Ancora insonnolita, si spogliò e si infilò sotto il getto fresco della doccia. Lasciò scorrere l'acqua sul corpo sentendo lentamente i muscoli delle spalle decontrarsi, insaponando il corpo con lentezza. Sentiva le bambine iniziare il primo - per quel giorno - di una serie di incomprensibili litigi e il marito andare avanti e indietro fra le stanze, preparando tutto quello che gli serviva per uscire.
- Ma che diamine avrà ancora da vagare... è da ieri che sistema quella maledetta borsa! - bofonchiò sotto voce.
In realtà non era nè sorpresa nè arrabbiata: semplicemente, non aveva ancora ricaricato la dose quotidiana di pazienza. Credeva di poter immaginare con esattezza lo stato d'animo di suo marito: testardi entrambi, leggermente arroganti nella consapevolezza delle proprie abilità, non riuscivano a concepire che qualcosa potesse andare in una direzione differente da quella che avevano immaginato. Entrambi cercavano di mantenere il controllo sulla propria vita, in ogni aspetto, ed era stato anche difficile, tra loro, imparare a non varcare la linea di confine dell'altrui individualità.
Ora però una variabile potenzialmente pericolosa aveva spezzato l'equilibrio, destabilizzante non perché minacciosa, ma perché di origine sconosciuta e fuori dal loro controllo. Erano addestrati, erano guerrieri. Certo - rifletté guardando la leggera prominenza del suo pancino - un po' fuori forma, ma a questo si può porre rimedio. Rise, con gli occhi chiusi e il volto alzato verso il doccione, sentendosi un po' matta: in fondo, aveva sentito la mancanza dell'adrenalina che accelera maledettamente i pensieri! Per quanto irrazionale, provava eccitazione al pensiero di poter tornare a correre qualche rischio!
Non sentì aprirsi la tenda della doccia, così sussultò, sentendo una mano scivolare lungo la curva della sua schiena.
- Sì, sei tutta matta - ridacchiò con voce roca suo marito - le bimbe non si sono ancora massacrate e si stanno vestendo. Se non ci vediamo in serata, ti avviso. Ciao Fenice. - e le lasciò un bacio leggero in mezzo alle scapole.
Brividi. Non si sarebbe mai stancata delle sue labbra, anche quando la innervosiva al punto da farle venire il desiderio di imbavagliarlo e ficcarlo in uno sgabuzzino.
***
Si preparava ad andare al Comando, e per quanto il suo abbigliamento fosse informale, assolutamente da civile, non era in veste informale che ci andava. Non voleva una chiacchierata tra amici davanti a un whisky incendiario, voleva informazioni precise e un immediato cambiamento di mansioni e organizzazione per entrambi.
Gettò sul letto la ventiquattrore, controllando di aver preso tutto quello di cui avrebbe potuto aver bisogno. Con la fronte aggrottata per la concentrazione, prese a camminare avanti e indietro con le spalle ben dritte. Si sentiva un animale in cattività, le mura della casa sembravano essersi ristrette in modo soffocante. Riconosceva quella sensazione: era la scalpitante brama di cacciare la preda. Era sicuro che, dopo quella giornata, avrebbero dovuto cambiare molte cose della loro vita.
Vedeva sul cuscino l'abito che lei aveva preparato per il suo incontro con la professoressa- un compito abitino da brava ragazza, notò con un sorriso, proprio come le aveva consigliato lui. In realtà, proprio come era la sua indole.
Lei era la sua meravigliosa, intelligentissima brava ragazza, nonostante la pungente ironia che affilava la sua deliziosa linguetta. Si augurò che la loro serenità potesse sopravvivere ai cambiamenti: dell'amore non aveva dubbi.
Poi con un sospiro aprì la porta del bagno: il vapore che avrebbe inondato la stanza se ci fosse stato lui nella doccia era praticamente assente. Inarcò un sopracciglio e scosse il capo. Ma come faceva a fare la doccia con l'acqua fresca? Non l'avrebbe mai capito.
Sentiva i suoi pensieri, chiari come se li stesse cantando a suon di musica. Scostò lentamente la tenda e sorrise alla vista della magnifica fenice rossa tatuata sulla schiena nuda e cosparsa di goccioline schiumose: aveva ragione la sua adorabile matta a ridere! Sarebbero nati nuovamente dalle loro ceneri.
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Il ritorno della Fenice
FanficIl passato ritorna a sconvolgere un presente che appare idilliaco. La Fenice rinasce dalle sue ceneri, marchiando le vite di tutti. I personaggi della storia sono frutto esclusivo della fantasia della scrittrice J.K. Rowling, cui spettano i relativi...