78. Ieri - Il matrimonio

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La luce della luna filtrava debolissima tra le strisce di legno delle persiane, illuminando di un latteo bagliore i due corpi distesi nel letto, le dita delle mani intrecciate anche nel sonno.

Erano rimasti svegli a lungo, guardandosi con emozione negli occhi, vedendosi appena, nel buio.

- Mi piace averti accanto, quando dormi.

Le labbra di Draco si erano appoggiate a sigillare il nodo tra le loro dita.

- Mi piace esserti accanto.

Aveva risposto Hermione, allungando un piedino sulla sua gamba, per attirarsela più vicino. Erano scivolati nel sonno senza accorgersene, dolcemente, quasi nello stesso momento.

***

- Fuori ragazzo, su! Vatti a vestire in un'altra stanza, da adesso tu la sposa non la vedi più, fino a che non sarà il momento della cerimonia. Sei stato qui fin troppo! 

Andromeda era andata a svegliare i due ragazzi con un gran sorriso. Hermione si era lanciata fra le sue braccia, per stringerla con gioia.

- Tra poco saranno qui Ginny, Luna e Susan. Fila via Draco! Teddy ti aspetta in cucina! - aveva rincarato la donna - Noi facciamo colazione qui, va bene, tesoro? 

Draco era sceso in cucina, accolto da un Teddy imbronciato e assonnato.

- Che ti prende, cuginetto? - gli aveva chiesto scompigliandogli i capelli.

- Nonna Meda non mi fa salire a salutare zia Mia. Non devo giocare, non mi devo sporcare, non posso fare niente! 

- Puoi fare colazione con me. Poi disubbidiamo a nonna Meda e ce ne andiamo in giardino. Ti porto a fare una corsa sulla scopa. Poi ci laviamo, ci facciamo belli e nessuno si accorgerà di nulla. Ci stai? - gli rispose Draco con un occhiolino, mentre il viso del bambino si illuminava di un meraviglioso sorriso.

***

Il giardino era stato allestito con pazienza e cura nei giorni precedenti, per prepararlo alla cerimonia che si sarebbe svolta dopo poche ore. Era tutto molto meno formale di qualsiasi cosa Draco avesse mai sperimentato: lo adorava.

Agli alberi del giardino erano state appese lanterne dalle forme eleganti e fragili e l'angolo più appartato era stato approntato per la celebrazione della cerimonia, con intorno, in maniera casuale, panche di legno, poltrone gonfie e soffici, grandi cuscini. Ampi tavoli in legno erano stati disposti sul retro, dove avrebbero goduto di maggior riparo dal sole ed erano stati decorati di fiori incantati in modo tale da attirare le farfalle più variopinte. Man mano che giungevano i pochi invitati, erano accolti da Luna e Susan, che li accompagnavano. Teddy si era auto-incaricato di badare a James e in realtà si divertiva un mondo a farlo giocare nell'erba. C'erano i membri del Reparto Fenice, con le loro famiglie. C'erano i coniugi Weasley, Bill e Fleur, con la piccola Victoire, leggiadra come la madre. George Weasley, dall'aria maliziosa e divertita, accompagnato da Angelina Johnson, leggermente imbarazzata. C'era Minerva Mac Gonagall, giunta a braccetto del suo giovane collega Rolf Scamander, seguiti da Hagrid, emozionato e raggiante. Andromeda e Draco erano in cucina, in compagnia di Blaise, impegnatissimo a prendersi bonariamente gioco dell'amico, per stemperare la tensione.

- Su, Blaise, fai partire la musica e siediti. Tra un minuto verremo fuori io e Draco. Ci siamo. 

Il moro uscì, con un ultimo ghigno all'indirizzo dell'amico, facendo alzare gli occhi al cielo ad Andromeda.

- Ci sei, figliolo? - lo carezzò dolcemente sulla guancia.

- Ok, zia, sì, ci sono - disse Draco, con aria distratta.

- Non importa che non vengano ragazzo, mi hai capito? - Draco sollevò lo sguardo nei profondi occhi neri della zia - Mio cognato è uno sciocco e mia sorella lo ascolta troppo, ma ti vogliono bene comunque. Adesso dammi il braccio e vai a sposare la tua donna. È lei il tuo futuro, non loro! 

Lo strinse in un abbraccio impulsivo, facendolo scoppiare in una risatina riconoscente. Draco le porse il braccio e uscirono, tra i sorrisi dei loro amici.

In camera, Ginny teneva in entrambe le mani la mano della sua amica, sorridendole sorniona.

- E così sposerai davvero il furetto. Se qualcuno me l'avesse detto a scuola, l'avrei portato di corsa da Madama Pomfrey! Lo ammetto, il ragazzo è venuto su meglio del previsto! 

- Ti voglio bene, Ginny - le sorrise in risposta Hermione.

- Ragazze? - Harry si affacciò alla porta. Aveva tentato in qualche modo di domare i capelli e si era messo una grossa margherita all'occhiello. - È ora di scendere. 

Hermione scese le scale, mano nella mano con il suo migliore amico. Avanzava con velocità, nonostante i tacchi un po' alti e l'abito che sfiorava il suolo, con la gonna composta come la corolla di un fiore, desiderando soltanto essere in giardino, accanto al suo uomo.

Harry rise leggermente, vedendola ansiosa come una bambina cui è stata promessa una passeggiata al parco giochi, e le strinse più forte la mano, con affetto.

- Sei pronta, vero sorellina? 

Nonostante il loro rapporto, Harry non l'aveva mai chiamata così. Lo strinse commossa e annuì, con gli occhi scintillanti.

Avanzarono lentamente tra l'erba e i fiori, fino a raggiungere l'angolo dedicato alla cerimonia. Avevano chiesto a Minerva Mac Gonagall di celebrare il rito.

- Amici, siamo riuniti per celebrare l'unione di due anime fedeli... 

La voce della professoressa era forte e vibrante di emozione. Draco le aveva preso la mano e ora erano l'uno di fronte all'altra.

- Vuoi tu, Draco Lucius Malfoy prendere Hermione Jean Granger...

La cerimonia proseguiva, mentre Teddy rincorreva il piccolo James che si nascondeva sotto le panche.

- Vi dichiaro uniti per sempre.

La professoressa levò la bacchetta sopra le teste di Draco e Hermione e una pioggia d'argento cadde su di loro, avvolgendoli come in un abbraccio incantato. Si strinsero, facendo sfiorare delicatamente le labbra, mentre gli amici applaudivano entusiasti. Andromeda diede il segnale alle ragazze, che portarono in giardino lo champagne portato da Blaise per brindare alle nozze. In quel momento, Hermione volse il capo verso l'ingresso, scorgendo in un brivido una figura alta e dinoccolata, nell'ombra, che sparì nel nulla, come se non ci fosse mai stata.

Il ritorno della FeniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora