Il mangiamorte fece il suo ingresso a passi lenti e misurati. Fece roteare il mantello attorno alle sue gambe, quindi con entrambe le mani scostò il cappuccio dal viso. Hermione pensò che era come assistere allo spettacolo di un prestigiatore babbano. Grottesco.
Il viso dai tratti delicati, giovanili, era rabbuiato, invece che illuminato, dai grandi occhi, cerchiati leggermente da un alone scuro.
- Signor Higgs, si accomodi.
Il giudice del Wizengamot lo accolse in maniera scarna, senza neppure alzare il capo dai suoi fascicoli, rendendo ancora più caricaturale la sua entrata in scena. I volti dei membri del Reparto Fenice erano una maschera di pietra. Ron Weasley alzò il capo, sbarrando gli occhi.
Higgs restò in piedi, con uno sbuffo di derisione.
- Non mi piego ai desideri di questa corte, signore.
Il giudice alzò il capo e lo scrutò con occhi penetranti.
- Ha chiesto lei di conferire con questa corte.
- Oh, no, signore! Io ho detto di volerle parlare solo per poter dire qualche parola a questa squadra di buffoni! - rise Higgs. – Buonasera a tutti voi! Che onore vedervi riuniti, dopo aver fatto tanto perché non foste più al mondo!
Un ringhio basso uscì involontariamente dalle labbra di Blaise. Draco fece inconsciamente un mezzo passo, per porsi davanti a Hermione. Terence Higgs se ne accorse e rise.
- Draco Malfoy! Colui che ha comprato il mio posto in squadra quando eravamo ragazzi! Come si sta senza i soldi di paparino, piccola serpe? Come va la vita, assassino?
Ron osservava i volti di pietra degli uomini e delle donne del reparto Fenice. Vide Hermione e Harry porsi ai lati di Malfoy. Hermione intrecciò le dita a quelle del marito, Harry gli pose una mano sulla spalla. Sentì una stretta al cuore, un fremito di gelosia: un tempo sarebbe stato lui al loro fianco.
- Signor Higgs, se ha qualcosa da dire, la dica. Le guardie di Azkaban saranno qui a breve e non sono pazienti come questa corte. Deve accusare l'Auror Malfoy o qualche altra persona in questa sala di un reato specifico, o ha chiesto questo colloquio solo per sfogare le sue personali antipatie?
Il tono del giudice del Wizengamot era pacatamente offensivo. Era chiaro che la messa in scena organizzata da Terence Higgs non lo colpiva in alcun modo.
- Signor giudice, lei mi ferisce! – rise lui portando la mano al cuore – Se le chiedo di parlare è perché ormai sono un uomo morto, so in che mani sono finito! Gli uomini e le donne del Reparto Fenice sono Auror, e come tali assassini per conto del Ministero. Il sangue di Heidi Macavoy è sulle loro mani. La vita spezzata di Leanne Macavoy è una loro responsabilità, come la vita spezzata di Ronald Weasley... e la mia, naturalmente. Non mi meraviglierebbe se stanotte dovessi ricevere una visita, magari da questo schifoso assassino, e capitasse un incidente increscioso!
La maschera da istrione di Terence Higgs si era dissolta; una smorfia di odio distorceva i suoi lineamenti.
- Leanne Macavoy ha scelto il suo destino quando ha messo in pericolo otto ragazzi innocenti, dando ad Antonin Dolohov informazioni sulle loro identità. – la voce di Harry Potter arrivò come una sferzata. – Ha messo piede ad Azkaban per aver scagliato una maledizione senza perdono. Cruciare un uomo significa condanna immediata, Higgs. Ronald Weasley è ancora padrone del proprio destino, per quello che mi risulta e quanto al sangue di Heidi Macavoy... sono le tue mani a esserne sporche. Le mani di un ragazzo che diceva di amarla e l'ha trascinata fuori dalla propria casa per seguire un ideale marcio, un ragazzo che l'ha portata in mezzo alla peggiore feccia di questa società e non l'ha allontanata nemmeno durante una battaglia. Dimmi, Higgs, da quale bacchetta è partita la maledizione che l'ha colpita? Da quella di Dolohov, di un altro mangiamorte...o dalla tua?
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Il ritorno della Fenice
أدب الهواةIl passato ritorna a sconvolgere un presente che appare idilliaco. La Fenice rinasce dalle sue ceneri, marchiando le vite di tutti. I personaggi della storia sono frutto esclusivo della fantasia della scrittrice J.K. Rowling, cui spettano i relativi...