al cielo: la sua amica! Inimitabile!
***
- Ecco qui, Helver! Questi sono i ragazzi di cui ti ho parlato, quelli del tatuaggio della fenice. –
Rolf Scamander aveva appena salutato con calore un giovane uomo, molto bruno, con una lunga treccia scura che scendeva in mezzo alle spalle e una fitta rete di tatuaggi su tutto il corpo. Il ragazzo gli rispose con un sorriso:
- Rolf! Stavolta ti tratterrai? Voglio farti assaggiare la mia nuova scoperta, un rhum che è una bomba!. –
- Mmmh, non credo Helv! Magari torno in serata, quando avrai finito con questi ragazzini! – aggiunse facendo l'occhiolino ai suoi allievi.
- Chi è l'autore dello schizzo che mi hai portato? Questo qui? Hai una buona mano, ragazzo! Allora, chi comincia? –
- Io! – rispose Luna – Ho troppa paura, quindi è meglio che lo faccia subito, no? –
Helver rise sonoramente, mettendole la mano sulla spalla e pilotandola con delicatezza verso un'altra sala.
- Coraggio, bambolina, vieni di là con me. Uno di voi altri può tenerle compagnia. -
***
Uno dopo l'altro, entrarono nella sala di Helver. Gli altri aspettavano nell'ampio vestibolo, seduti su sedie e poltroncine spaiate. A tarda mattinata Terry propose di andare a comprare qualcosa da mangiare, e insieme ad Harry si avviò dall'altra parte della strada, dove avevano scorto un piccolo locale che serviva cibo da asporto.
Luna, Blaise e Susan avevano appena finito il loro tatuaggio, ora accuratamente fasciato, e si lamentavano di sentirsi tutti indolenziti.
- Vieni tu, artista? – chiamò Helver, facendo un cenno del capo a Draco Malfoy.
Draco si infilò tra l'uomo e la porta e si tolse la maglia.
- Dove lo facciamo, artista? –
- Sul petto. A sinistra, sopra il cuore. –
- Molto romantico, artista, mi colpisci! Quale iniziale devo mettere? –
- Metti due lettere. Una D e una F. –
- Due lettere, eh? Dunque, la biondina si è fatta tatuare una P e la piccola rossa una G. La F di chi è, artista? La ricciolina? Ah! L'avevo detto che sei un romantico! –
- Di chi è? La F è affar mio, artista. Se muovi le mani svelto come muovi la lingua, finirai in un minuto. –
Helver non diede cenno di essersi offeso, anzi, rise nuovamente di cuore e si mise al lavoro.
Dietro la porta, Hermione Granger era rimasta immobile, con la mano destra appoggiata sul legno e il cuore che batteva furiosamente. Aveva pensato di tenere compagnia a Draco, che era entrato da solo, ma ora non riusciva a entrare o a tornare indietro.
***
Dopo un tempo che le era sembrato infinito, il cuore aveva iniziato a rallentare ed era riuscita a tornare nella sala dagli altri. Ora, seduta raggomitolata in un angolo, aspettava il suo turno. Aveva deciso di entrare per ultima, aveva bisogno di pensare.
- Dai Herm, tocca a te! – esclamò Harry, massaggiandosi delicatamente il braccio destro. – Accidenti che male! –
Hermione entrò nella stanza di Helver. Avendo deciso di fare il tatuaggio in mezzo alle scapole, aveva messo una maglia molto scollata sulla schiena; non le andava certamente di spogliarsi davanti a uno sconosciuto.
- Allora, dolce fanciulla, dove e cosa? – la accolse l'uomo, con un sorriso divertito sulle labbra.
- Qui in mezzo alle scapole - indicò la ragazza, proseguendo poi con una voce sardonica. - Quanto al cosa, credo tu già lo sappia. Fai una D e una F. Già ti sei fatto la mano, non ci vorrà molto. Ah, e voglio sentire solo il rumore dell'ago che tira la pelle, grazie! –
Lei era una di quelle persone che imparano in fretta. Ascoltando, aveva imparato prontamente la lezione: se non vuoi essere attaccato, attacca per primo.
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Il ritorno della Fenice
FanfictionIl passato ritorna a sconvolgere un presente che appare idilliaco. La Fenice rinasce dalle sue ceneri, marchiando le vite di tutti. I personaggi della storia sono frutto esclusivo della fantasia della scrittrice J.K. Rowling, cui spettano i relativi...